Nonostante la diminuzione del numero dei fumatori nei paesi industrializzati, resta preoccupante la percentuale dei fumatori giovani.
Per quanto riguarda il fumo tra i minori, i dati sono forniti da tre rilevazioni che si svolgono ogni quattro anni:
Per contrastare questo problema, che racchiude in sé, sia aspetti sanitari che sociali, la comunità scientifica raccomanda programmi di prevenzione da rivolgere, sia alla società nel suo complesso e alla popolazione “sana” (prevenzione ambientale e universale), che a gruppi e individui a rischio (prevenzione selettiva e indicata).
In linea generale l’obiettivo degli interventi di prevenzione è quello di contrastare l’uso di sostanze nella comunità e tra i giovani, attraverso la riduzione dei fattori di rischio e l’acquisizione di competenze e abilità personali (life skills), che vadano ad influenzare i fattori di protezione.
Uno dei contesti privilegiati dove poter sviluppare programmi di prevenzione efficaci è quello scolastico, attraverso interventi partecipativi, volti a fornire informazioni correte sull’uso del tabacco e, contestualmente, a facilitare lo sviluppo di competenze dei giovani, come il pensiero critico, la capacità decisionale e la gestione delle emozioni. L’efficacia di questi interventi aumenta se viene coinvolta la famiglia e il contesto sociale di appartenenza.
In generale questi interventi devono avere la finalità di promuovere l’empowerment delle persone e della comunità di riferimento, affinché ognuno possa fare scelte sulla salute consapevoli.
Il divieto di vendita e somministrazione di tabacco ai minori di 16 anni inizia nel 1934 con il Regio Decreto 2316, “Testo unico delle leggi sulla protezione e l’assistenza della maternità e dell’infanzia”, che stabilisce, all’art. 25, anche il divieto di fumare nei luoghi pubblici.
La Legge di conversione 8 novembre 2012, n. 189 del decreto 13 settembre 2012 ha innalzato il limite dei 16 anni previsto dall'art. 25 del regio decreto 1934.
Con il Decreto Lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016, all'articolo 24 sono aumentate le sanzioni pecuniarie ai rivenditori: 500 e 3.000 euro con la sospensione della licenza per 15 giorni. In caso di recidiva la sanzione pecuniaria va dai 1.000 agli 8.000 euro con la revoca della licenza.
Dal 1° gennaio 2013 iI distributori automatici sono dotati di un sistema automatico di rilevamento dell’età.
Per approofondire
Data di ultimo aggiornamento 29 maggio 2024