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Il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG)


Il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) è lo strumento che consente, con le numerose informazioni ad oggi disponibili sul Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), di verificare - secondo le dimensioni dell'equità, dell'efficacia, e della appropriatezza - che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (LEA).

Esso rappresenta una svolta significativa nelle metodologie di monitoraggio dei LEA e aggiorna il Sistema di Garanzia avviato nel 2000.

Il NSG è stato introdotto con il DM 12 marzo 2019 "Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria", pubblicato in G.U. il 14 giugno 2019, ed è operativo dal 1° gennaio 2020.

Gli indicatori del NSG

Gli indicatori individuati dal DM 12 marzo 2019 (allegato I) sono 88, distribuiti per macro-aree:

  • 16 per la prevenzione collettiva e sanità pubblica
  • 33 per l’assistenza distrettuale
  • 24 per l’assistenza ospedaliera
  • 4 indicatori di contesto per la stima del bisogno sanitario
  • 1 indicatore di equità sociale
  • 10 indicatori per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali - PDTA (BPCO, scompenso cardiaco, diabete, tumore mammella nella donna, tumore colon e tumore retto).

Gli indicatori del NSG: sottoinsiemi “CORE” e “NO CORE”

All’interno del NSG èstato individuato un sottoinsieme di 22 indicatori, cosiddetto“CORE”, in sostituzione della “Griglia LEA” (in vigore fino al 2019), da utilizzare per valutare sinteticamente l’erogazione dei LEA da parte delle Regioni. Tali indicatori sono suddivisi in tre macro-aree:

  • prevenzione collettiva a sanità pubblica
  • assistenza distrettuale
  • assistenza ospedaliera.

Le valutazioni del sottoinsieme costituiscono parte integrante del Sistema di verifica degli adempimenti LEA, di competenza del Comitato LEA, cui sono tenute le Regioni per accedere alla quota integrativa di risorse prevista dall'art. 2, comma 68, della legge n. 191 del 23dicembre 2009, ai sensi dell'art. 15, comma 24, del decreto-legge n.95/2012 (convertito, con modificazioni, in legge n. 135/2012).

Per ciascun indicatore appartenente al sottoinsieme CORE viene calcolato, grazie ad una specifica funzione di valorizzazione, un punteggio su una scala da 0 a 100, con il punteggio 60 corrispondente alla soglia di garanzia minima (ovvero di “sufficienza”). Ulteriori punteggi o penalità sono attribuiti sulla base della variabilità temporale e geografica del valore dell’indicatore. Viene poi calcolato il punteggio finale per ciascuna macro-area di assistenza: al contrario della Griglia LEA, infatti, la nuova metodologia non sintetizza in un unico punteggio la valutazione delle Regioni, ma misura in maniera indipendente per ogni macro-area il rispetto globale dei LEA.

Affinché l’esito della valutazione globale sia positivo, e quindi una Regione risulti “adempiente”, il punteggio di tutte e tre le macro-aree dovrà essere non inferiore a 60 (in modo da non consentire la compensazione tra differenti macro-aree).

I restanti 66 indicatori non appartenenti al CORE fanno parte del sottoinsieme “NO CORE”.

Il DM 12 marzo 2019, nell’allegato II, prevede che la lista di indicatori del sottoinsieme CORE sia sottoposta annualmente all'approvazione del Comitato LEA.

Nell'ottica di indirizzare il più possibile le Regioni verso il miglioramento conseguibile, è preferibile una stabilità degli indicatori nel sottoinsieme per almeno un triennio, con una possibile rotazione degli indicatori stessi a partire dall'anno successivo al primo triennio di applicazione, garantendo la necessaria flessibilità al sistema di valutazione in funzione di elementi e priorità contingenti e l'attenzione al miglioramento effettivo della garanzia dei LEA.

Le specifiche tecniche

Le specifiche tecniche degli indicatori NSG sono illustrate nella circolare applicativa (DM 12 marzo 2019, art. 3, comma 1) del 27 ottobre 2020, che contiene le schede tecniche degli indicatori NSG (prevenzione, distrettuale, ospedaliera, contesto ed equità) e la metodologia per il calcolo degli indicatori NSG-PDTA (nella sezione dedicata alla sperimentazione degli indicatori PDTA è disponibile il Manuale operativo aggiornato al 1° giugno 2021).

Il NSG è stato realizzato in piena collaborazione con i referenti istituzionali e tecnici delle Regioni e con esperti epidemiologi e statistici provenienti dal mondo universitario e della ricerca. Ogni passaggio, dall’elenco degli indicatori al modello di lettura della variabilità regionale, è stato condiviso.

In particolare, si evidenziano alcuni aspetti che rendono il Nuovo Sistema di Garanzia innovativo e rilevante:

  • le finalità del sistema: si tratta di un sistema descrittivo, di valutazione, di monitoraggio e di verifica dell’attività sanitaria erogata in tutte le Regioni
  • le modalità d’integrazione con il Sistema di verifica degli adempimenti LEA cui sono tenute le Regioni per accedere alla quota integrativa
  • lo schema concettuale alla base del sistema degli indicatori: l’articolazione del sistema di indicatori, che associa a ciascun LEA gli attributi rilevanti dei processi di erogazione delle prestazioni, quali efficienza e appropriatezza organizzativa, efficacia e appropriatezza clinica, sicurezza delle cure.

Consulta

Risultati anno 2020

Il 1° gennaio 2020 è diventato operativo il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), grazie all’entrata in vigore del DM 12 marzo 2019.

L’anno 2020 è stato, tuttavia, caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19, in seguito alla quale i Servizi sanitari regionali (SSR) hanno dovuto attivare appositi percorsi per garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali ed urgenti e contestualmente definire specifiche misure di contenimento del contagio, nell’ambito della normativa emergenziale.

Alla luce di queste considerazioni, il Comitato LEA ha stabilito che il monitoraggio dell’erogazione dei LEA per l’annualità 2020 venisse effettuato attraverso il calcolo degli indicatori del NSG a scopo informativo.

I risultati di tale monitoraggio vengono illustrati nella Relazione “Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia - Metodologia e risultati dell’anno 2020”, a cura dell'Ufficio 6 della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute.

La lettura dei dati per le tre macro-aree di assistenza (prevenzione, distrettuale e ospedaliera) evidenzia, relativamente agli indicatori del cosiddetto sottoinsieme “CORE” (vedi sotto “Il Nuovo Sistema di Garanzia: come funziona, in sintesi”), diverse criticità attribuibili all’evento pandemico:

  • nell’area ospedaliera, la dinamica dei punteggi per diversi indicatori di appropriatezza è alterata a causa della notevole diminuzione dei ricoveri
  • nell’area prevenzione, i punteggi di quattro indicatori su sei (screening, vaccinazioni, copertura delle attività di controllo su animali) hanno subìto un peggioramento marcato rispetto al 2019
  • anche l’area distrettuale registra variazioni anomale rispetto all’anno precedente (aumento tempi registrati nell’area emergenza-urgenza, riduzione consumo di antibiotici, riduzione re-ricoveri e ricoveri inappropriati in un contesto di generale riduzione delle ospedalizzazioni).

Complessivamente, nell’anno 2020, ricordando che si tratta di un monitoraggio a scopo informativo, Piemonte, Lombardia, P.A. di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Puglia registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree.

Le Regioni che presentano un punteggio inferiore alla soglia in una o più macro aree sono:

  • Liguria, Abruzzo, Molise e Sicilia, in una sola macro-area
  • Campania, Basilicata, Valle d’Aosta, P.A. di Bolzano e Sardegna, in due macro-aree
  • Calabria, in tutte le macro-aree.

La tabella 1 riporta i punteggi raggiunti dalle Regioni per gli indicatori CORE per ciascuna area di assistenza nell’anno 2020.

Tabella 1 - NSG anno 2020, punteggi indicatori CORE (calcolati a scopo informativo)


Regioni Area Prevenzione Area Distrettuale Area Ospedaliera
Piemonte 76,08 91,26 75,05
Valle d'Aosta 74,06 56,58 59,71
Lombardia 62,02 95,02 75,59
P.A. di Bolzano 51,90 57,43 66,89
P.A. di Trento 88,42 78,07 93,07
Veneto 80,74 98,37 79,67
Friuli Venezia Giulia 75,63 80,35 74,06
Liguria 50,85 83,12 65,50
Emilia Romagna 89,08 95,16 89,52
Toscana 88,13 92,94 80,00
Umbria 89,64 68,55 71,61
Marche 79,01 91,68 75,05
Lazio 74,46 80,19 71,76
Abruzzo 54,03 76,94 63,47
Molise 64,21 67,12 41,94
Campania 61,53 57,14 59,08
Puglia 66,83 68,13 71,73
Basilicata 57,07 62,85 51,90
Calabria 32,73 48,18 48,44
Sicilia 43,44 62,06 69,26
Sardegna 70,79 48,95 59,26

Il percorso di validazione dei dati da parte del Comitato LEA si è concluso nella riunione del 7 novembre 2022.

Per l’anno 2020 il sottoinsieme CORE, calcolato a scopo informativo, è stato affiancato da un “Sistema dedicato”, realizzato ad hoc per il monitoraggio della capacità di resilienza e ripresa delle Regioni nel periodo pandemico, i cui risultati sono anch’essi illustrati nella Relazione "Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia – Metodologia e risultati dell’anno 2020” e relativi allegati

Sperimentazione indicatori CORE

All'interno del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) è stato individuato (DM 12 marzo 2019, art. 5, comma 2) un sottoinsieme di indicatori da utilizzare per valutare sinteticamente l'erogazione dei LEA attraverso:

  • il confronto delle misure degli indicatori con delle misure di riferimento, tenuto conto dell'andamento temporale;
  • un punteggio per indicatore, secondo una scala definita di valori;
  • un risultato globale regionale che indica entro quale soglia deve ritenersi garantita l'erogazione dei LEA;
  • un risultato globale nazionale, che permette di monitorare il Paese nel tempo e di confrontarlo con altre realtà a livello internazionale.

Il sottoinsieme su cui si basa la sperimentazione è formato da 22 indicatori (indicatori CORE), suddivisi per area di assistenza.

I risultati della sperimentazione sugli indicatori CORE

Il tavolo tecnico istituito nell’ambito del Comitato LEA ha provveduto alla sperimentazione della metodologia di monitoraggio dei LEA sugli indicatori CORE. Di seguito è possibile consultare i risultati.

Risultati della sperimentazione 2019 con i valori di tutti gli indicatori CORE:

Consulta anche il confronto tra i risultati della sperimentazione per gli anni 2016,2017,2018 e 2019 a livello di punteggio complessivo, suddiviso per area di assistenza (prevenzione, distrettuale, ospedaliera).

I 22 indicatori CORE per area di assistenza

PREVENZIONE

  • P01C - Copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib)
  • P02C - Copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per la 1° dose di vaccino contro morbillo, parotite, rosolia (MPR)
  • P10Z - Copertura delle principali attività riferite al controllo delle anagrafi animali, della alimentazione degli animali da reddito e della somministrazione di farmaci ai fini delle garanzie di sicurezza alimentare per il cittadino
  • P12Z - Copertura delle principali attività di controllo per la contaminazione degli alimenti, con particolare riferimento alla ricerca di sostanze illecite, di residui di contaminanti, di farmaci, di fitofarmaci e di additivi negli alimenti di origine animale e vegetale
  • P14C - Indicatore composito sugli stili di vita
  • P15C - Proporzione di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per  mammella; Proporzione di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per cervice uterina; Proporzione di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per colon retto.

DISTRETTUALE

  • D03C - Tasso di ospedalizzazione standardizzato in età adulta (≥ 18 anni) per: complicanze (a breve e lungo termine) per diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e scompenso cardiaco
  • D04C - Tasso di ospedalizzazione standardizzato (per 100.000 ab.)  in età pediatrica (< 18 anni) per asma e gastroenterite 
  • D09Z - Intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso
  • D10Z - Percentuale di prestazioni, garantite entro i tempi, della classe di priorità B in rapporto al totale di prestazioni di classe B
  • D14C - Consumo di farmaci sentinella/traccianti per 1.000 abitanti. Antibiotici
  • D22Z - Tasso di pazienti trattati in ADI (CIA 1, CIA 2, CIA 3)
  • D27C - Percentuale di ricoveri ripetuti in psichiatria sul totale dei ricoveri per patologie psichiatriche
  • D30Z - Numero deceduti per causa di tumore assistiti dalla Rete di cure palliative sul numero deceduti per causa di tumore
  • D33Za - Numero di anziani con età ≥ 75 anni non autosufficienti in trattamento socio-sanitario residenziale R1, R2, R3 in rapporto alla popolazione residente per 1000 abitanti.

OSPEDALIERA

  • H01Z - Tasso di ospedalizzazione (ordinario e diurno) standardizzato per 1000 residenti
  • H02Z - Proporzione di interventi per tumore maligno della mammella eseguiti in reparti con volume di attività superiore a 135 interventi annui
  • H04Z - Rapporto tra ricoveri attribuiti a DRG ad alto rischio di inappropriatezza e ricoveri attribuiti a DRG non a rischio di inappropriatezza in regime ordinario
  • H05Z - Proporzione colecistectomie laparoscopiche con degenza inferiore a 3 giorni
  • H13C - Percentuale di pazienti (età 65+) con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giornate in regime ordinario
  • H17C - % di Parti cesarei primari in strutture con meno di 1.000 parti all'anno
  • H18C - % di Parti cesarei primari in strutture con 1.000 parti e oltre all'anno.

Gli indicatori NO CORE

Consulta anche i risultati della sperimentazione degli indicatori NO CORE per il trend disponibile.


Sperimentazione indicatori NO CORE

Il DM 12 marzo 2019 "Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria" individua 88 indicatori:

  • 16 per la prevenzione collettiva e sanità pubblica;
  • 33 per l’assistenza distrettuale;
  • 24 per l’assistenza ospedaliera;
  • 4 indicatori di contesto per la stima del bisogno sanitario;
  • 1 indicatore di equità sociale;
  • 10 indicatori per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA).

Come descritto nella pagina “Il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG)”, il sottoinsieme su cui si basa la sperimentazione è formato da 22 indicatori e viene definito “CORE”, mentre i restanti 66 indicatori vengono definiti “NO CORE”, all’interno dei quali si trovano 10 indicatori dedicati ai PDTA.

Vedi l’elenco degli indicatori NO CORE.

I risultati della sperimentazione degli indicatori NO CORE

Mentre i risultati della sperimentazione sui 22 indicatori CORE sono disponibili nella pagina “Sperimentazione indicatori CORE”, di seguito è possibile consultare i risultati dei restanti indicatori.

Valori degli indicatori NO CORE, 2016-2019:

immagine di un paziente che stringe la mano a un medico


Sperimentazione e risultati indicatori Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali - PDTA

Gli indicatori NSG-PDTA

Tra gli 88 indicatori individuati all’interno del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) per la valutazione dell’assistenza sanitaria (DM 12 marzo 2019), ce ne sono 10 destinati al monitoraggio e alla valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutico assistenziali (PDTA) per specifiche condizioni di salute (allegato 1 del DM 12 marzo 2019).

Gli ultimi risultati di monitoraggio dei PDTA disponibili, a integrazione del Report NSG 2021, sono quelli pubblicati nel Report NSG-PDTA per l’anno di valutazione 2021. In fondo alla pagina è possibile consultare anche i risultati per gli anni precedenti.

Il PDTA è una “sequenza predefinita, articolata e coordinata di prestazioni erogate a livello ambulatoriale e/o di ricovero e/o territoriale, che prevede la partecipazione integrata di diversi specialisti e professionisti (oltre al paziente stesso), a livello ospedaliero e/o territoriale, al fine di realizzare la diagnosi e la terapia più adeguate per una specifica situazione patologica o anche l’assistenza sanitaria necessaria in particolari condizioni della vita, come ad esempio la gravidanza e il parto” (Piano Nazionale per il Governo delle Liste d’Attesa.

Le prestazioni che costituiscono tale sequenza sono individuate secondo quanto previsto dalle linee guida e dalle raccomandazioni specifiche basate su evidenze scientifiche documentate. È evidente che la stessa sequenza può essere assicurata da modelli organizzativi diversi in funzione della realtà demografica, sociale e assistenziale in cui devono essere applicati gli interventi; ne deriva che, nella valutazione dei PDTA, gli indicatori scelti per il monitoraggio e la valutazione a livello nazionale devono prescindere dal modello organizzativo, misurando gli effetti attesi in termini di tipologia di prestazioni, tempistiche ed esiti clinici. In questo modo, è possibile confrontare i valori degli indicatori ottenuti attraverso i modelli organizzativi regionali diversi, fornendo un importante strumento di informazione per individuare le scelte organizzative migliori.

Il PDTA può essere quindi considerato come la contestualizzazione, nella pratica clinica e assistenziale relativa a un ambito territoriale ben definito, delle linee guida e delle raccomandazioni basate sulle evidenze scientifiche.

In considerazione della complessità dei sistemi da monitorare e valutare, in quanto relativi non alla singola prestazione ma ad un percorso assistenziale, la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria ha istituito uno specifico Gruppo di Lavoro interdisciplinare, multiprofessionale e interistituzionale, dedicato a sviluppare, sperimentare e aggiornare la metodologia per il monitoraggio e la valutazione dei PDTA (GdL “Progetto PDTA nell’ambito del NSG”, abbreviato in GdL NSG-PDTA).

La metodologia messa a punto è stata condivisa, ottenendo riscontro positivo, con: l’Expert Group on Health Systems Performance Assessment della Commissione Europea, le Società scientifiche di area medica e gli Ordini professionali sanitari, il Comitato LEA, tutte le 21 Regioni e P.A..

Manuale operativo e Risultati

L’allegato 1 del DM 12 marzo 2019 contiene 10 indicatori di processo relativi a 6 PDTA patologia specifici, individuati sulla base dell’impatto delle patologie sulla popolazione e sull’assistenza sanitaria:

  • Broncopneumopatie cronico ostruttive-BPCO
  • Scompenso cardiaco
  • Diabete
  • Tumore alla mammella nella donna
  • Tumore del colon
  • Tumore del retto.

I 10 indicatori di processo riguardano l’aderenza alle terapie farmacologiche e ai controlli periodici dei marcatori di malattia e la tempestività degli interventi terapeutici chirurgici e medici.

La validità di questi indicatori di processo nel monitorare e valutare la realtà assistenziale italiana, declinata nei diversi modelli organizzativi regionali, è stata verificata analizzando l’associazione degli indicatori con alcuni esiti di salute, quali il ricovero per complicanze e il decesso.
I risultati dell'analisi condotta sono pubblicati su riviste scientifiche internazionali (vedi gli articoli relativi a: validazione degli indicatori PDTA Diabete (articolo 1 e articolo 2) e validazione indicatori PDTA Tumore della mammella).

Nel Manuale operativo (v. giugno 2021) viene riportata in dettaglio la metodologia di calcolo degli indicatori NSG-PDTA seguita per arrivare ad ottenere i risultati finali, pubblicati di seguito:

I risultati vengono presentati attraverso flow chart dei PDTA, tabelle e mappe, più un testo descrittivo per migliorare l’accessibilità dei contenuti proposti.

Come è stata condotta la sperimentazione iniziale

La sperimentazione è stata effettuata sulla base di tre assunti iniziali:

  1. la fonte dei dati è costituita dagli archivi sanitari elettronici amministrativi attivi in tutte le Regioni e Province autonome italiane e che alimentano i flussi informativi nazionali verso il Ministero della Salute;
  2. le fonti dei dati sanitari, che hanno come unità di osservazione/rilevazione la singola prestazione (dimissione, visita, prescrizione farmaceutica), possono essere interconnesse in modo da poter seguire il paziente attraverso i diversi accessi alle strutture sanitarie. Nel periodo della sperimentazione, questa interconnessione era possibile in tutte le Regioni italiane, mentre a livello nazionale si stavano ancora attivando e sperimentando le procedure per l’applicazione del Decreto ministeriale per l’interconnessione dei flussi informativi nazionali (DM n. 262 del 7 dicembre 2016). Nel 2022 è iniziata la sperimentazione del calcolo degli indicatori NSG-PDTA a livello centrale;
  3. ciascuna Regione ha calcolato gli indicatori di processo utilizzando la metodologia fornita dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria mediante il Manuale operativo (v. giugno 2021) (nella sua versione completa, aggiornata al giugno 2021: contiene la parte generale più le parti specifiche per ciascun PDTA in NSG); in base alle richieste delle Regioni, sono stati messi a disposizione:
  • una piattaforma informatica predisposta dal Gruppo di Lavoro, denominata BEAVER (consulta la scheda tecnica e un articolo in inglese pubblicato su “Epidemiology Biostatistics and Public Health”)
  • gli algoritmi per l’applicazione del programma SAS
  • il supporto tecnico del Gruppo di Lavoro.

I risultati ottenuti sono stati trasmessi dalle Regioni all’ufficio 6 della Direzione generale della programmazione sanitaria (DGPROGS) che ha provveduto, in collaborazione con il Gruppo di lavoro, alla verifica e alla risoluzione delle criticità, anche attraverso attività di audit con i referenti regionali.

Il 31 dicembre 2019 si è conclusa la prima sperimentazione in tutte le Regioni e Province Autonome italiane, relativa all’assistenza erogata ai soggetti inclusi nella coorte nell’anno 2015 e quindi relativa ai 12-18 mesi (in funzione dell’indicatore) successivi la data di inclusione. Il 2017 è quindi l’anno in cui è stata effettuata la prima valutazione, che prosegue annualmente e i cui risultati vengono pubblicati in questa pagina del portale ministeriale.

La sperimentazione del calcolo a livello centrale (flussi nazionali NSIS)

Nel 2022 è stata avviata la sperimentazione del calcolo degli indicatori NSG-PDTA a livello centrale, grazie all’interconnessione dei flussi nazionali NSIS normata dal DM n. 262 del 7 dicembre 2016.

Tale attività, che risponde alle esigenze di uniformità, trasparenza e confrontabilità dei dati, è a cura della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute e della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica, in collaborazione con il GdL operativo NSG-PDTA.

Nell’ambito della sperimentazione, che prevede anche la partecipazione attiva delle Regioni, si è reso necessario l’aggiornamento del Manuale operativo (l’ultima versione è quella aggiornata al 1° ottobre 2023), in cui sono stati dettagliati maggiormente alcuni passaggi della metodologia di calcolo; la nuova versione, già condivisa e inviata alle Regioni, viene adottata a partire dal calcolo dei risultati per l’anno di valutazione 2022.

La sperimentazione nazionale è attualmente in corso.

In conclusione

La metodologia di monitoraggio e valutazione dei PDTA si è dimostrata specifica e applicabile nei diversi contesti regionali.

L’aderenza alle linee guida relative alle terapie farmacologiche, ai controlli periodici dei marcatori di malattia e alla tempestività degli interventi terapeutici chirurgici e medici ha un evidente effetto protettivo nei confronti degli esiti negativi di salute (ospedalizzazione per complicanze e decesso).

I 10 indicatori di processo individuati in NSG consentono di monitorare e valutare il percorso diagnostico terapeutico specifico per ciascuna delle patologie considerate, fornendo informazioni sul funzionamento del sistema di gestione della patologia nel garantire esiti favorevoli.

All’interno di ogni PDTA sono individuabili l’indicatore o gli indicatori di processo che producono eventuali criticità, anche in riferimento alla variabilità dei valori tra regioni diverse.


Data di ultimo aggiornamento 7 febbraio 2024



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