Data di pubblicazione: 30 giugno 2018
FONTE: Ministero della Salute
Micotossine negli alimenti - Piano nazionale di controllo
Capitolo 2. Risultati
I dati di campionamento e di analisi sono stati inseriti nel sistema dai laboratori ufficiali, verificati dall’ LNR (laboratorio nazionale di riferimento) micotossine, validati dalle Autorità competenti delle Regioni/Province autonome ed elaborati dal Ministero. Per l’anno 2017 la presente elaborazione ha considerato esclusivamente gli alimenti compresi nel regolamento CE 1881/2006 (di seguito “regolamento”) in quanto le sostanze e/o gli alimenti non inclusi in esso sono oggetto di una elaborazione distinta. Una Regione Piemonte e una Provincia autonoma non hanno inserito i dati nel sistema.
Al fine del conteggio del numero di campioni, si precisa che uno stesso campione può essere stato utilizzato per la determinazione di più micotossine pertanto il numero totale di alimenti effettivamente prelevato, per Regione/PA, può risultare inferiore rispetto a quello che si ottiene dalla somma dei campioni per coppia “micotossina/alimento” (cfr Tabella 3).
In generale, in relazione ai dati presenti nel sistema si sono riscontrate alcune criticità di seguito riportate:
E’ emerso, altresì, che la programmazione nazionale è stata rispettata da pochissime Regioni e da una Provincia autonoma nonostante molte Regioni/Provincia autonoma abbiano dati nel sistema per un numero di campioni pari o superiore a quello programmato. Dalla valutazione dei dati presenti nel sistema si deduce:
Tabella 3: Numero di campioni previsti dal Piano nazionale e numero di campioni presenti nel sistema per Regione/Provincia autonoma
(a) Può essere incluso un maggiore o minore numero di campioni rispetto a quello programmato nel Piano nazionale per coppia “prodotto alimentare/micotossina”..
(b) Possono essere inclusi anche campioni di alimenti per micotossine non presenti nel Piano nazionale per la specifica Regione/Provincia autonoma
Il maggior numero di campioni quantizzati è stato registrato per le seguenti coppie “micotossine/prodotto alimentare”: ZEA (olio di mais); DEO (farine, prodotti da forno, pasta); OTA A (vino, caffè, alimenti a base di liquirizia, pepe, peperoncino, paprica, zenzero, uvette, derivati dei cereali), FUMO (farina di mais). Per le AF il numero di campioni quantizzati è stato estremamente ridotto e relativo ai seguenti alimenti: pasta di pistacchio, pistacchi, farina di castagne, peperoncino, pepe, farina di mais.
I campioni non conformi (24 campioni in totale), presenti nel sistema, sono riportati nella successiva Tabella 4. I campioni di prodotti alimentari non conformi sono stati inseriti nel sistema da 8 Regioni. Essi rappresentano circa l’1,2 % di campioni non conformi.
Tabella 4: Campioni non conformi ai sensi del Regolamento (CE) 1881/2006 e s.m.i
Nella Tabella 5 si riportano i campioni programmati nel Piano nazionale per il latte (latte trattato termicamente), il numero di campioni (anche relativo ai formaggi) presenti nel sistema, i punti di prelievo decisi dalle Autorità territoriali ed il relativo numero di campioni non conformi.
In generale, i campioni presenti nel sistema includono anche il latte crudo che, secondo il Piano nazionale, non deve essere prelevato in allevamento.
Nel sistema risultano dati per campioni di formaggi come indicato nella Tabella 5. Fra questi, 13 campioni di formaggio sono stati considerati non conformi per le concentrazioni di aflatossina M1.
In relazione ai prodotti lattiero-caseari si ribadisce che il regolamento (CE) 1881/2006 definisce i limiti massimi esclusivamente per il latte crudo, il latte termicamente trattato e il latte destinato a produrre prodotti derivati. Pertanto non risultano esplicitamente definiti limiti massimi per prodotti lattiero-caseari, ma occorre far riferimento alle disposizioni dell’articolo 2, per i fattori di trasformazione, di cui al succitato regolamento.
Il Ministero, con nota pr. 28454 del 3/7/2013, ha provveduto a raccomandare l’uso di fattori di concentrazione, rispettivamente, per i “formaggi a pasta tenera e prodotti derivati dal siero” e per i “formaggi a pasta dura”. Permane, comunque, la criticità nell’utilizzo di tali fattori di concentrazione per alcuni prodotti lattiero-caseari non inquadrabili nelle succitate categorie (es. yogurt).
Nel sistema risultano presenti 180 campioni, come somma dei campioni per coppia “prodotto alimentare/micotossina”, pari a 150 prodotti alimentari oggetto di prelievo, (pastine, biscotti, latte, creme a base di cereali, cereali per colazione, alimenti a fini medici speciali, succhi di mela, omogeneizzati alla mela, spremuta di mela, nettare di mela, purea di frutta, semolini, alimenti a base di verdure, altri alimenti a base di cereali e non) da parte di 16 Regioni/1 Provincia autonoma. Sono state determinate tutte le micotossine (aflatossina B1, aflatossina M1, ocratossina A, patulina, deossinivalenolo, fumonisine, zearalenone) per le quali sono vigenti limiti massimi nel regolamento (CE) 1881/2006. Nessun campione è risultato non conforme.
Si è evidenziato, comunque, che per le seguenti micotossine: aflatossina B1, aflatossina M1, ocratossina A, presso alcuni laboratori, risultano limiti di quantificazione del metodo analitico superiori al limite massimo vigente; pertanto i metodi analitici non sono idonei allo scopo di verifica della conformità alla norma.
Dati inseriti nel sistema derivanti dai campionamenti condotti dagli USMAF-SASN
Cinque Autorità periferiche (tre nell’anno 2016) hanno inserito nel sistema, per il tramite dei laboratori, dati derivanti dal campionamento di 273 prodotti alimentari di importazione. Rispettivamente, risultano inseriti nel sistema i dati di seguito riportati: