Data di pubblicazione: 30 novembre 2020
FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
L’attività di sorveglianza prevista dal Piano in vigore nel 2019 è stata regolarmente svolta. Il riscontro di positività da circolazione virale attiva è dovuto in parte allo scarso livello di protezione immunitaria nei confronti dei sierotipi circolanti sul territorio nazionale, ma è anche ascrivibile alla posizione geografica dell’Italia, e delle isole in particolare, storicamente esposte all’introduzione dei nuovi sierotipi come pure alle nuove ondate epidemiche di quelli già presenti e dove le densità di popolazioni ovicaprine è presente ad alte densità, con condizioni climatiche favorevoli e geneticamente più predisposte alle forme cliniche di malattia.
Le disposizioni nazionali finalizzate ad evitare il blocco delle movimentazioni dai territori in restrizione hanno consentito contestualmente non solo gli spostamenti dei capi delle specie sensibili in sicurezza, ma hanno evitato la ulteriore diffusione dei sierotipi presenti in Italia in territori indenni o in restrizione per sierotipi diversi.
La BT è presente in Italia ormai da vent’anni, e il territorio nazionale sarà sempre esposto ad incursioni virali, per posizione geografica e in base ai dati storici. Tuttavia, negli ultimi 5 anni non si sono registrate ondate epidemiche particolarmente violente, specialmente in riferimento all’incursione del BTV3 del 2017, trattandosi di sierotipo nuovo per il territorio nazionale e per la mancanza di presidi vaccinali esistenti.