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Animali vivi, sperma, embrioni e ovuli - Controlli veterinari a seguito di scambi intracomunitari

FONTE: Ministero della Salute

Capitolo 1. Attività svolta

Nel corso del 2019 (tabella 1) sono state prenotificate presso gli Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC) 67.060 partite di animali vivi e materiale genetico, rispettivamente 64.834 partite di animali vivi e 2.226 partite di materiale genetico.

Rispetto al 2018 si è osservato un minimo incremento di 397 partite prenotificate corrispondente allo 0,6% (66.663 partite: 64.673 partite di animali vivi e 1.990 partite di materiale genetico).

Tabella 1 - Partite prenotificate provenienti dagli Stati membri e controlli nel 2019
Tab1

I bovini, con 43.106 partite per un totale di 1.195.995 capi continuano a rappresentare la specie di maggior importanza. Seguono i suini, con 5.187 partite per un totale di 1.598.961 capi, gli ovini con 3.154 partite per un totale di 1.001.621 capi, il pollame con 2.303 partite per un totale di più di 50 milioni di capi, gli equini con 1.834 partite per un totale di 21.533 capi e i caprini con 97 partite e 6.540 capi (tabella 1 e grafici 1, 2 e 3).

Grafico 1 - Partite di animali vivi per categorie 2019
Graf1

Il Paese maggior fornitore di bovini è, come negli anni precedenti, la Francia con 33.137 partite e 946.613 capi, seguono altri Paesi che, in base al numero dei capi spediti, sono rappresentati dall’Austria con 3.244 partite e 48.961 capi, dall’Irlanda con 463 partite e 29.697 capi, dalla Spagna con 1.663 partite e 28.251 capi e dalla Germania con 863 partite e 25.000 capi (tabella 2, grafico 2).

Grafico 2 - Capi bovini per Stato membro di provenienza 2019
Graf2

Per quanto riguarda i suini, su 5.187 partite provenienti dall’UE, 2.005 sono arrivate dalla Danimarca (996.293 capi), 385 dall’Olanda (204.037 capi), 840 dalla Spagna (120.808 capi), 339 dalla Germania (86.121 capi), 707 dalla Francia (76.228 capi) e 413 dalla Croazia (47.985 capi) Si tratta per la maggior parte di suini da macello e di suinetti da ingrasso (tabella 2, grafico 3).

Grafico 3 - Capi suini per Stato membro di provenienza 2019
Graf3

Per quanto riguarda gli ovini delle 3.154 partite (1.001.621 di capi) 1.671, che corrispondono al 53% del totale, sono state introdotte dall’Ungheria (463.934 capi). Al secondo posto troviamo la Romania con 556 partite (327.564 capi) ed al terzo la Francia con 507 partite (96.498 capi). Tali dati sono in linea con quelli dello scorso anno, infatti i tre paesi nell’ordine sopra descritto si confermano i principali speditori (tabella 2).

I caprini, in totale 97 partite (6.540 capi), in ordine decrescente per numero di capi, sono arrivati principalmente dalla Spagna (11 partite, 1.743 capi), dall’Ungheria (18 partite, 1.566 capi), dall’Austria (44 partite, 1.371 capi), e dalla Romania (4 partite, 533 capi) [tabella 2].

Per il pollame la maggior parte delle 2.303 partite (circa 50 milioni di capi) sono pulcini di 1 giorno provenienti da allevamenti di alto livello genealogico. Il 58,4% di queste partite provengono dalla Francia (tabella 2).

Infine, per quanto riguarda gli equidi le partite introdotte sono state 1.834 (21.533 capi) e provenivano principalmente dalla Francia (426 partite, 6.710 capi), dalla Polonia (308 partite, 5.506 capi), dalla Spagna (372 partite, 4.611 capi) e dalla Slovenia (101 partite, 1.064 capi) (tabella 2).

I controlli sono stati disposti dagli UVAC sulle partite prenotificate dagli operatori commerciali e attuati dai servizi veterinari locali competenti nella sede del primo destinatario materiale in accordo al D.lgs 28/93 (Attuazione delle direttive 89/662/CEE e 90/425/CEE relative ai controlli veterinari e zootecnici di taluni animali vivi e su prodotti di origine animale applicabili negli scambi intracomunitari).

I controlli sono di tipo documentale (o cartolare): per la verifica dei certificati e degli altri documenti ufficiali che accompagnano la partita; di identità: per accertare la corrispondenza tra le informazioni contenute nei documenti ufficiali ed gli animali; fisici: per ispezionare materialmente gli animali (ispezione veterinaria) e se necessario prelevare campioni per l’esecuzione di analisi di laboratorio.

Nella tabella 1 sono riportati tutti i controlli disposti dagli UVAC sulle partite di animali vivi e materiale genetico prenotificate nel 2019, inclusi i campionamenti effettuati per gli scopi della sicurezza alimentare (es. controllo per i residui e contaminanti).

I controlli fisici (ispezioni veterinarie, inclusi i controlli di laboratorio) sono stati effettuati su 2.555 partite con un aumento del 24,5% (+625 partite controllate) rispetto al 2018 (1930).

Per quanto riguarda specificatamente i controlli di laboratorio si segnala il notevole incremento delle partite sottoposte ad analisi che è passato da 570 nel 2018 a 846 nel 2019 (+276; 32,6%).

Tale incremento è derivato dall’inclusione nel piano nazionale residui previsto dalla Direttiva 96/23/CE di alcune specie animali spedite da altri paesi della UE.

A tal riguardo si evidenzia che in seguito a un audit condotto dalla Commissione in Italia nel 2018 sul controllo dei residui e contaminanti, i bovini, suini, equini e ovi-caprini provenienti da altri paesi UE, certificati all’origine per la macellazione e destinati direttamente a stabilimenti di macellazione italiani, sono stati campionati nell’ambito del piano nazionale per la ricerca dei residui 2019 (nota 0029198-23/11/2018-DGSAF).  Il monitoraggio è stato effettuato nell’ambito dei controlli previsti dal D.lgs 28/93 e le partite campionate potevano essere destinate alla commercializzazione in attesa dei risultati delle analisi, avendo cura di documentarne con l’ASL competente la tracciabilità.

Si evidenzia, infine che per gli scopi della sanità animale sono stati eseguiti ulteriori esami per la peste suina africana sulle carni di cinghiale refrigerate o congelate provenienti dagli Stati membri interessati dalla malattia.

I suddetti controlli fanno parte di una specifica programmazione straordinaria e non sono riportati in tabella 1 in quanto eseguiti su prodotti e non su animali vivi.

Tale potenziamento dei controlli è stato stabilito dal Ministero della Salute (DGSAF) in relazione ai rischi derivanti dalla situazione epidemiologica sfavorevole della malattia in alcuni Stati membri nel periodo 2018-2019 (note DGSAF 0017220 del 12/07/2018; DGSAF 0026105 del 19/10/2018).


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Data di pubblicazione: 30 novembre 2020

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