I numeri del cancro in Italia 2022 confermano che il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, in cui circa un tumore maligno ogni tre (30%) è un tumore mammario (I numeri del cancro in Italia 2020).
Il report 2022 stima in Italia per l’anno 2022 circa 55.700 nuove diagnosi di tumore nelle donne, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020.
La mortalità per il 2021 è stimata in 12.500 decessi. La sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è stimata dal report dell’88%. La probabilità di vivere ulteriori 4 anni, condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi, è indicata nel 91%.
Secondo i dati ISTAT nel 2018 il carcinoma mammario ha rappresentato, con 13.076 decessi, la prima causa di morte per tumore nelle donne.
Dalla fine degli anni novanta si osserva una continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8%/anno), attribuibile a una maggiore diffusione dei programmi di diagnosi precoce (quindi all'anticipazione diagnostica) e anche ai progressi terapeutici.
Il seno è costituito da grasso, tessuto connettivo e una serie di strutture ghiandolari (lobuli) organizzate nei cosiddetti lobi, responsabili della produzione di latte che viene escreto attraverso sottili canali definiti dotti mammari.
Ci sono diversi tipi di tumore al seno, che possono svilupparsi in diverse parti del seno. Una prima importante distinzione può essere fatta tra forme non invasive e forme invasive.
Le forme non invasive, dette anche carcinoma in situ, si sviluppano nei dotti e non si espandono al di fuori del seno. Difficilmente questa forma dà luogo a noduli palpabili al tatto, più spesso viene identificata attraverso la mammografia. La più comune forma di carcinoma in situ è il carcinoma duttale in situ.
Il cancro al seno invasivo ha la capacità di espandersi al di fuori del seno. La forma più comune è il carcinoma duttale infiltrante, che rappresenta circa i 3/4 di tutti i casi di cancro della mammella.
Il cancro al seno può diffondersi ad altri organi, in genere attraverso i linfonodi.
Raramente dà dolore. Spesso il primo sintomo riconoscibile è un nodulo o un’area ispessita nel seno. Per fortuna la maggior parte dei noduli, circa il 90%, non sono forme tumorali.
Per saperne di più consulta:
Il cancro al seno è il risultato di una crescita incontrollata di alcune cellule del seno. Le cause esatte di questa trasformazione non sono chiare, tuttavia esistono numerosi fattori che aumentano le probabilità di una trasformazione delle cellule in senso tumorale. I principali sono:
In presenza di un sospetto di cancro al seno, esistono diversi esami per confermare la diagnosi:
Tra le nuove metodiche recentemente introdotte in questa patologia vi è
La terapia per il cancro al seno comprende diverse opzioni, che sono spesso combinate tra loro sulla base delle caratteristiche del paziente: la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, la terapia ormonale, la terapia biologica.
La chirurgia rappresenta in genere il primo step nel processo terapeutico delle persone con cancro al seno. Ci sono due tipi di chirurgia: quella conservativa, che rimuove soltanto la porzione di seno interessata dal tumore, e la mastectomia, cioè la rimozione dell’intera mammella. Quest’ultima può essere seguita dalla chirurgia ricostruttiva per impiantare una protesi sostitutiva dopo la rimozione.
Diversi studi hanno dimostrato che per i tumori allo stadio iniziale la terapia conservativa, seguita dalla radioterapia, è altrettanto efficace della mastectomia.
La chirurgia conservativa può avere diverse gradazioni che dipendono dal tipo di tumore, dalle dimensioni dalla localizzazione, dalla quantità di tessuto circostante al tumore che deve essere rimosso, dalle dimensioni del seno.
Sulla base di queste caratteristiche l’equipe medica può decidere se rimuovere soltanto il tumore e una piccola parte del tessuto circostante o una porzione più ampia della mammella (circa un quarto, per questo l’intervento è definito quadrantectomia). Dopo un intervento di chirurgia conservativa può seguire la radioterapia per “uccidere” le eventuali cellule tumorali residue.
La mastectomia consiste nella rimozione dell’intero tessuto della mammella, compreso il capezzolo. Nel caso in cui il tumore si sia diffuso ai linfonodi potrebbe essere necessario un intervento più invasivo (svuotamento ascellare) che comporta la rimozione dei linfonodi posti sotto le ascelle. Per conoscere se sono coinvolti anche i linfonodi si usa la tecnica del cosiddetto "linfonodo sentinella". Il sistema linfatico è costituito da una rete di vasi intervallati da linfonodi posti in sequenza: il "linfonodo sentinella" è il primo a essere raggiunto da cellule tumorali che migrano dal tumore. L’analisi di questo linfonodo può dunque dare indicazioni preziose sulla natura del tumore: se è circoscritto al seno o ha iniziato a diffondersi ad altri tessuti.
Alcuni tumori del seno sono stimolati a crescere da ormoni fisiologicamente presenti nell’organismo (gli estrogeni): per questo vengono definiti "positivi per il recettore degli estrogeni".
La terapia ormonale consiste in un trattamento in grado di ridurre i livelli di questi ormoni. Esistono diversi farmaci che svolgono questa funzione: la scelta viene effettuata sulla base delle caratteristiche del tumore e della persona.
La chemioterapia consiste nella somministrazione di potenti farmaci in grado di uccidere le cellule tumorali. È in genere usata dopo la chirurgia per distruggere le cellule tumorali residue. In tal caso è definita chemioterapia adiuvante.
In alcuni casi si preferisce somministrare la chemioterapia prima del trattamento chirurgico per ridurre le dimensioni del tumore. In tal caso si parla di terapia neo-adiuvante.
Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi test genomici capaci di identificare le pazienti alle quali non è possibile assicurare un significativo beneficio con l’utilizzo della chemioterapia in aggiunta alla endocrinoterapia dopo l’intervento chirurgico, consentendo ai clinici di definire un piano di trattamento personalizzato e appropriato. Per il rimborso di tali test il Ministero della Salute ha pubblicato il decreto 18 maggio 2021 in caso di carcinoma mammario ormono-responsivo in stadio precoce.
La radioterapia usa dosi controllate di radiazioni per uccidere le cellule tumorali. Viene in genere impiegata dopo la chirurgia e dopo la chemioterapia per distruggere eventuali cellule residue.
Alcuni tumori possiedono sulla propria superficie un numero abnorme di una particolare proteina, Her2 (Human Epidermal Growth Factor Receptor 2). Questa proteina in condizioni normali regola la crescita e la proliferazione della cellula, ma se presente in numero eccessivo causa una crescita cellulare incontrollata. Da alcuni anni è disponibile un farmaco (trastuzumab) in grado di attaccarsi a questa proteina impedendo alle cellule tumorali di crescere e moltiplicarsi. In genere trastuzumab viene impiegato insieme alla chemioterapia.
La prevenzione è importantissima. Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni.
In alcune Regioni si sta sperimentando lo screening tra i 45 e i 74 anni (con una periodicità annuale nelle donne sotto ai 50 anni). I programmi organizzati di screening prevedono che l’esame venga eseguito visualizzando la mammella sia dall’alto verso il basso che lateralmente. Consulta la pagina Screening per il cancro del seno
La prevenzione del tumore della mammella passa anche per stili di vita corretti. In particolare, si sono dimostrate efficaci alcune strategie:
Inoltre, va evitato il consumo rischioso e dannoso di alcol. Pur non esistendo una quantità di alcol da bere sicura per la salute e tenendo presente che l’unica tutela realmente efficace è non berne, per le donne il consumo non dovrebbe mai superare 1 unità alcolica al giorno, mentre non si deve bere in gravidanza e allattamento e se si è minorenni.
Numerosi studi hanno anche dimostrato che le donne che allattano al seno hanno minori probabilità di ammalarsi di cancro alla mammella.
Data di ultimo aggiornamento 2 febbraio 2023