Data di pubblicazione: 30 novembre 2020
FONTE: Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Capitolo 1. Attività svolta
Nel corso del 2019 sono proseguite le riunioni di coordinamento con la competente autorità del settore, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del turismo (MIPAAFT). Tali riunioni hanno portato alla realizzazione di un importante protocollo d’intesa denominato “Progetto Nautilus” con il MIPAAFT ed il Comando generale del corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera. Tale protocollo ha il fine di rendere sempre più efficaci le misure di contrasto della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, in considerazione anche della sempre maggiore rilevanza che riveste tale settore a livello globale e della necessità di progettare uno sviluppo sostenibile che mantenga disponibili le risorse ittiche preservando i mari dalla depredazione. In questa prima fase del progetto sono stati coinvolti alcuni Uffici locali (Uffici doganali di Venezia – porto ed aeroporto e di Livorno). Le attività di controllo rafforzato contemplate sono finalizzate alla verifica documentale e/o fisica dei prodotti ittici indicati dal Regolamento (CE) n. 1005/2008, con particolare riguardo alla corretta compilazione dei certificati di cattura presentati a corredo delle spedizioni dei prodotti della pesca.
Infine, sono state evase varie richieste provenienti dalla DG MARE riguardanti il controllo dei certificati di cattura e i documenti ad essi allegati, coinvolgendo i competenti uffici doganali.
Sportello unico doganale e dei controlli
Come per i precedenti anni, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e il Ministero della salute hanno proseguito nel 2019 la collaborazione volta alla concreta realizzazione dell’interoperabilità telematica, mediante lo svolgimento di riunioni di servizio nell’ambito della task force costituita presso l’Agenzia. Si rimanda pertanto alle informazioni contenute nelle precedenti Relazioni annuali.
Per ogni informazione di dettaglio si rinvia alla pagina web dedicata, disponibile sul sito web dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Si sono poi tenute numerose riunioni per l’implementazione del cd. Sportello Unico Doganale e dei Controlli (SUDOCO), previsto dall’art. 20 del decreto legislativo n. 169 del 2016. La riforma della portualità ha infatti esteso la competenza dello Sportello unico doganale a tutti i controlli connessi all’entrata e uscita delle merci, al fine di favorire un ulteriore recupero della competitività dei nodi della rete logistica nazionale (porti, aeroporti, interporti, autoporti, retroporti ...). A tal proposito sono state avviate le attività necessarie per rendere operativo il colloquio con i Servizi centrali della Commissione Europea, per evolvere l’attuale Sportello unico doganale.
L’Agenzia ha preso parte a una serie di riunioni volte alle definizione delle attività necessarie per creare - presso il Centro Unico Servizi (CUS) realizzato da parte dell’Autorità portuale nelle aree retroportuali di Santo Stefano Magra - una zona per lo svolgimento dei controlli doganali sulla merce in importazione già dichiarata presso l’Ufficio delle dogane di La spezia e da assoggettare a controllo in base all’esito del Circuito Doganale di Controllo. In tale zona verranno svolti anche i controlli di natura extra tributaria (sanitari, veterinari, di conformità, ecc.) previsti sulla merce in importazione, in previsione della completa definizione dell’iter normativo relativo allo sportello unico doganale e dei controlli ed in considerazione di quanto stabilito dal Reg. (UE) n. 625/2017 sui controlli Ufficiali. In tale ambito, di concerto con le altre strutture coinvolte, sono stati definiti sia il tipo di autorizzazione necessaria, sia i dispositivi di controllo atti a garantire gli spostamenti in sicurezza fiscale delle merci, anche tramite il coinvolgimento della Guardia di Finanza. L’Agenzia ha poi partecipato a tutte le successive riunioni di coordinamento necessarie ad analizzare e risolvere le criticità emerse, nonché alle fasi di stesura del relativo disciplinare di servizio.
È attualmente in corso di realizzazione il nuovo sistema di interoperabilità tra AIDA e CERTEX, la piattaforma messa a disposizione dalla DG TAXUD che offre servizi che consentono alle amministrazioni doganali di accedere ai database unionali, utilizzati dalle amministrazioni nazionali competenti, per la gestione dei certificati previsti dalla normativa unionale (ad esempio TRACES, etc.).
Allerta
Nel quadro della collaborazione tra l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e Ministero della Salute, tenuto conto del potenziale ed elevato rischio per la salute pubblica, sono state diramate agli uffici delle dogane diverse istruzioni operative, quali ad es. l’adozione di misure volte a prevenire l’introduzione nell’Unione europea del virus dell’afta epizootica, in particolare legate all’entrata in vigore della decisione di esecuzione della Commissione europea del 7 febbraio 2019 (UE) 2019/242, che ha prorogato fino al 31 dicembre 2019 l’applicazione della decisione di esecuzione del 7 aprile 2017 (UE) 2017/675, estendendo fino a tale data le misure volte a prevenire l’introduzione nell’Unione europea del virus suindicato dall’Algeria e dalla Tunisia anche alla Libia ed al Marocco, a causa della situazione di incertezza epidemologica in tali Paesi.
Relativamente agli obblighi di informazione resi noti dal Ministero della salute, l’Agenzia, a seguito di specifico monitoraggio, ha comunicato l’elenco degli aeroporti e dei porti ove è possibile effettuare i controlli documentali e di identità ai sensi dell’art. 34 del Reg. UE n. 576/2013, ed ha contestualmente avviato uno screening dei punti di entrata ove sono disponibili i cd. lettori di microchip degli animali da compagnia.
Infine, particolarmente significative sono state le istruzioni operative impartite agli uffici delle dogane relativamente alla collaborazione con il Ministero della salute, con le quali ci si è soffermati, tra le altre, sulle informazioni - attraverso video e cartellonistica - da rendere ai viaggiatori internazionali sulle norme relative alle introduzioni di animali da compagnia e prodotti di origine animale, e sulle procedure da seguire per la distruzione delle merci non rispondenti alle norme sanitarie, come citato in altro punto della Relazione.
Nel 2019 è proseguita l’attività di controllo nel settore dei prodotti da agricoltura biologica, sulla base delle disposizioni previste dalla Circolare 13/D del 02.08.2013 in collaborazione con l’autorità nazionale, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con particolare attenzione alle nuove Linee Guida sui controlli aggiuntivi richiesti dalla DG AGRI della Commissione europea, attraverso il suo Ufficio speciale di Dublino (Food and Veterinary Office- FVO).
Tali linee guida hanno, infatti, raccomandato agli stati membri una verifica di tutte le partite di cereali provenienti dalla Federazione Russa, dall’Ucraina, dal Kazakhstan e dalla Moldova, nonché dei cascami di soia provenienti dalla RPC, per cui l’Agenzia ha disposto, su una notevole quantità di schede di analisi dei rischi relative alle corrispondenti linee tariffarie, il necessario canale VM (verifica merce) con conseguente attività di campionatura a carico degli operatori, preventiva alla immissione in libera pratica UE.
Introduzione
L’Agenzia ha proceduto nel monitorare i risultati dei controlli conseguiti dagli Uffici periferici, nel settore oleario, prevalentemente per gli aspetti relativi alla tutela della qualità e dell’origine del prodotto, puniti e sanzionati ai sensi degli art.li 515 c.p. (frode nell’esercizio del commercio) e 517 c.p. (vendita di prodotti industriali con segni mendaci), connessi con il delitto falso di cui all’art. 483 c.p. (falsa dichiarazione di privato in atto pubblico).
Settore olio extra vergine di oliva
Gli Uffici periferici delle dogane, anche sulla base delle indicazioni fornite, in tale settore, dall’Unita Intelligence dell’Agenzia, negli anni precedenti hanno provveduto a sottoporre alle analisi di laboratorio le spedizioni di prodotto oleario, selezionate sia dal Circuito doganale di controllo (CDC) che dall’analisi dei rischi effettuata a livello locale, utilizzando anche i precedenti specifici degli Operatori economici in tale settore.
In tale contesto, si evidenzia che, a seguito delle analisi chimiche ed organolettiche effettuate dai Laboratori di questa Agenzia, le spedizioni di prodotto, dichiarate come “olio extravergine di oliva”, sono state nella maggioranza dei casi declassate a “olio vergine di oliva” o “olio di oliva”.
Per favorire la visione generale del contesto in parola e con riferimento ai risultati conseguiti nel 2019, si riportano di seguito i dati relativi ai sequestri effettuati e alle notizie di reato per tipologia di violazione contestata, già inoltrate alle competenti Autorità Giudiziarie, redatte dal personale doganale degli Uffici periferici, in relazione alle azioni a tutela del rispetto della normativa, realizzate nel periodo in considerazione, per il settore dell’olio di oliva.
A tal proposito, si precisa che non tutti i casi di difformità analitica di prima istanza hanno finora comportato la redazione della notizia di reato.
Le violazioni, riepilogate nello schema sopra riportato, sono state contestate presso gli Uffici delle Dogane di Perugia, Genova 2 - SOT Voltri, Palermo, Livorno, Napoli 1 e Milano 3 - SOT Melzo per un totale di prodotto oleario sequestrato pari a di Kg. 46.574.
I dati sopra esposti mostrano che nel 2019 tutte le denunce inoltrate alla Autorità Giudiziaria competente, come in parte negli anni passati, hanno avuto origine da controlli effettuati su operazioni di esportazione di merce dal nostro Paese verso mercati extra-UE.
Tag associati a questa pagina: Agricoltura biologica, Import-export extra UE, Pesci, molluschi e crostacei, Prodotti alimentari di qualità regolamentata