FONTE: Ministero della Salute
Capitolo 1. Attività svolta
In Italia circolano dai primi anni del 2000 diversi sierotipi del virus della Blue tongue (BTV). Nel 2019 c’è stata una circolazione residua dei sierotipi BTV-1 e BTV-4 in diverse regioni, e un singolo rilevamento di circolazione del sierotipo BTV-3, limitatamente alla regione Sicilia, dove detto sierotipo era stato notificato per la prima volta nel 2017.
I focolai di malattia confermati nel 2019 sono stati 75, di questi, 13 focolai da BTV-1, 61 focolai da BTV-4 e un focolaio da BTV-3.
Come previsto dalle norme comunitarie, in Italia è in vigore un programma di controllo e sorveglianza per la Blue tongue, soggetto a cofinanziamento. Il piano consente di monitorare la circolazione attiva dei sierotipi presenti sul territorio nazionale e allo stesso tempo si prefigge di rilevare l’ingresso dei nuovi sierotipi.
In base all’evoluzione della normativa comunitaria, che vede una modifica dell’approccio gestionale della malattia, è stata apportata nel corso dell’anno una modifica del sistema di sorveglianza in termini in ampiezza delle celle e del numero di sentinelle, ossia gli animali da campionare, che ha consentito di mantenere comunque il livello della sorveglianza nei livelli previsti dalla normativa e contestualmente in grado di garantire il principio di salvaguardia del settore zootecnico e commerciale.
La sorveglianza attiva si basa su un programma annuale di controlli da eseguire su animali recettivi all’infezione. Ogni tre mesi vengono esaminati almeno 59 animali per ciascuna unità geografica di riferimento (cella di 2025 km2) in cui è stato suddiviso il territorio nazionale, distribuendo il più possibile il campionamento nel corso del trimestre:
I campioni vengono analizzati in prima istanza in metodica ELISA per il saggio degli anticorpi. I campioni positivi sono poi confermati dai test finalizzati all’individuazione del sierotipo coinvolto.
In caso di positività, si notifica il focolaio e si istituiscono le zone di restrizione, vengono estesi i controlli intorno all’azienda sede della positività, viene disposto il blocco della movimentazione dei capi da vita e da macello, che rappresenta la principale criticità derivante dalla presenza della malattia in un determinato territorio.
Al fine di evitare il blocco totale delle movimentazioni sul territorio, nelle zone sottoposte a restrizione è possibile ricorrere ad un regime derogatorio nel rispetto di determinate condizioni sanitarie, come previsto dalla normativa vigente, e previa valutazione del rischio connesso a detti spostamenti.
La vaccinazione di tutti capi appartenenti alle specie sensibili è certamente la strategia difensiva ottimale al fine di creare una popolazione immune e contestualmente per scongiurare la ulteriore diffusione dei diversi sierotipi circolanti sul territorio. Tuttavia, il reperimento da parte delle Regioni e Province Autonome dei vaccini occorrenti al territorio è reso difficile per motivi di ordine economico e commerciale.
Nel corso dell’anno sono stati campionati oltre 28701 capi (in Tabella 1 il dettaglio) e sono stati sottoposti a vaccinazione, nell’ambito di piani ufficiali, per i sierotipi BTV1 e BTV4 circa 288588 capi ovicaprini. Nessun presidio vaccinale per il BTV3 è attualmente disponibile sul mercato. In tabella 3 sono riportati i dati inerenti le vaccinazioni per BT del 2019.
Oltre al controllo sierologico dei capi appartenenti alle specie sensibili, il programma prevede anche l’esecuzione di una sorveglianza entomologica, che ha l’obiettivo di monitorare la presenza dei vettori della malattia (insetti ematofagi del genere Culicoides), attraverso una rete di trappole controllate settimanalmente, che consente anche di verificare la distribuzione dei vettori sul territorio e definire le mappe di rischio. In base agli esiti della sorveglianza sierologica ed entomologica sono individuate le aree infette da sottoporre a restrizione e quelle libere da infezione, e le aree a maggiore rischio di introduzione virale.
Metodi diagnostici utilizzati per la ricerca degli anticorpi e dell’agente eziologico: ELISA, RT-PCR Real time, RT-PCR sierotipo-specifica, virus-neutralizzazione, siero-neutralizzazione.
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Vedi anche
Nella Relazione
Nel PNI 2015-2018
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