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Alimenti – Controlli ufficiali

FONTE: Ministero della Salute

Capitolo 1. Attività svolta

Vengono di seguito riportati i risultati delle analisi chimiche e microbiologiche effettuate nel territorio italiano sui prodotti alimentari e le bevande campionati dalle autorità competenti nel 2019, ai sensi di quanto riportato nelle “Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Regolamenti (CE) 882/2004 e 854/2004”, oggetto dell’Intesa Stato Regioni rep. Atti n. 212 del 10 novembre 2016.
La fonte dei dati è il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS). Sono esclusi gli esiti di specifici piani nazionali (quali il Piano Nazionale Residui, il Piano Additivi, il Piano Micotossine, ecc) perché sono rendicontati in modo specifico in altre parti della presente relazione.

Nel 2019 sono stati prelevati n. 45.550 campioni di prodotti alimentari e bevande, su cui sono state effettuate n. 126.590 determinazioni analitiche.
Di questi, la maggior parte (44.869 campioni) sono stati prelevati in base ad una specifica programmazione, mentre 681 campioni sono stati prelevati su sospetto.
Nel file excel “PNI-vig-2019” allegato è possibile, utilizzando vari filtri disponibili, reperire tutte le informazioni di dettaglio, mentre nei grafici e nelle tabelle seguenti sono riportate delle aggregazioni per rendere più fruibile la consultazione.

Nelle elaborazioni successive, relative alla descrizione delle attività analitiche, sono stati presi in considerazione tutti i campionamenti insieme (programmati e su sospetto), mentre per quanto riguarda la valutazione delle non conformità verranno presi in considerazione in modo disgiunto.

Grafico di esempio


Ripartizione dei controlli analitici sulle macro-categorie dei prodotti alimentari

Esaminando i dati relativi ai campioni dei prodotti alimentari, suddivisi nelle consuete macro-categorie prese in considerazione negli anni precedenti, e precisamente:

  • alimenti di origine animale
  • alimenti di origine vegetale
  • bevande
  • altri alimenti (non compresi nelle categorie precedenti)
  • materiali a contatto


emerge che la percentuale più elevata di determinazioni analitiche, pari al 41.5 %, si riscontra per gli alimenti di origine animale, seguita da altri alimenti con il 26.3 %, dagli alimenti di origine vegetale con il 18.8 %, dalle bevande con il 10.6 % e dai materiali a contatto, con il 2.8 %.

Grafico 1 - Percentuali dei controlli analitici sulle macro-categorie dei prodotti alimentari
Graf1

Di seguito si propone un’ulteriore elaborazione, effettuata sulla base dell’aggregazione dei prodotti alimentari prospettata nel recente regolamento (UE) 723/2019.
Nella tabella 1 e nel grafico 2 sono riportate le categorie di alimenti oggetto di rendicontazione, come da punto 1.4, parte II.1 del regolamento (UE) 723/2019, per le quali viene specificato il numero di campioni prelevati e il numero di determinazioni analitiche svolte.

Tabella 1 - Campionamenti e determinazioni analitiche effettuate sulle categorie di alimenti specificate punto 1.4, parte II.1 del regolamento (UE) 723/2019
Tab1

Grafico 2 - Campionamenti e determinazioni analitiche effettuate sulle categorie di alimenti specificate punto 1.4, parte II.1 del regolamento (UE) 723/2019
Graf2

Ripartizione dei controlli analitici sui materiali destinati ad entrare in contatto con alimenti (MOCA)

Complessivamente i campioni di MOCA prelevati nel 2019 sono stati n. 998, su cui sono state eseguite n. 3605 analisi. Il grafico illustra la distribuzione percentuale delle analisi per categoria di MOCA.

Grafico 3 - Ripartizione delle determinazioni analitiche nelle macro categoria dei materiali a contatto (in percentuale)
Graf3

Sul totale delle analisi per i MOCA, la percentuale più elevata di determinazioni analitiche è stata effettuata sugli utensili per la tavola e la cucina (50.2 %)e sui contenitori impiegati per la conservazione/lavorazione domestica di alimenti (27.8 %).

Determinazioni analitiche

Le seguenti tabelle (2-6) illustrano determinazioni analitiche effettuate nelle diverse categorie alimentari e nei MOCA.

Tabella 2 - Determinazioni analitiche su matrici di origine animale
Tab2

Tabella 3 Determinazioni analitiche su matrici di origine vegetale
Tab3

Tabella 4 - Determinazioni analitiche su bevande
Tab4

Tabella 5 - Determinazioni analitiche su altri alimenti (non compresi nei precedenti)
Tab5

Tabella 6 - Determinazioni analitiche migrazione materiali a contatto con gli alimenti
Tab6


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Testo e tabelle a cura dell'Ufficio 2 della DGISAN

I dati pervenuti si riferiscono a quanto previsto dal Capitolo 8 e dall’Allegato 9 dell’Intesa Stato Regioni del 16/11/2016 “Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Regolamenti (CE) 882/2004 e 854/2004”. Le attività di controllo ufficiale, rendicontate da ogni Regione sulla base dei dati raccolti delle singole aziende sanitarie locali, sono svolte regolarmente in base ad una pianificazione/programmazione dei controlli che tiene conto di frequenze predefinite.

Nella tabella A sono riportate le attività ispettive e di audit effettuate dai servizi veterinari dislocati sul territorio regionale.

Dall’analisi di tali attività si evidenzia in modo particolare nella regione Valle D’Aosta, dato l’esiguo numero di stabilimenti, un’alta percentuale di ispezioni (586 ispezioni rispetto a 882 stabilimenti con una percentuale di controllo di circa il 66%). Le regioni che invece hanno effettuato una bassa percentuale dei controlli sono, la Provincia Autonoma di Trento con 2.144 stabilimenti ispezionati su 26.554 (8%), la Liguria con 3.517 stabilimenti ispezionati su un totale di 34.765 (10%) e le Marche con 4.290 stabilimenti ispezionati su un totale di 39.033 (11 %).

Per quanto riguarda invece gli stabilimenti che durante l’attività ispettiva hanno ricevuto una relazione di non conformità, si attesta al primo posto, con una percentuale del 61 % la regione Toscana con 3.601 relazioni d’ispezione di non conformità rispetto a5.935 stabilimenti ispezionati.

Le regioni invece con la più bassa percentuale di relazioni di non conformità rispetto al numero di stabilimenti ispezionati sono state la regione Valle D’Aosta con lo 1 %  (7 relazioni di non conformità rispetto a 586 stabilimenti ispezionati),  la regione Piemonte con il 5% (622 relazioni di non conformità rispetto a 12.706 stabilimenti ispezionati e la regione Sardegna con il 8 %(724 relazioni di non conformità rispetto a 9075 stabilimenti ispezionati).

L’analisi della tabella B “ispezioni” relativa all’attività ispettiva per attività produttiva dello stabilimento, ha portato alla luce le seguenti evidenze.

Le attività produttive maggiormente ispezionate sono stateeffettuate nell’ambito dei centri di depurazione di molluschi vivi bivalvi; l’attività ispettiva è stata eseguita in 134 centri su un totale di 134, con una percentuale del 100%.

Per quanto riguarda iimercati ittici, sono state ispezionate 135 attività produttive su un totale di 138, con una percentuale di controllo del 98%.

Per quanto riguarda i macelli di pollame e lagomorfi, sono state ispezionate 188 attività produttive su un totale di 215, con una percentuale di controllo del 98%.


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Data di pubblicazione: 30 novembre 2020

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