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Sottoprodotti di origine animale - Controlli ufficiali

FONTE: Ministero della Salute

Capitolo 2. Risultati

Come nell’anno passato, le attività di manipolazione, trasformazione e di produzione dipetfood,sono quelle con il maggior numero di non conformità.

 Le non conformità riguardano in particolare la gestione del piano di autocontrollo, le condizioni strutturali, la tracciabilità e la gestione dei prodotti finiti. Tuttavia i follow up hanno sempre avuto un riscontro favorevole per la risoluzione delle irregolarità riscontrate. Anche le non conformità analitiche sono state correttamente gestite e risolte.

Andamento delle non conformità negli ultimi 10 anni: la percentuale di non conformità in rapporto al numero di controlli si attesta intorno 7% negli anni 2015 e 2016, il doppio rispetto a quanto rilevato nel 2014 (3.4%) e leggermente in rialzo rispetto al triennio 2011-2013 (5%). Solo nel 2010 c’è stata una percentuale più alta di non conformità in rapporto ai controlli (7.7%). Nell’anno 2017 le non conformità rilevate (140) sono in numero inferiore, in termini assoluti, a quelle degli anni precedenti. Per il 2018 si sono rilevate 205 non conformità. In rapporto ai controlli, per il 2017, la percentuale di non conformità si attesta al 3.7%, mentre per il 2018 la percentuale di non conformità arriva al 5% (come nel triennio 2011-2013) dei controlli effettuati durante l’anno.  Per il 2019 ci troviamo con il 4.1% di non conformità.Nel dettaglio:

  • anno 2010: 196 non conformità a fronte di 2546 controlli
  • anno 2011: 211 non conformità a fronte di 4160 controlli
  • anno 2012: 163 non conformità a fronte di 3885 controlli
  • anno 2013: 198 non conformità a fronte di 3511 controlli
  • anno 2014: 168 non conformità a fronte di 4909 controlli
  • anno 2015: 320 non conformità a fronte di 4754 controlli
  • anno 2016: 226 non conformità a fronte di 3097 controlli
  • anno 2017: 140 non conformità a fronte di 3807 controlli
  • anno 2018: 205 non conformità a fronte di 4177 controlli
  • anno 2019: 162non conformità a fronte di 3950 controlli


La successiva tabella (tabella D) evidenzia il dato nazionale relativo ai controlli ufficiali sulla gestione del MSR negli impianti di macellazione, sezionamento e nelle macellerie autorizzate. Come prevedono i regolamenti (CE) 999/2001 e (CE) 1069/2009, le autorità competenti locali devono verificare che l’operazione di rimozione e smaltimento avvenga senza contaminazione delle carni.

Tabella D: Rimozione materiale specifico a rischio (anno 2019)

Tipologia di impianto (Reg. 999/2001 e 1069/2009)

Impianti di macellazione

Impianti transito (oggi riconosciuti art.24 lettera h)

Impianti di sezionamento

Macellerie autorizzate alla rimozione della colonna vertebrale

A) numero di impianti presenti che trattano MSR

1065

41

291

62

B) numero di impianti controllati per gli aspetti relativi al MSR

969

33

246

47

C) numero di controlli specifici per gli aspetti relativi al MSR

3386

216

340

49

D) numero di impianti con non conformità presenti

55

1

2

3


 

Il Veterinario Ufficiale/Ispettore, che svolge attività presso i vari centri di macellazione, sorveglia che le misure di prevenzione messe in atto dall'operatore, quali la rimozione, la separazione, lo stoccaggio e l'invio dei sottoprodotti della macellazione ed in particolare del MSR, avvenga secondo quanto previsto dalle normative vigenti. I controlli prevedono:

 •    la verifica dell’applicazione di tutte le disposizioni operative per la prevenzione delle TSE ed in particolare delle norme generali e specifiche previste dal Reg. (CE) 999/2000;

 •    la verifica sull'applicazione delle disposizioni contenute nelle “Linee Guida di attuazione dell’Allegato V del Regolamento(CE) n. 999/2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili - Asportazione del materiale specifico a rischio (MSR)”

Le non conformità rilevate ai controlli interessano circa il 5,1% degli impianti di macellazione controllati, un impianto di manipolazione di sottoprodotti, circa l’1% degli impianti di sezionamento controllati e tre delle macellerie controllate. In tutti i casi,i dati mostrano undecremento delle non conformità rispetto all’anno precedente.



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Data di pubblicazione: 30 novembre 2020


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