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Qualità merceologica degli alimenti a Indicazione Geografica - Controlli svolti dall’ICQRF

FONTE: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Capitolo 1. Attività svolta

Azione a tutela del made in Italy agroalimentare nel mondo e sul web

L’Italia è leader assoluto nel campo delle eccellenze agroalimentari con 861 prodotti agroalimentari riconosciuti dall’UE[1].

ICQRF è in Europa l’Autorità italiana ex officio[2] per le DOP e IGP e l’Organismo di contatto italiano[3] in materia di controlli nel settore vitivinicolo. È l’autorità che adotta tutte le misure necessarie per far cessare in Europa e nel mondo l’uso illecito delle Denominazioni di Origine Protette e delle Indicazioni Geografiche Protette italiane, sia nel settore Food che Wine.

Sul Web, a livello mondiale, agisce per tutelare i prodotti di qualità italiani a DO e IG, attraverso la collaborazione con i principali player mondiali dell’e-commerce. Da diversi anni ICQRF, infatti, opera sulle piattaforme di Ebay, Alibaba e Amazon come soggetto legittimato (owner) a difendere il “nome” delle Indicazioni Geografiche italiane. Grazie a specifici protocolli d’intesa per la tutela dei nomi protetti nell’agroalimentare, ICQRF dialoga direttamente con i grandi player mondiali bloccando nel giro di qualche ora gli annunci ingannevoli e/o evocativi dei prodotti di eccellenza italiani.

Nel 2019 ICQRF ha avviato procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni che hanno riguardato 513 casi: 254 prodotti in vendita sul market place e-Bay, 65 quelli su Amazon e 21 su Alibaba; 17 casi hanno riguardato prodotti agroalimentari e 156 prodotti vitivinicoli in vendita sul web e in locali pubblici.

Di seguito si riportano le tabelle (1-4) con i casi di prodotti contraffatti in cui l’ICQRF è intervenuto e i Paesi o le piattaforme Web coinvolti. Gli interventi sono inoltre ripartiti per strumento di tutela utilizzato (accordi di cooperazione web, Autorità “Vino”, Autorità ex officio).

Tabella 1 - Interventi sul web e fuori Italia - 2019
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Tabella 2 - ICQRF - blocco vendite 2019 sulle piattaforme web per prodotto
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Tabella 3 - ICQRF - Interventi 2019 come Organismo di contatto settore vitivinicolo
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Tabella 4 - ICQRF - Interventi 2019 come Autorità “ex officio”
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Attività di controllo sui prodotti DOP, IGP e STG

Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali indicatori dell’attività di controllo dell’ICQRF sui prodotti a DOP, IGP, STG (tabella 5), con relativa distribuzione tra i settori merceologici (tabella 6). Si riporta inoltre la distribuzione, per schema di certificazione, dei prodotti controllati e dei campioni analizzati, con relativi esiti dei controlli e analitici (Figure 1 e 2).

Questa attività rappresenta un dettaglio dell’attività di controllo sugli alimenti descritta nel relativo capitolo.

Tabella 5 - Attività di controllo ICQRF sui prodotti DOP, IGP, STG
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* comprese le irregolarità documentali e di etichettatura

Tabella 6 - Attività di controllo ICQRF sui prodotti DOP, IGP, STG per settore merceologico
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Dall’analisi della distribuzione dei controlli (Tabella 6) si evince che oltre l’82% dei controlli ha riguardato i settori delle indicazioni geografiche simbolo del made in Italy: oleario (32%),lattiero caseario (26%) e carni trasformate (24%).

Figura 1 - ICQRF - Prodotti DOP, IGP, STG controllati e irregolari*
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* comprese le irregolarità documentali e di etichettatura

Figura 2. ICQRF - Campioni di prodotti DOP, IGP e STG analizzati e irregolari
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Dalla figura 1, nella quale sono rappresentati la distribuzione dei prodotti controllati e gli esiti dell’attività ispettiva, distinti per schema di certificazione, si evidenzia che i prodotti controllati sono stati per il 67,5% DOP e per il 32,5% IGP, mentre un numero esiguo di controlli ha riguardato i prodotti a STG. La percentuale più elevata di irregolarità, per lo più di carattere documentale, ha riguardato i prodotti a IGP (19,2%) contro il 14,6% di irregolarità riscontrate nei prodotti a DOP.

I controlli analitici hanno riguardato principalmente le produzioni a DOP (89,1%), con irregolarità accertate ben inferiori rispetto alla media dei prodotti alimentari(4,2% vs.8,2%); ancora più bassa èla percentuale di irregolarità analitiche risultate per i prodotti a IGP (3,4%).

Attività di controllo sui vini DOCG, DOC e IGT

Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali indicatori dell’attività di controllo ICQRF sui vini DOCG, DOC e IGT (tabella 7). Si riporta inoltre la distribuzione, per schema di certificazione, dei prodotti controllati e dei campioni analizzati, con relativi esiti dei controlli e analitici (Figura 3 e 4).

Questa attività rappresenta un dettaglio dell’attività di controllo sugli alimenti descritta nel relativo capitolo.

Tabella 7. Attività di controllo ICQRF sui vini DOCG, DOC e IGT
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* comprese le irregolarità documentali e di etichettatura

Figura 3 - ICQRF - Vini DOCG, DOC e IGT controllati e irregolari*
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* comprese le irregolarità documentali e di etichettatura

Figura 4 - ICQRF - Campioni di vini DOCG, DOC e IGT analizzati e irregolari
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Dalla figura 3, nella quale sono rappresentati la distribuzione dei prodotti controllati e gli esiti dell’attività ispettiva, distinti per schema di certificazione, si evidenzia che il maggior numero di prodotti controllati ha riguardato i vini a DOC e IGT (51,9% e 33,0%, rispettivamente); pari al 15,1% è stata la percentuale di vini DOCG controllati. La percentuale più elevata di irregolarità è stata riscontrata nei prodotti a DOC (17,4%).

I controlli analitici (figura 4), hanno interessato prevalente i prodotti DOC (46,4%) e IGT (42,9%), con una percentuale di irregolarità accertate pari al 4,9% e 8,1%, rispettivamente. Decisamente inferiore è stata la percentuale di irregolarità analitiche accertata sui prodotti a DOCG(2,0%).

Indicatori dell’attività di controllo

La tabella 8 illustra, per i comparti food e winedelle produzioni a indicazione geografica, il grado di realizzazione dei controlli effettuati nel 2019 rispetto all’attività programmata.

Tabella 8 - Percentuale di realizzazione dei controlli ICQRF sui vini DOCG, DOC e IGT
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Nel 2019 l’ICQRF ha effettuato 9.542 controlli sulle produzioni a indicazione geografica pari al 152,2% dell’attività programmata



[1] Dato al 26 gennaio 2020 – Fonte: https://www.politicheagricole.it e https://www.qualivita.it
[2] In attuazione dell’art. 13, par. 3, Reg. UE n. 1151/2012
[3]I n attuazione dell’art. 40, Reg. UE 2018/273



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Data di pubblicazione: 30 novembre 2020

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