FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
Nel 2019 i flussi informativi hanno evidenziato un sostanziale ed ulteriore miglioramento della qualità dei dati, con la presenza delle informazioni necessarie alla tracciabilità individuale degli equidi testati.
Anche nel 2019, tuttavia, permane la criticità relativa alla incompletezza dell’informazione relativa al sesso degli equidi testati, pari al 13,1% dei record trasmessi al CERME (6,5% nel 2018; 4% nel 2017; 7,7% nel 2016), mentre per gli asini prosegue il trend di miglioramento della qualità del dato osservato nel precedente triennio pari a 1,6% nel 2019 (2,4% nel 2018; 2,5 % nel 2017; 10,1% nel 2016).
Il numero di equidi sottoposti a controllo nel 2019 (N= 1.938) subisce una leggera contrazione rispetto al 2018 (N = 2.189) a fronte di un trend altalenante degli anni precedenti (N° 2.011 nel 2015; N° 1.358 nel 2016; N° 1.249 nel 2017).
La proporzione di positività sierologiche rilevate a livello nazionale nei cavalli (49/1812 = 2,7%) non si discosta significativamente da quelle osservate nelle precedenti annualità (2015: cavalli 86/2011=4,27%: asini 3/192=1,56%; 2016: cavalli 45/1358=3,3%; asini 1/188= 0,5%:2017: cavalli 42/1088= 3,9%: asini 1/161=0,6%; 2018: 64/1993=3,21%).
Nel corso del 2019 è stato individuate un unico caso incidente di equide eliminatore in Regione Campania, a seguito di un prelievo di seme eseguito su un soggetto risultato positive nell’anno in corso.
Come già anticipato, nel corso dell’ultimo quinquennio si osserva una sostanziale stabilità di incidenza di equidi positivi ed eliminatori, a conferma della persistenza sporadico-endemica dell’infezione nella popolazione di equidi che richiedono l’autorizzazione alla monta.
‹‹‹ Capitolo precedente - Capitolo successivo ›››
Segui l'argomento negli altri capitoli