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Monitoraggi di contaminanti agricoli e tossine vegetali non regolamentati

FONTE: Ministero della Salute

Capitolo 5. Analisi Critica e conclusioni

Dall’elaborazione dei dati è emerso il prelievo di un maggior numero di campioni per singolo contaminante/tossina rispetto agli anni passati e una maggiore accuratezza dei dati, seppure permangano ancora criticità legate ai dati presenti nel sistema.

E’ risultata particolarmente critica la terminologia generica (ad es. vegetali, insalate, alimenti per l’infanzia) utilizzata per gli alimenti, in modo particolare per i cannabinoidi per la mancanza, nell’anagrafe del sistema NSIS (che coincide con quella di EFSA) degli specifici alimenti derivati dalla canapa. Inoltre, la presenza di dati nei tre flussi informatici del sistema, invece che nell’unico flusso sui monitoraggi, ha reso particolarmente difficoltosa l’elaborazione.

Rispetto agli anni passati è risultata ridotta la dispersione dei dati su molteplici matrici alimentari e il campionamento è risultato focalizzato su alimenti per i quali risulta scientificamente accertata la presenza del contaminante/tossina.

Permane, tuttavia, una discrepanza fra quanto programmato a livello regionale/provinciale e quanto presente nel sistema.

Nonostante trattasi di contaminanti e tossine non regolamentati, ossia senza limiti massimi vigenti, essi possono rappresentare dei rischi per i consumatori. Nel merito, l’articolo 2 del regolamento CE 315/1993 recita: “Un prodotto alimentare non può essere commercializzato se contiene contaminanti in quantitativi inaccettabili sotto l'aspetto della salute pubblica e in particolare sul piano tossicologico.” Pertanto, valori alti, ossia molto superiori a quelli del LOQ o a quelli mediamente riscontrati, andrebbero valutati, a livello territoriale, per la sussistenza di eventuali rischi. Attualmente, non è noto se tali valori, significativamente alti, siano gestiti.

A livello nazionale, i dati oggetto di monitoraggio sono stati valutati, per i rischi di esposizione dall’Istituto superiore di sanità che, sinora, non ha evidenziato rischi ma ha sollevato criticità relative alla forte dispersione dei dati (anni 2017 e 2018) su molteplici matrici che ha comportato numeri esigui di campioni per matrice alimentare e, quindi, non significativi ai fini della valutazione.


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Data di pubblicazione: 30 novembre 2020


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