Attività trasfusionali
Il sangue e gli emocomponenti sono prodotti terapeutici indispensabili. Costituiscono infatti la terapia di supporto in moltissime situazioni cliniche mediche e chirurgiche e nelle emergenze. Molte persone donano volontariamente il loro sangue, ma ancora molte non lo fanno per paura o per scarsa informazione. Eppure donare è semplice e sicuro. Non c’è nessun pericolo per il donatore.
Si è calcolato che nel mondo, approssimativamente, ogni 2 secondi qualcuno ha bisogno di sangue.
Le trasfusioni rappresentano una terapia salvavita:
- in caso di eventi traumatici, come gli incidenti e in molti interventi chirurgici
- in caso di patologie croniche, per esempio nelle anemie congenite come la talassemia
- per il superamento di stati critici dovuti a malattie del sangue (leucemia)
- per il superamento degli effetti dovuti ad alcune terapie anti-cancro. La chemioterapia, infatti, nel distruggere le cellule tumorali, può danneggiare temporaneamente anche le cellule del midollo osseo e perciò è necessario un supporto al paziente, in attesa che il midollo riprenda la sua funzione, attraverso l’infusione di globuli rossi e piastrine.
L’utilizzo di emocomponenti (globuli rossi, piastrine) e in alcuni casi di plasma in chirurgia può variare a seconda del tipo di intervento chirurgico e della sua complessità, come nel caso dei trapianti di organo solido come il fegato.
Cosa prevede il DPCM sui nuovi LEA
Il DPCM 12 gennaio 2017 si occupa di attività trasfusionali all'art. 47:
- il Servizio sanitario nazionale (SSN) garantisce in materia di attività trasfusionale i servizi e le prestazioni individuati dalla Legge 219/2005 (articolo 5).
- il SSN garantisce altresì la ricerca ed il reperimento di cellule staminali emopoietiche presso registri e banche nazionali ed estere.
Per approfondire
Data di ultimo aggiornamento
30 gennaio 2019