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L’Encefalite giapponese è la principale causa di encefalite virale in molti paesi asiatici. Generalmente asintomatica, può manifestarsi con una sintomatologia lieve o, molto raramente, con un’encefalite. Può essere prevenuta tramite la vaccinazione.


immagine dell'insetto che trasmette la malattia

L'encefalite virale è causata da un virus del genere flavivirus, cui appartengono anche i virus responsabili della dengue, della febbre gialla e della malattia di West Nile.

Il virus ha un ciclo di trasmissione che coinvolge zanzare, suini e/o uccelli acquatici. Gli esseri umani vengono infettati dalla puntura di una zanzara infetta (Culex spp) e sono ospiti a fondo cieco, in quanto non contribuiscono all’ulteriore diffusione dell’infezione. La malattia si manifesta soprattutto in aree rurali coltivate a risaie e in ambienti periurbani.

Costituisce la principale causa di encefalite virale in Asia: nelle aree temperate ha un andamento stagionale, con picchi d’infezione nei mesi estivi e autunnali, mentre nelle aree tropicali e subtropicali si manifesta tutto l’anno, principalmente nella stagione delle piogge.

Il primo caso di encefalite giapponese è stato documentato in Giappone nel 1871.

L’encefalite giapponese colpisce prevalentemente i bambini. La maggior parte degli adulti nei paesi endemici hanno sviluppato un’immunità naturale dopo aver contratto l’infezione da bambini, tuttavia possono essere colpite persone di ogni età.

Il virus dell’EG viene trasmesso alle persone attraverso la puntura di zanzare infette della specie Culex (soprattutto Culex tritaeniorhynchus).

L'essere umano, una volta infettato, non presenta una viremia sufficiente ad infettare le zanzare. Il virus è presente nel ciclo di trasmissione tra zanzare, suini e/o uccelli acquatici (ciclo enzootico).

La malattia si manifesta soprattutto negli ambienti rurali e periurbani, dove le persone vicvono a contatto con questi ospiti vertebrati.

Nelle forme sintomatiche, il periodo di incubazione varia generalmente fra 5 e 15 giorni.

La maggior parte delle infezioni da virus dell’EG sono lievi (febbre e mal di testa) o senza sintomi apparenti, ma circa 1 su 250 infezioni si manifesta in forma grave caratterizzata da rapida insorgenza di febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, disorientamento, coma, convulsioni (frequenti soprattutto nei bambini), paralisi spastica e morte. Il tasso di letalità può arrivare fino al 30% tra le forme con presenza di sintomatologia.

Il 20-30% di coloro che sopravvivono presentano sequele neuropsichiatriche permanenti, quali paralisi, convulsioni ricorrenti o incapacità di parlare.

Nelle zone dove il virus dell’EG è comune, l'encefalite si verifica principalmente nei bambini perché gli adulti hanno contratto l’infezione nel corso della loro vita e sono immuni.

Chiunque vive o si è recato in un’area endemica di encefalite giapponese e ha manifestato encefalite, è considerato un caso sospetto di EG.

Per confermare l'infezione da VEG e, per escludere altre cause di encefalite, è richiesto un test di laboratorio su siero o, preferibilmente, su liquido cerebrospinale.

Non esiste un trattamento antivirale per i pazienti con EG.

Generalmente è necessario il ricovero ospedaliero. Il trattamento è di supporto per alleviare la sintomatologia e per stabilizzare il paziente.

Vaccinazione

I vaccini per prevenire la malattia sono sicuri ed efficaci.

In Italia è disponibile un vaccino inattivato a base di cellule derivate dal rene di scimmia verde africana (VERO) per l’immunizzazione attiva contro l’encefalite giapponese in adulti, adolescenti, bambini e neonati a partire da 2 mesi di età.
Il suo utilizzo è consigliato nelle persone a rischio di esposizione in previsione di un viaggio o a causa del loro lavoro.

Precauzioni e controindicazioni

Una reazione d’ipersensibilità ad una dose precedente costituisce una controindicazione.
Reazioni allergiche alle componenti del vaccino si manifestano occasionalmente. Poiché queste reazioni possono comparire nelle due settimane che seguono la vaccinazione, è consigliato completare il ciclo vaccinale molto prima della partenza.

Rischio per i viaggiatori

Il rischio di l’encefalite giapponese è molto basso per la maggior parte dei viaggiatori diretti in Asia specie per coloro che fanno visite di breve durata nelle aree urbane. Tuttavia il rischio varia secondo la stagione, la destinazione, la durata del viaggio e le attività svolte.

La vaccinazione è raccomandata per i viaggiatori con un’esposizione prolungata all’aperto (campeggiatori, scalatori, lavoratori, ecc.) durante la stagione di trasmissione nei paesi o nelle aree a rischio specie quando viene praticata l’irrigazione dei terreni agricoli. Sebbene l’encefalite giapponese nei paesi o nelle aree a rischio sia principalmente una malattia dei bambini, può verificarsi nei viaggiatori di qualsiasi età.

Tutti i viaggiatori che si recano in aree in cui l’encefalite giapponese è endemica dovrebbero adottare le misure necessarie per prevenire le punture di zanzara. Le misure di protezione individuali comprendono l'uso di repellenti, abiti con maniche lunghe, zampironi e vaporizzatori. I viaggiatori che pianificano di fermarsi per lungo tempo in aree in cui l’encefalite giapponese è endemica dovrebbero fare la vaccinazione.


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Le informazioni pubblicate in "La nostra salute" non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.

Data di pubblicazione: 10 luglio 2015, ultimo aggiornamento 28 marzo 2019