Data di pubblicazione: 30 novembre 2020
FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 1. Attività svolta
La West Nile Disease dal 2008 ha continuato ad evidenziarsi sul territorio nazionale. Nel 2019 la sorveglianza veterinaria in cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del West Nile Virus (WNV) in pool di zanzare, equidi ed uccelli in Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Friuli-Venezia-Giulia e Marche. Le analisi molecolari eseguite nell’ambito della sorveglianza ornitologica ed entomologica hanno identificato la circolazione del Lineage 2 del WNV.
Sono state confermate positività su:
Sono stati segnalati 56 casi umani confermati di infezione da WNV, di questi 25 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (10 in Veneto, 4 in Emilia-Romagna, 6 in Piemonte, 1 nelle Marche, 3 in Lombardia, 1 Friuli Venezia Giulia) di cui 5 deceduti, 24 casi come febbre confermata (22 in Veneto, di cui 1 caso importato, 1 in Friuli Venezia Giulia, 1 in Piemonte), 7 casi identificati in donatori di sangue (3 in Piemonte, 2 in Lombardia, 1 in Emilia-Romagna, 1 in Veneto). E’ stato segnalato il primo caso di febbre confermata di Usutu virus in Veneto.
La sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) e quella dei casi umani nel corso del 2019, sono state integrate in un unico Piano: (Circolare del 5 aprile 2019 - Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu – 2019, prot. DGPRE n. 10381).
L’obiettivo generale della sorveglianza integrata consiste nell’individuare precocemente, attraverso programmi mirati, la circolazione del WNV sul territorio nazionale negli uccelli, insetti o mammiferi per valutare il rischio di trasmissione della malattia all’uomo e mettere in atto tutte le misure disponibili per prevenirne la trasmissione (controllo del vettore, misure nei confronti delle donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti). Anche nel 2019 le attività di sorveglianza previste per il WNV sono state integrate con quelle utili all’individuazione precoce della circolazione del virus USUTU nelle stesse aree nelle quali il virus era stato rilevato in passato e che spesso coincidono con le aree endemiche per il WNV. Il rilievo della circolazione di virus USUTU è funzionale alla valutazione del rischio di infezione all’uomo e alla messa in atto delle misure per ridurre il rischio di trasmissione.
Il Piano 2019 si è avvalso delle seguenti attività:
Le aree oggetto del piano sono state individuate sulla base delle evidenze epidemiologiche relative al WNV riferite ai 5 anni precedenti, nonché sulla base di informazioni epidemiologiche/ecologiche/ambientali.
Aree ad alto rischio (AR) di trasmissione, ossia il territorio (Provincia) dove WNV sta circolando o ha circolato in almeno uno dei 5 anni precedenti e le aree limitrofe o subito a ridosso delle stesse (Figura 1). In queste aree è previsto attuare:
Figura 1. Province classificate ad alto rischio di trasmissione (AR) (in rosso) per il virus West Nile
Aree a basso rischio (BR) di trasmissione ossia il territorio (Provincia) dove i WNV ha circolato in modo sporadico in passato o non ha mai circolato, ma le cui caratteristiche eco-climatiche sono favorevoli per la circolazione virale (Figura 2). In queste aree è previsto attuare:
Figura 2. Province classificate a basso rischio di trasmissione (BR) (in azzurro) per il virus West Nile
Aree a rischio minimo di trasmissione (RM) ossia il territorio (Provincia) dove WNV non risulta aver mai circolato e in cui, date le caratteristiche eco-climatiche del territorio, la probabilità di una sua circolazione è considerata minima. In queste aree è previsto attuare:
In queste aree RM, se sono attivi piani per il controllo di popolazione di specie aviarie recettive ai virus, i capi abbattuti possono fornire indicazioni utili per meglio definire la situazione epidemiologica dell’area.
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