FONTE: Ministero della Salute
Micotossine negli alimenti - Piano nazionale di controllo
Capitolo 2. Risultati
I dati di campionamento e di analisi sono stati inseriti dai laboratori ufficiali, verificati dall’ufficio competente per il Piano nazionale, validati dalle Autorità competenti delle Regioni/Province autonome ed elaborati dal medesimo ufficio. Le micotossine, alimenti, altri contaminanti agricoli non presenti nel regolamento CE n.1881/2006 (“regolamento”), oggetto dei monitoraggi conoscitivi sono elaborati in specifica relazione.
Si precisa che la tipologia delle informazioni presenti nel sistema non ha consentito di distinguere i campioni destinati ai due diversi programmi di controllo (monitoraggio e sorveglianza).
In relazione ai dati inseriti nel sistema permangono alcune criticità, alcune delle quali evidenziate anche negli scorsi anni:
In generale, considerando tutti i dati disponibili è emerso che per gran parte dei campioni non si è giunti ad una quantificazione analitica (risultati inferiori al limite di quantificazione (LOQ) del metodo analitico).
Tabella 3 - Numero campioni previsti dal Piano nazionale e numero campioni presenti nel sistema per Regione/Provincia autonoma
(a) potrebbe essere incluso, per Regione/PA, un maggiore o minore numero di campioni rispetto a quello programmato nel Piano nazionale per coppia “prodotto alimentare/micotossina”.
(b) potrebbero essere inclusi, per Regione/PA, anche campioni di alimenti per la determinazione di micotossine non programmate nel Piano nazionale
I campioni non conformi (8 campioni) sono riportati nella successiva Tabella 4. I campioni di prodotti alimentari non conformi sono stati inseriti nel sistema dai laboratori per 3 Regioni (Emilia Romagna, Piemonte, Marche). Essi rappresentano circa lo 0,4 % su un totale di 1938 campioni.
Tabella 4 - Campioni di alimenti non conformi ai sensi del Regolamento (CE) 1881/2006 e s. m. i
Nella Tabella 5 si riportano i campioni programmati per la determinazione dell’AFM1 nel latte trattato termicamente, il numero di campioni presenti nel sistema (che include anche il numero di campioni per i formaggi), i punti di prelievo ed il numero di campioni non conformi. Nella medesima tabella, laddove non specificato, si intende latte trattato termicamente.
In generale, i campioni presenti nel sistema comprendono anche il latte crudo. Si precisa che il piano nazionale prevede che, nel caso del latte crudo, questo non sia campionato in allevamento.
Nel sistema risultano campioni di formaggio, ricotta, yogurt come indicato nella Tabella 5. Fra questi, 4 campioni di formaggio sono risultati non conformi per le concentrazioni di aflatossina M1.
In relazione ai prodotti lattiero-caseari si ribadisce che il regolamento (CE) n. 1881/2006 definisce i limiti massimi esclusivamente per il latte crudo, il latte termicamente trattato e il latte destinato a produrre prodotti derivati. Pertanto non risultano esplicitamente definiti limiti massimi per prodotti lattiero-caseari, ma occorre far riferimento alle disposizioni dell’articolo 2, per i fattori di trasformazione, di cui al succitato regolamento. Il Ministero, con nota prot. n. 28454 del 03/07/2013, ha provveduto a raccomandare l’uso di fattori di concentrazione, rispettivamente, per i “formaggi a pasta tenera e prodotti derivati dal siero” e per i “formaggi a pasta dura”. Permane, comunque, la criticità nell’utilizzo di tali fattori di concentrazione per alcuni prodotti lattiero-caseari non inquadrabili nelle succitate categorie (es. yogurt).
Nel sistema risultano presenti dati relativi a circa 100 campioni di prodotti alimentari oggetto di prelievo (pastine, biscotti, latte, creme a base di cereali, cereali per colazione, alimenti a fini medici speciali, succhi di mela, omogeneizzati alla mela, spremuta di mela, nettare di mela, purea di frutta, semolini, alimenti a base di verdure, altri alimenti a base di cereali e non) sull’intero territorio nazionale. Si è evidenziato, presso alcuni laboratori, l’uso di metodi analitici con limiti di quantificazione del metodo analitico superiori o uguali al limite massimo vigente.
Dati inseriti nel sistema derivanti dai campionamenti condotti dagli USMAF-SASN
Dieci Autorità periferiche (cinque Autorità nell’anno 2017) hanno inserito nel sistema, per il tramite dei laboratori, dati derivanti da 755 campioni di prodotti alimentari di importazione (273 campioni nel 2017).
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