FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
Nel 2019 sono state presentate ai PIF italiani per l’importazione in Italia 2.720 partite di animali vivi e 208 partite di sperma, embrioni e uova SPF (specific pathogens free). Per gli animali vivi la frequenza dei controlli è stata di quasi il 100%, mentre per i prodotti germinali sopracitati la frequenza è stata del 32,2%, ma deve essere evidenziato che il controllo volto alla verifica della correttezza della documentazione di accompagnamento e dell’identità è stato sistematico.
Per quanto riguarda gli animali importati dai PIF italiani e destinati ad altri paesi UE sono state introdotte solamente 2 partite che hanno subito il 100% dei controlli sia documentali che fisici.
L’attività svolta dai PIF italiani, unitamente a quella svolta dai Posti di ispezione frontaliera degli altri Stati Membri, costituisce una fondamentale azione di controllo e di verifica delle garanzie sanitarie fornite dal Paese Terzo esportatore per ogni singola partita di animali vivi, sperma, ovuli ed embrioni diretta all'Unione Europea.
Si sottolinea, infine, che il controllo sulle importazioni di animali vivi si configura come attività di tipo non programmabile in quanto oltre a dipendere dai flussi commerciali è regolamentata dalla normativa europea che prevede l’esecuzione dei controlli per ogni partita presentata per l’importazione.
A riguardo,allo scopo di poter effettuare una stima dei controlli attesi per il 2020, si può far riferimento ai controlli effettuati nel 2019 (v. tabella 1, 2, e 3), presupponendo ragionevolmente, sulla base dell’andamento dei flussi d’importazione degli ultimi anni, che nel 2020 il numero e la tipologia dei suddetti controlli non varieranno in maniera rilevante.
‹‹‹ Capitolo precedente - Capitolo successivo ›››
Segui l'argomento negli altri capitoli