FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 5c. Ulteriori elementi di analisi
Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi (RASFF)
Il sistema di allerta rapido europeo per alimenti e mangimi (RASFF) è stato istituito sotto forma di rete per notificare i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi agli alimenti e ai mangimi (Regolamento CE n. 178/2002, materiali ed oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari (Regolamento CE n. 1935/2004), nonché per notificare i rischi diretti ed indiretti per la salute degli animali e dell’ambiente (Regolamento CE n. 183/2005).
Come si evidenzia dai dati pubblicati sul portale del Ministero della Salute, il numero dei controlli effettuati a livello nazionale è elevato.
(Le relazioni annuali dall’anno 2003 sono pubblicate nelle apposite pagine del portale, al link:
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1148&area=sicurezzaAlimentare&menu=sistema)
Nell’anno 2019 sono state trasmesse, attraverso il Sistema RASFF, 4000 notifiche a fronte di 3622 nel 2018, 3759 nel 2017, 2925 nel 2016, 2967 nel 2015 e le 3097 nel 2014. Come si evidenzia dall’istogramma della Figura 1 vi è un significativo incremento delle notifiche rispetto agli ultimi anni con un aumento, rispetto allo scorso anno, del 28%.
Figura 1 - Numero di notifiche trasmesse al RASFF dal 2000 al 2019
Delle 4000 notifiche, 3506 hanno riguardato l’alimentazione umana, 322 l’alimentazione animale e 172 i materiali ed oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA) (Figura 2).
Figura 2 - Notifiche riguardanti Alimenti/Mangimi/ MOCA – anno 2019
Tra le notifiche pervenute, le più numerose (1478) si riferiscono ai Respingimenti ai confini (Border Reiection) seguite dalle notifiche di Allerta (Alert Notification) 1145, le restanti riguardano le information notification. Tra le information notification 852 sono state classificate come information for attention e 525 come information for follow up. Dal confronto con l’anno precedente si evince che l’incremento maggiore ha riguardato le notifiche di informazione per attenzione (Figura 3).
Figura 3 - Notifiche originali trasmesse attraverso il RASFF - anno 2019
Le 4000 notifiche generate nel RASFF possono essere anche suddivise nelle diverse tipologie di controllo/segnalazioni (Tabella 1).
Tabella 1 - Tipologie di notifiche trasmesse dal RASFF nel 2019
Per Per quanto riguarda i Paesi di origine dei prodotti che sono stati oggetto delle notifiche trasmesse dal RASFF, i prodotti di origine italiana risultati irregolari sono stati 146 (156 nel 2018). Il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è la Cina (376), seguito da Turchia (336) e Polonia (300). Maggiori dettagli sono riportati nel grafico seguente (Figura 4).
Figura 4 - Paesi di origine dei prodotti notificati in RASFF – anno 2019
Per quanto riguarda le notifiche effettuate attraverso il sistema di allerta rapido europeo - RASFF, il Paese membro che ha trasmesso alla Commissione Europea il maggior numero di segnalazioni nell’anno 2019 è la Germania con un totale di 525 notifiche; a seguire Regno Unito con 384 e Olanda e 374 notifiche. L’Italia ha inviato 373 notifiche. Nella Figura 5 vengono riportati i primi 10 Paesi per numero di notifiche nell’anno 2019.
Figura 5- Numero di notifiche effettuate dai Paesi membri RASFF - Anno 2019
In Figura 6 sono riportati i principali pericoli notificati attraverso il RASFF nel corso del 2019.
Figura 6 - I principali pericoli notificati attraverso il RASFF nel 2019
Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche (870) riguarda il riscontro della Salmonella (676 anno 2018, 781 anno 2017, 455 anno 2016, 507 anno 2015, 476 anno 2014). In alcuni casi la Salmonella è stata riscontrata insieme ad altri patogeni. Numerose sono risultate essere anche le segnalazioni per Listeria monocytogenes (123) e E.coli (112) (Figura 7).
Fig. 7- Confronto tra i contaminanti microbiologici notificati attraverso il RASFF negli anni 2015-2019
Per quanto riguarda i contaminanti chimici, la maggior parte delle notifiche riguardanti le micotossine (Fig. 8) si riferisce alla presenza di aflatossine 497, seguite da ocratossina A (85).
Figura 8 - Confronto tra i principali contaminanti chimici notificati attraverso il RASFF negli anni 2015-2019
I principali metalli pesanti riscontrati nei prodotti alimentari sono stati mercurio (76), cadmio (31) e piombo (28) come riportato in Figura 9. Dal confronto con l’anno 2018 è possibile apprezzare una lieve diminuzione delle notifiche relative alla presenza di mercurio e cadmio, e un aumento del numero di notifiche relative alla migrazione di nickel e arsenico.
Figura 9 - Confronto tra i principali metalli pesanti notificati attraverso il RASFF anni 2018-2019
Le altre irregolarità riguardano l’immissione sul mercato di prodotti contenenti corpi estranei, OGM non autorizzati e Novel Food non autorizzati. La Figura 10 mostra il confronto negli anni dal 2015 al 2019. La maggior parte delle non conformità relative ai Novel Food è da attribuirsi alla presenza di cannabidiolo (73).
Figura 10 - Confronto tra le notifiche riguardanti Novel Food, OGM non autorizzati e presenza di corpi estranei negli anni 2015-2019
Ancora numerose risultano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta, complessivamente 216 segnalazioni. Tale tipo di notifica di allerta è in aumento rispetto l’anno precedente (Figura 11). Le maggiori non conformità sono dovute alla presenza di latte (48), soia (24) e senape (18) non dichiarati.
Figura 11 - Confronto tra le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta anni 2015-2019
Nel 2019 il maggior numero di non conformità è stata riscontrata nella frutta secca e semi (668), frutta e vegetali (517), seguiti da cibi dietetici ed integratori e carne di pollame (339). Si riportano di seguito i dettagli delle principali problematiche sanitarie riscontrate per categoria di prodotti (Tabella 2), in alcuni casi nello stesso prodotto possono essere presenti più categorie di pericoli contemporaneamente.
Tabella 2 - Confronto tra le categorie di pericoli riscontrati negli anni 2018- 2019
Il rapporto annuale, in corso di prossima pubblicazione sul Portale, fornisce maggiori dettagli sulle principali problematiche sanitarie riguardanti le diverse classi di alimenti, che brevemente sono di seguito riassunti.
Prodotti della pesca
Le notifiche che hanno riguardato i prodotti della pesca sono state complessivamente 301. La maggior numero di notifiche, come per l’anno 2018, è relativo ad un elevato contenuto di metalli pesanti (77) seguite da presenza di contaminazioni microbiologiche e presenza di parassiti. Su alcuni prodotti sono stati riscontrati contemporaneamente diverse non conformità.
Le notifiche che hanno riguardato i molluschi bivalvi sono state complessivamente 83. La maggior parte delle segnalazioni si riferiscono alla presenza di microrganismi patogeni e non (62); in particolare 27 notifiche hanno riguardato l’Escheria coli, 15 il norovirus. Le notifiche che hanno riguardato i molluschi cefalopodi sono state complessivamente 27. La maggior parte delle notifiche è relativa alla non conformità del prodotto per mancato controllo della temperatura (16).
Infine, le notifiche relative ai crostacei sono state 56. La maggior parte di queste hanno riguardato non conformità del prodotto per mancato controllo della temperatura (17), seguite dalle notifiche per la presenza di microrganismi patogeni (12) e di additivi (8).
Prodotti della carne (escluso pollame)
Le notifiche che hanno riguardato i prodotti della carne, escluso pollame, sono state 241. La maggior parte delle notifiche ha riguardato contaminazioni microbiologiche, principalmente Salmonella (60), Listeria monocytogenes (45) ed Escherichia coli (33).
Pollame
Nel corso del 2019 le notifiche di allerta che hanno riguardato il pollame sono state 339. La maggior parte delle segnalazioni sono pervenute per contaminazioni microbiologiche (309) con una netta prevalenza per Salmonella.
Latte e derivati
Sono pervenute 84 segnalazioni su prodotti a base di latte e derivati. I pericoli maggiormente riscontrati sono di natura microbiologica. I principali contaminanti sono: Listeria monocytogenes (33) e Escherichia coli produttori di shigatossina (14).
Miele, pappa reale, ecc.
Le segnalazioni che hanno riguardato miele e altri prodotti derivati, sono state solo 9.
Frutta e vegetali
Le segnalazioni sono state 517 e hanno coinvolto diverse tipologie di pericoli sanitari, soprattutto residui di pesticidi (243), seguite da notifiche relative alla presenza di micotossine (109). Gli additivi alimentari sono stati oggetto di 42 notifiche.
Frutta secca e snack
Le segnalazioni pervenute sono state 668, la maggior parte dovute a respingimenti al confine di frutta secca contenente micotossine (365), di cui soprattutto aflatossine (356) e ocratossine (9). In alcuni casi sono state riscontrate più non conformità nello stesso prodotto.
Cereali e derivati
Sono state trasmesse 171 notifiche riguardanti questa categoria di alimenti. Il maggior numero di segnalazioni si sono verificate per presenza di allergeni non dichiarati in etichetta (40), presenza di corpi estranei (29), micotossine (27). Taluni prodotti presentavano diverse non conformità.
Erbe e spezie
Complessivamente sono pervenute 205 segnalazioni di irregolarità per erbe e spezie che hanno coinvolto diverse tipologie di pericoli, con prevalenza di notifiche relative a contaminazioni microbiche (92) e micotossine (41).
Cibi dietetici ed integratori alimentari
Le segnalazioni che hanno riguardato i prodotti dietetici e gli integratori alimentari sono state 339. Le principali irregolarità riguardano le sostanze non autorizzate comprese nella voce “composizione” (in particolare sostanze ad attività farmacologica) seguite da novel food non autorizzati. In alcuni prodotti sono stati riscontrate più irregolarità.
Gelati e dolciumi
Le notifiche di allerta pervenute nell’anno 2019 riguardanti gelati e dolciumi sono complessivamente 19; 12 notifiche sono relative alla presenza di allergeni non dichiarati in etichetta, 4 sono dovute alla presenza di corpi estranei, 3 alla non corretta etichettatura dei prodotti. In alcuni casi è stata riscontrata la presenza di più pericoli.
Grassi e oli
Le segnalazioni di non conformità pervenute per grassi e oli sono state 38, perlopiù legate ad alterazioni nella composizione (13) per l’aggiunta di coloranti come il Sudan 4 (11). Le non conformità per contaminanti ambientali (8) sono dovute alla presenza di IPA (6) e benzopirene (5), spesso riscontrati insieme.
Zuppe, brodi, minestre, salse
Delle 48 segnalazioni di non conformità pervenute, la maggior parte riguarda la presenza di allergeni non dichiarati (17), seguiti da presenza di corpi estranei (7) e additivi alimentari (6).
Bevande
Le bevande sono state oggetto di numerose notifiche. Le segnalazioni più frequenti hanno riguardato le bevande non alcoliche relativamente alla presenza di additivi (15) e difetti di confezionamento (5).
Materiali a contatto con gli alimenti
In totale sono pervenute 172 segnalazioni. La maggior parte delle non conformità riscontrate nei MOCA (90) sono la migrazione di sostanze come formaldeide e ammine aromatiche e la migrazione di metalli pesanti (42), principalmente nichel, cromo, piombo, e cadmio.
Uova
Relativamente alle uova e prodotti derivati sono pervenute 22 notifiche. In 13 casi è stata rilevata la presenza di microrganismi patogeni, prevalentemente Salmonella.
Alimentazione animale
Sono pervenute 243 segnalazioni, di cui la maggior parte ha riguardato la presenza di microrganismi patogeni (130), tutti per Salmonelle. Inoltre sono pervenute 54 segnalazioni per i peet food. La maggior parte delle notifiche sono per presenza di microrganismi patogeni (32) e non patogeni (16).
Per quanto concerne le non conformità riscontrate nei prodotti di origine italiana si precisa che il maggior numero di notifiche ha riguardato i molluschi bivalvi (25), carne (escluso il pollame) (24) e cereali e derivati (20). I dettagli sono riportati nella Figura 12.
Figura 12 - Notifiche RASFF riguardanti i prodotti di origine italiana - anno 2019
Olio di oliva
Attraverso il sistema RASFF non c’è stata nessuna segnalazione riguardante olio di oliva.
Latte e derivati
Sono pervenute 84 segnalazioni su prodotti a base di latte e derivati. I pericoli maggiormente riscontrati sono di natura microbiologica. I principali contaminanti sono: Listeria monocytogenes (33) e Escherichia coli produttori di shigatossina (14). L’origine dei prodotti notificati è varia, ma il Paese col maggior numero di segnalazioni è la Francia (38), seguita da Italia (11), Belgio (7) e Germania (7).
Molluschi bivalvi
Le notifiche che hanno riguardato i molluschi bivalvi sono state complessivamente 83. La maggior parte delle segnalazioni si riferiscono alla presenza di microrganismi patogeni e non (62); in particolare 27 notifiche hanno riguardato l’Escheria coli, 15 il norovirus. La maggior parte dei prodotti con norovirus provenivano dalla Francia (8). I prodotii nazionali risultati non conformi sono stati 25.
Miele, pappa reale, ecc.
Le segnalazioni che hanno riguardato miele e altri prodotti derivati, sono state 9. L’origine dei prodotti riguarda Spagna, Germania, Croazia, Serbia, Slovacchia, Turchia e USA.
Conclusioni
Tra le 4000 notifiche del 2019, 1145 sono state notifiche di Allerta (pari al 28,6%) e hanno riguardato prodotti distribuiti sul mercato; 1478 notifiche si riferiscono a prodotti in importazione respinti ai confini (pari al 36,9%), e non distribuiti sul mercato europeo, mentre le restanti riguardano notifiche di informazione (852 riguardano informazioni per attenzione e 525 informazioni per follow up).
Va ricordato che il sistema di allerta è attivato anche a seguito di non conformità rilevate dall’operatore del settore alimentare nell’ambito delle attività di autocontrollo. Nel 2019 tali notifiche sono state 728 (pari al 18,2%).
L’Italia quest’anno ha trasmesso attraverso il RASFF un totale di 373 notifiche, pari al 9,3%, e risulta il quarto Paese membro per numero di segnalazioni inviate. I prodotti italiani oggetto di allerta europea sono stati 146 e l’Italia risulta il nono Paese per numero di notifiche ricevute.
Dall’analisi delle segnalazioni RASFF del 2019 si evidenzia che un elevato numero di notifiche riguarda la presenza di microrganismi patogeni (928), seguite dalle micotossine (585). Tra i microrganismi patogeni 870 notifiche si riferiscono al riscontro di Salmonelle. Numerose sono risultate essere anche le segnalazioni per Listeria monocytogenes (123) ed Escherichia coli (112).
Le salmonelle sono state riscontrate principalmente in frutta secca e semi, prodotti della carne ed erbe e spezie, mentre la Listeria monocytogenes principalmente in preparazioni a base di carne, prodotti a base di latte e in prodotti della pesca.
Le micotossine riguardano principalmente la presenza di aflatossine in frutta secca seguita da frutta e vegetali ed erbe e spezie.
Per gli alimenti di origine nazionale Il maggior numero di irregolarità è dovuto a contaminazioni microbiologiche (57), corpi estranei (20) ed allergeni non dichiarati in etichetta (18). Tra i contaminanti microbiologici, il maggior numero di notifiche ha riguardato Escherichia coli (in molluschi e prodotti a base di latte), Listeria monocytogenes (in prodotti a base di latte e preparazioni a base di carne) e Salmonelle (riscontrate principalmente in molluschi, semi per germogli e preparazioni a base di carne).
Risultano inoltre numerose sui prodotti nazionali le segnalazioni per corpi estranei ed allergeni non dichiarati in etichetta ed il trend in linea con i dati del 2018. È quindi evidente la necessità per gli Operatori del Settore Alimentare di porre una maggiore attenzione alla riduzione dei pericoli negli alimenti attraverso una più efficace attività di autocontrollo compresa la verifica dei fornitori e delle materie prime.
Vedi anche