FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
La relazione è redatta in base ai dati forniti dalle regioni che evidenziano come la classificazione delle zone di produzione, legata alla qualità delle acque, non segua una tendenza comune nazionale ma una variabilità legata al territorio. Alcune regioni presentano una situazione stabile, a fronte di altre i cui dati variano considerevolmente durante il periodo preso in considerazione.
Il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, ha creato una banca dati nazionale per raccogliere ed elaborare, in maniera omogenea ed uniforme, informazioni sui fattori di rischio sanitario associati alla qualità del mare e delle sue risorse in riferimento al fitoplancton tossico e alle sue tossine, nonché ai microorganismi patogeni e a diversi contaminanti chimici. Il suddetto sistema prevede l’anagrafica di tutte le zone di produzione e di stabulazione dei molluschi bivalvi vivi classificate nazionali e la registrazione dei provvedimenti adottati da parte delle autorità competenti a seguito di non conformità (ordinanze di sospensione/chiusure) consentendo la verifica in tempo reale dello stato sanitario delle zone di produzione.
Le autorità competenti, ai fini della classificazione delle aree di produzione di MBV e della sua periodica revisione, devono tener conto, oltre che della normativa cogente comunitaria, delle indicazioni riportate nelle linee guida nazionali e comunitarie di settore. In particolare devono effettuare una sorveglianza sanitaria considerando tutte le correnti e le fonti di contaminazione oltre che i risultati del campionamento delle acque per il fitoplancton e dei molluschi bivalvi per gli aspetti microbiologici e chimici.
Alla fine della sorveglianza sanitaria effettuata ai fini della classificazione devono essere individuati per ogni area i punti di campionamento rappresentativi che vengono inseriti nel sistema con le relative coordinate geografiche.
Il Ministero valuta, nel tavolo tecnico a cui partecipano i centri di referenza nazionale, i piani regionali di monitoraggio per i molluschi bivalvi vivi. Le Autorità Competenti Locali stilano a loro volta, per le aree di propria competenza territoriale, un piano di monitoraggio tenendo conto delle indicazioni del piano regionale.
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