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Covid-19 e HIV/Aids, procedure per l'individuazione degli enti autorizzati ad eseguire test rapidi HIV/IST

La pandemia da COVID-19 ha comportato un forte impatto sul sistema sanitario in generale e in particolare sul comparto delle malattie infettive con limitazioni nell’accesso ai centri di cura e screening con un calo dell’attività di testing.

Allo scopo di garantire alla popolazione la possibilità di sottoporsi ai test di screening per HIV e altre malattie sessualmente trasmesse (IST), senza ritardi dovuti allo stato di emergenza Covid-19, il Ministro della salute ha firmato il 17 marzo 2021 il decreto ‘Misure urgenti per l'offerta anonima e gratuita di test rapidi HIV e per altre IST in ambito non sanitario alla popolazione durante l'emergenza COVID-19’, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile 2021.

I test rapidi non si configurano come test diagnostici, ma di screening, il cui risultato preliminarmente positivo deve essere confermato con metodica tradizionale su prelievo ematico.

Allo scopo di mantenere e diversificare il livello di offerta di test rapidi HIV e per altre IST sul territorio nazionale, in contesti con comprovata esperienza di enti del terzo settore o organizzazioni della società civile, il 10 giugno 2021 è stato firmato il decreto "Indicazioni procedurali per l'individuazione degli enti del Terzo settore e organizzazioni della società' civile autorizzati all'esecuzione di test rapidi HIV e per altre IST in ambito non sanitario". 

Il 20 settembre 2021 è stato, inoltre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto dirigenziale 9 agosto 2021, che stabilisce "Ulteriori indicazioni procedurali per l’individuazione degli enti del Terzo Settore o organizzazioni della società civile autorizzati all’esecuzione di test rapidi HIV e per altre IST in ambito non sanitario".

In breve:
  • Per la valutazione della documentazione inviata entro il temine previsto dal decreto dirigenziale 10 giugno 2021 e di quella relativa a successive istanze di aggiornamento il Ministero si avvale, ai fini dell’autorizzazione, di un Comitato di valutazione composto da rappresentanti della Direzione generale della prevenzione sanitaria, della Sezione per la lotta contro l'Aids e della Sezione per il volontariato per la lotta contro l’Aids del Comitato Tecnico Sanitario, di cui al decreto ministeriale 26 settembre 2018.
  • I componenti del Comitato di valutazione sono individuati, con successivo decreto, tra i componenti delle predette Sezioni che non si trovino in situazioni di conflitto di interessi.

Con decreto 1° ottobre 2021, è stato costituito il Comitato di valutazione con il compito di esaminare la documentazione inviata da enti del Terzo Settore o organizzazioni della società civile per l’autorizzazione all’esecuzione di test rapidi HIV e per altre IST in ambito non sanitario.



Data di pubblicazione: 22 settembre 2021 , ultimo aggiornamento 1 ottobre 2021


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