FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
Nel 2019 gli UVAC hanno svolto una fondamentale opera di coordinamento dell’attività di vigilanza e controllo veterinario sulle partite di animali e prodotti di origine animale provenienti dagli altri Stati membri della Unione europea specialmente in relazione al verificarsi di emergenti o ricorrenti situazioni epidemiche (es. peste suina africana, bluetongue, dermatite nodulare contagiosa, tularemia).
Si evidenzia che in seguito alla situazione epidemiologica della peste suina africana in UE sono stati potenziati i controlli sui suini e prodotti derivati. Tali controlli disposti dagli UVAC tramite le ASL sono stati attuati in piena conformità alle disposizioni contenute nelle note (DGSAF 0017220 del 12/07/2018; 0026105 del 19/10/2018) con risultati in tutti i casi favorevoli.
Per quanto riguarda gli aspetti statistici, il numero di partite prenotificate nel 2019 non si discosta da quello dello scorso anno. Sono invece aumentati i controlli fisici in relazione agli esami di laboratorio per la ricerca dei residui su talune specie animali. Non si segnalano variazioni importanti nel numero di irregolarità.
Si è confermata l’utilità di gestire le informazioni relative agli scambi intracomunitari anche con il sistema Nazionale SINTESIS (modulo UVAC), che costituisce, anche alla luce delle novità introdotte con il sistema TRACES, il punto di riferimento principale a livello nazionale per la registrazione e la convenzione degli operatori, per la registrazione delle partite di provenienza intra-UE a loro destinate e dei controlli cui le stesse sono sottoposte.
Infine, seppure non ricadente tra gli scopi della salute animale, deve essere evidenziato l’importante ruolo svolto dagli UVAC nell’organizzazione ed esecuzione dei campionamenti sugli animali spediti da altri paesi della UE nell’ambito del Piano Nazionale Residui previsto dalla Direttiva 96/23/CE.
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