Quando non si riesce a identificare la causa della pericardite acuta si parla allora di pericardite idiopatica.
Il sintomo più frequente della pericardite acuta è rappresentato dal dolore, in genere precordiale o dietro lo sterno (anche irradiato al collo, al braccio sinistro, al dorso, più di rado all’addome); può essere violento o appena percettibile; quello tipico è un dolore acuto a pugnalata, può avere anche carattere urente, sordo o oppressivo.
Peggiora con l’inspirazione e in posizione supina, quando si fa un colpo di tosse o inghiottendo; può essere alleviato dalla posizione seduta e chinandosi in avanti.
Possono essere presenti palpitazioni e dispnea (soprattutto in posizione supina), tosse secca, debolezza.
Se la pericardite è causata da un’infezione possono essere presenti anche febbre, brividi, sudorazione.
La diagnosi della pericardite può essere fatta attraverso:
La terapia della pericardite dipende dalla causa da cui ha origine.
Se la causa è batterica o fungina, verranno somministrati antibiotici o antimicotici, farmaci antidolorifici e antinfiammatori (es. ibuprofene).
Se la pericardite non si risolve entro 1-2 settimane o recidiva, può essere prescritta colchicina (un potente farmaco antifiammatorio) per lunghi periodi di tempo.
Ad alcuni pazienti possono essere prescritti cortisonici e diuretici.
Quando la quantità di versamento è importante e mette a rischio il cuore (tamponamento cardiaco), si ricorrere al drenaggio attraverso pericardiocentesi o ritagliando una piccola porzione di pericardio (pericardiotomia), per consentire il drenaggio del fluido.
Anche gli esiti dipendono dalla causa sottostante: la maggior parte delle persone guarisce nell’arco di poche settimane-mesi; a volte i sintomi si ripresentano (pericardite ricorrente).
In alcuni casi non si arriva mai a guarigione completa (pericardite cronica); la pericardite cronica può complicarsi nella forma costrittiva, nella quale i foglietti pericardici, ispessiti e irrigiditi, impediscono al cuore di funzionare normalmente.
In questo caso può essere necessario ricorrere all’asportazione chirurgica del pericardio (pericardiectomia).
Data di pubblicazione: 16 gennaio 2013 , ultimo aggiornamento 20 dicembre 2024