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Alimenti di origine animale - Controlli veterinari a seguito di scambi intracomunitari

FONTE: Ministero della Salute

Capitolo 1. Attività svolta

Ai sensi del decreto legislativo 30 gennaio 1993, n. 28, gli operatori che ricevono partite di prodotti o animali provenienti da un altro Stato membro sono soggetti a preventiva registrazione presso l’UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari) di competenza territoriale. Inoltre, tali operatori sono tenuti a prenotificare l’arrivo delle partite di prodotti o animali secondo le procedure disposte da tale decreto legislativo. Al 31 dicembre 2019 risultano registrati complessivamente 37.400 operatori prevalentemente situati nelle regioni del nord del Paese: Veneto (7.643), Lombardia (7.924), Piemonte (4.318) ed Emilia Romagna (2.833). Rispetto al 2018 si riscontro un incremento delle registrazioni del 9,1% (tabella 8).

Nel 2019 il numero di partire segnalate agli UVAC tramite prenotifica è di 2.421.423 partite di merci (+6,3% rispetto l’anno 2018) e di queste 2.116.649 partite sono costituite da prodotti di origine animale destinati al consumo umano (Tabella 1). 

Tali flussi di merci rappresentano un volume di quaranta volte superiore a quello delle partite importate dai Paesi Terzi. Anche nel 2019 c’è stato un leggero aumento del numero delle partite prenotificate e questo è dovuto sia ad un aumento generale delle partite spedite in Italia da altri Paesi membri, che, in misura minore, al computo nel totale delle partite di quelle provenienti dai Paesi non appartenenti all’UE (Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera), ma che movimentano le merci di interesse veterinario in ambito comunitario con le stesse regole degli scambi in virtù di Accordi  economici (Spazio Economico Europeo e Accordo UE-Svizzera).

Nel 2019 sono state sottoposte a controlli documentali e fisici n. 7.296 partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano, pari allo 0,34% (Tabella 1) delle partite introdotte dai Paesi UE. La percentuale complessiva dei controlli fisici ha avuto un lieve decremento passando dallo 0,37% del 2018 allo 0,34% del 2019 e varia a seconda della tipologia di merce.

I controlli di laboratorio, effettuati nel contesto dei controlli fisici, sono disposti:

  1. in attuazione di programmi di controlli sviluppati autonomamente dagli UVAC,
  2. per sospetto, a seguito di precedenti non conformità rilevate sia da altri Paesi dell’UE che dagli stessi UVAC o altre autorità nazionali e notificate tramite il sistema di allerta dell’Unione europea (RASFF),
  3. in attuazione di specifiche indicazioni di controllo stabilite dalla Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari,
  4. in tutti i casi in cui i controlli documentali e fisici ne hanno suggerito l'opportunità.


Dalla Tabella 1 emerge che nel 2019 sono stati eseguiti 3.554 controlli di laboratorio su 7.296 partite di merci sottoposte a controlli documentali e fisici con un leggero decremento rispetto al 2018 (nel 2018, 3.739 controlli di laboratorio su 7.658 controlli fisici).

A tal riguardo si evidenzia che nel 2019 sono stati ultimati due piani di controllo che erano stati avviati nel 2018 a scopo precauzionale in seguito a informazioni su possibili rischi emersi in alcuni Stati membri; uno riguardava le uova di gallina in guscio e ovoprodotti per la ricerca di fipronil e lasalocid, l’altro, il salmone affumicato pronto per il consumo per la ricerca di Listeria monocytogenes. Entrambi i piani sono stati sviluppati sulla base dei dati sui flussi commerciali, dei controlli effettuati negli anni precedenti e dei risultati ottenuti.

Inoltre, sono inclusi nella Tabella 1 anche i campionamenti della carne di cinghiale per la ricerca del virus della peste suina africana in relazione ai rischi derivanti dalla situazione epidemiologica sfavorevole della malattia in alcuni Stati membri (note DGSAF 0017220 del 12/07/2018; DGSAF 0026105 del 19/10/2018). Tali controlli seppur finalizzati alla salvaguardia della salute animale sono riportati in questa sezione dato che il programma è stato attuato su prodotti destinati al consumo umano.

Infine, in seguito a un audit condotto dalla Commissione in Italia nel 2018 sul controllo dei residui e contaminanti, i bovini, suini, equini e ovi-caprini provenienti da altri paesi UE, certificati all’origine per la macellazione e destinati direttamente a stabilimenti di macellazione italiani, sono stati campionati nell’ambito del piano nazionale per la ricerca dei residui 2019 previsto dalla Direttiva 96/23/CE.

Per tali animali è stata attuata un’apposita programmazione dei campionamenti sviluppata secondo le procedure e i criteri previsti nel Piano Nazionale Residui (allegato IV della direttiva 96/23/CE e punto 2.2. dell’allegato della decisione 98/179/CE) e legata ai flussi commerciali di animali dagli Stati membri verso l’Italia (0029198-23/11/2018-DGSAF).

Il monitoraggio è stato effettuato nell’ambito dei controlli previsti dal D.lgs 28/93 e le partite campionate potevano essere destinate alla commercializzazione in attesa dei risultati delle analisi, avendo cura di documentarne con l’ASL competente la tracciabilità.

I suddetti controlli non sono riportati in questa sezione dato che il programma di campionamento è stato sviluppato su partite di animali vivi.

Si evidenzia, pertanto, che la percentuale dei controlli di laboratorio (48,71%) è variata, in modo anche considerevole, in funzione della diversa tipologia di merci nonché delle diverse problematiche di carattere sanitario che sono emerse nel corso dell’anno e per l’implementazione dei sopracitati piani di monitoraggio.     

Per quanto riguarda le carni in generale il numero degli esami di laboratorio rispetto al numero dei controlli documentali e fisici presenta una rilevante variabilità (tra 31,82% e 84,85%) che è collegabile principalmente al numero di non conformità rilevate. Infatti, le categorie di merci sulle quali, effettuando monitoraggi a fini conoscitivi, si riscontrano più frequentemente irregolarità agli esami di laboratorio (es. salmonelle in carni di pollame e carni preparate) determinano più elevate percentuali di controlli di laboratorio perché impongono l'esame delle successive 5 partite di analoga tipologia e provenienza (art. 14 bis decreto legislativo n. 28/93). Per le carni di pollame si rileva un lieve incremento dei campionamenti che sono passati da 125 (2018) a 147 (2019), così come leggeri incrementi si sono riscontrati per le carni suine, i cui controlli di laboratorio sono passati da 481 (2018) a 488 (2019) e le carni bovine da 246 (2018) a 263 (2019).

Nei prodotti della pesca, crostacei e molluschi la frequenza degli esami di laboratorio rispetto al numero dei controlli documentali e fisici varia tra lo 0% e il 56,49%.Si è osservato un incremento degli esami di laboratorio per quanto riguarda i pesci per i quali il numero di partite campionate è passato da 1.168 nel 2018 a 1.292 nel 2019, mentre per quanto concerne le altre categorie di prodotti della pesca si è registrata una generale riduzione dei campionamenti, in particolare, per i crostacei si è passati da 142 controlli nel 2018 a 109 nel 2019 e per i molluschi da 482 nel 2018 a 342 nel 2019.

Infine, è rimasto pressoché invariato il numero di controlli sulle preparazioni a base di pesce (75 partite campionate nel 2018, 81 nel 2019).

Per le categorie latte e crema di latte e derivati del latte i controlli di laboratorio sono in linea a quelli dello scorso anno. Nel 2019 sono state campionate 164 partite di latte e crema di latte e 378 partite di derivati del latte (rispettivamente 160 e 379 partite nel 2018) con una frequenza dei controlli di laboratorio compresa tra il 48,52% e il 51,78%.

Per le uova e ovoprodotti i controlli restano in linea a quelli dello scorso anno anche se si rileva una lieve diminuzione della frequenza degli esami di laboratorio passata dal 10,56% nel 2018 al 9,78% del 2019. Si evidenzia a riguardo che nel 2019 si è concluso un piano di monitoraggio per la ricerca di fipronil/lasalocid  in uova in guscio e ovoprodotti che era stato sviluppato sulla base di informazioni circa il possibile uso di tali sostanze negli allevamenti avicoli di alcuni paesi.

Esaminando le percentuali del controllo documentale e fisico per UVAC di competenza (tabella 2), si evidenziano percentuali di controllo diverse applicate dai vari UVAC. Ciò può derivare sia dalle diverse tipologie e dalle differenti provenienze delle merci che vengono spedite nel territorio di competenza (es. regioni con vocazioni produttive particolari), sia dall’attivazione di allerta che in alcuni casi possono interessare solo determinate destinazioni e pertanto, causare un aumento nella percentuale dei controlli solo per alcuni UVAC.

Dalla Tabella 2 emerge come la maggior parte delle partite provenienti dai Paesi dell’UE nel 2019 sia destinata alle Regioni del nord Italia e, in particolare alla Lombardia (527.148), Veneto (393.191), Emilia-Romagna (178.951), Piemonte (163.079), Lazio (149.392), seguite da Toscana, Campania e Puglia. Un discorso a parte deve essere fatto per l’UVAC del Trentino-Alto Adige, in cui l’elevato numero di partite prenotificate (447.183) è strettamente correlato al fatto che le partite sono composte da piccoli quantitativi di merci differenti per cui ogni partita dà origine ad una prenotifica. 

Nella Tabella 3 sono riportate le partite prenotificate, controllate e respinte, in base al Paese UE di provenienza e dalla stessa emerge che la percentuale di respingimento, considerata rispetto allo Stato membro di origine, varia tra lo 0 ed il 2,90%.  Dalla tabella risulta che i principali Paesi dell’UE che spediscono prodotti verso l’Italia sono: Germania, Francia, Spagna, Austria, Olanda e Danimarca e Grecia. Su questi Paesi, considerato l’elevato numero di partite introdotte, si è concentrato il maggior numero di controlli anche di laboratorio, tenendo conto che la normativa sugli scambi intra-UE impone che i controlli debbano essere effettuati primariamente dallo Stato UE di origine, lasciando al Paese UE di destinazione la possibilità di effettuare controlli a sondaggio e non discriminatori.


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Data di pubblicazione: 30 novembre 2020

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