FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
La criticità rilevata è riconducibile solo ad alcune regioni non al passo con il trend nazionale; in alcuni casi all’ organizzazione dell’attività di prelievo da parte dei servizi veterinari competenti per territorio, in altri casi alla “diffusione o disseminazione” dei soggetti resistenti negli allevamenti che ne sono carenti.
Talune attività insieme all’identificazione e registrazione dei capi dovranno essere meglio pianificate. Bisognerà inoltre concentrare l’attività sugli ovini maschi riproduttori, unica linea che determina significatività in termini di efficacia. Infatti, solo il maschio resistente, per il rapporto maschi/femmine che in media è di uno a trenta, potrà trasmettere le proprie caratteristiche a un ampio numero di agnelli ed inciderà sullo spostamento delle frequenze alleliche, molto di più di quanto possano fare le femmine.
Analizzando i risultati del 2019 riguardo le aziende coinvolte e i capi genotipizzati si può definire positivo l’andamento generale del piano di selezione genetica per gli ovini che finalmente registra uno spostamento positivo delle frequenze alleliche verso i caratteri di resistenza alla scrapie. Ciò sembra trovare conferma anche nel drastico calo del numero di focolai di Scrapie classica registrato negli ultimi anni.
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