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La shigellosi è una malattia batterica a trasmissione oro-fecale, che si manifesta con diarrea (talvolta sanguinolenta), febbre, nausea, dolori addominali


immagine del batterio

La Shigellosi è una malattia provocata da batteri appartenenti al genere Shigella, che può presentarsi con quadri clinici di gravità variabile. Nei casi non trattati la letalità può arrivare al 10-20%. Si tratta di germi molto sensibili all'azione dei comuni disinfettanti e dei detergenti, ma che nell'ambiente esterno possono presentare gradi variabili di resistenza, soprattutto quando sono contenuti in materiale organico.

La Shigellosi continua ad essere un grave problema di sanità pubblica e rimane endemica in molti paesi in via di sviluppo. Tra le specie Shigella, la S. dysenteriae tipo 1 rappresenta una particolare minaccia, per la gravità della malattia che provoca e per il suo potenziale epidemico.

La malattia è più grave e il rischio di morte maggiore in:

  • neonati e adulti di età superiore ai 50 anni
  • bambini che non sono allattati al seno
  • bambini ricoverati per morbillo
  • bambini e adulti malnutriti
  • ogni paziente che presenta disidratazione, perdita di coscienza o ipo- o ipertermia, o con storia di convulsioni.

Per approfondire consulta le Linee guida OMS per il controllo delle shigellosi endemiche ed epidemiche (in lingua inglese).

La Shigella, come i vibrioni del colera e le salmonelle del tifo, si trasmette per via oro-fecale, quindi può essere contratta in seguito all’ingestione di acqua e alimenti contaminati da materiale fecale di persone infette (malati o portatori sani o convalescenti) o in seguito all'impiego di utensili contaminati. Anche le mosche possono trasmettere meccanicamente i batteri, trasportandoli da materiali contaminati su cibi e oggetti, comportandosi, quindi, come vettori passivi di infezione.

La bassa dose infettiva, da pochi a 200 organismi vitali, facilita la trasmissione da persona a persona.

Gli uomini e alcuni primati sono l'unico serbatoio di Shigella.

Dopo un periodo di incubazione da 1 a 4 giorni, i pazienti presentano, tipicamente:

  • diarrea caratterizzata dal passaggio frequente di feci liquide che contengono sangue visibile, con o senza muco
  • crampi addominali
  • tenesmo (stimolo doloroso all'evacuazione) improduttivo
  • febbre e anoressia

I pazienti possono, tuttavia, presentare solo diarrea acuta senza sangue o muco visibili e senza gli altri sintomi sopra descritti, soprattutto all'inizio della malattia. Se si verifica disidratazione, di solito è di grado moderato.

La Shigellosi non può essere differenziata, in modo affidabile, da altre cause di diarrea sanguinolente, sulla base delle caratteristiche cliniche.

L’esame al microscopio di routine su feci fresche è un semplice test di screening per rilevare diarrea batterica invasiva. È economico, veloce e facile da eseguire, anche in una struttura sanitaria periferica. L'identificazione di numerosi PMN (leucociti polimorfonucleati) suggerisce un'eziologia batterica, ma non distingue la shigellosi da malattie causate da altri batteri invasivi, quale il Campylobacter jejuni.

La diagnosi definitiva di infezione da Shigella può essere fatta solo isolando l’organismo dalle feci e con la sierotipizzazione dell'isolato. È anche necessaria la coltura per determinare la sensibilità antimicrobica. Sebbene le tecniche molecolari sensibili per rilevare Shigella, come la PCR, sono disponibili, non sono ancora pratiche per l'uso routinario e non consentono la determinazione della sensibilità antimicrobica. Metodi per rilevare Shigella nel cibo e nell'ambiente non sono ancora standardizzati.

Sebbene la maggior parte dei pazienti guarisce senza complicazioni, entro 7-10 giorni, possono occorrere gravi complicanze, quali: anomalie metaboliche, sepsi, convulsioni, prolasso rettale, megacolon tossico, perforazione intestinale e sindrome emolitica-uremica.

La terapia è innanzitutto antibiotica.

Secondo le Linee guida OMS per il controllo delle shigellosi endemiche ed epidemiche (in lingua inglese), l’acido nalidixico non dovrebbe essere più raccomandato. Come trattamento di prima linea per tutti i pazienti affetti da shigellosi devono essere utilizzati i fluorochinoloni.

I pazienti devono inoltre ricevere un'integrazione di zinco.

Misure generali

La prevenzione della dissenteria causata da Shigella si basa principalmente su misure che impediscono la diffusione dell'organismo all'interno della comunità e da persona a persona. Queste comprendono:

  • lavaggio delle mani con sapone
  • assicurare la disponibilità di acqua potabile sicura
  • sicuro smaltimento dei rifiuti umani
  • l'allattamento al seno dei neonati e dei bambini piccoli
  • manipolazione sicura e cottura dei cibi
  • controllo delle mosche.

Queste misure non solo ridurranno l'incidenza di shigellosi, ma anche di altre malattie diarroiche. In tutti i casi, l'educazione sanitaria e la collaborazione della comunità nell'attuazione delle misure di controllo sono essenziali.

  • Igiene delle mani

Il lavaggio delle mani con sapone è una misura semplice e molto efficace per prevenire la trasmissione di Shigella; dovrebbe essere promossa in ogni casa. Lavarsi le mani con sapone è particolarmente importante dopo essere stati in bagno, dopo aver cambiato il pannolino ai bambini, dopo lo smaltimento dei pannolini del bambino, prima di preparare o manipolare gli alimenti, prima di mangiare etc. (tempo di lavaggio 40-60 sec).
Il sapone è ampiamente disponibile e spesso a basso costo. Se il sapone non è disponibile, cenere o terra possono essere usati per pulire le mani. Le mani lavate non dovrebbero essere asciugate con un panno sporco.
In alternativa si può ricorrere ai gel idroalcolici (tempo di lavaggio 20-30 sec).
Per approfondire pagina Igiene delle mani sito Malattie infettive

  • Fornitura d'acqua

La Shigella può contaminare l’acqua in tutte le fasi di distribuzione, dalla sorgente al punto di consumo. Le misure volte a garantire acqua potabile sicura, quali pratiche di trasporto e di stoccaggio sicuri sono, quindi, importanti per prevenire la diffusione dell’organismo.

Lo sviluppo di sistemi di acqua corrente o di fonti di acqua protette dovrebbe essere una priorità. L’acqua corrente deve essere correttamente clorata. Giunti che perdono devono essere riparati e deve essere mantenuta una pressione costante per impedire l'ingresso di acque sotterranee contaminate.

L'uso di acqua di superficie per bere, come l'acqua di un fiume, stagno o bacini, dovrebbe essere scoraggiato. Se è necessario utilizzare acqua superficiale, dovrebbe essere disinfettata prima dell'uso con clorazione o con alte temperature. La fonte d'acqua deve essere protetta da contaminazione da persone e animali. Non dovrebbe essere consentita la deiezione entro 10 metri dalla fonte di acqua e dovrebbe essere in discesa o a valle; canali di scolo dovrebbero essere creati per evitare che l'acqua piovana e altre acque di superficie scorrano nella fonte d'acqua; i pozzi devono essere dotati di una carrucola, verricello o una pompa. Altre fonti d'acqua dovrebbero essere usate per il bagno, lavaggio e altri scopi generali.

Se possibile, le famiglie dovrebbero immagazzinare l'acqua potabile in un contenitore a bocca stretta con un'apertura troppo piccola per consentire l'inserimento della mano di un bambino. L’acqua dovrebbe essere ottenuta versandola dal beccuccio del contenitore. Se un contenitore deve essere utilizzato con una maggiore apertura, l'acqua deve essere versata solo mediante l'uso di un mestolo a manico lungo che viene utilizzato esclusivamente per tale scopo. I contenitori per l'acqua dovrebbero essere tenuti lontano dalla portata di bambini e animali. Tutti i contenitori dovrebbero essere coperti e puliti giornalmente.

  • Sicurezza alimentare

Il cibo può essere contaminato da Shigella in tutte le fasi di produzione e preparazione:

  • durante il periodo di crescita (mediante l'uso di fertilizzanti umani)
  • in luoghi pubblici come i mercati
  • durante la preparazione a casa o in ristoranti

e conservato senza refrigerazione dopo la preparazione.

Ogni paese dovrebbe avere una legislazione di sicurezza alimentare, che definisce appropriate misure per la manipolazione e la trasformazione di alimenti sicuri. Operatori sanitari ambientali dovrebbero monitorare le pratiche di manipolazione degli alimenti, compresi i metodi utilizzati per il controllo delle mosche e con potere di fermare le vendite di strada o vicino a ristoranti quando le loro ispezioni rivelano pratiche antigieniche.

L’educazione sanitaria per la popolazione generale dovrebbe sottolineare i seguenti messaggi chiave in materia di preparazione e consumo degli alimenti:

  • Lavare le mani accuratamente con sapone dopo essere andati in bagno e prima di preparare o mangiare cibo
  • Non mangiare cibi crudi, esclusi i frutti interi e la verdura che sono sbucciati e mangiati subito
  • Cuocere bene il cibo
  • Mangiare cibo quando è ancora caldo, o riscaldare accuratamente prima di mangiarlo
  • Lavare e asciugare accuratamente tutti gli utensili dopo l'uso
  • Tenere cibi cotti e utensili puliti separatamente dal cibo crudo e da utensili potenzialmente contaminati
  • Proteggere gli alimenti da mosche per mezzo di zanzariere.

Vaccini

Non esiste un vaccino raccomandato dall’OMS efficace per prevenire l'infezione da Shigella. Diversi vaccini candidati, per lo più contro S. flexneri, sono attualmente in fase di studio, ma è improbabile che siano autorizzati prima di diversi anni. L’immunizzazione contro il morbillo può ridurre sostanzialmente l'incidenza e la gravità delle malattie diarroiche, tra cui la shigellosi. Ogni bambino deve essere vaccinato contro il morbillo all'età consigliata.


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Le informazioni pubblicate in "La nostra salute" non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.

Data di pubblicazione: 27 luglio 2015, ultimo aggiornamento 7 maggio 2021