FONTE: Istituto Superiore di Sanità
Il documento predisposto dall'Istituto Superiore di Sanità, di cui si riporta qui qualche brano, è integralmente consultabile in allegato.
I risultati delle precedenti sezioni della Relazione Annuale al Piano Nazionale Integrato (PNI) 2017 vengono analizzati nel presente contributo in maniera trasversale e comparata, con riferimento alla sicurezza alimentare e alle correlate attività di controllo ufficiale (CU) svolte dalle Autorità competenti (AC) nel rispetto delle regole generali fissate dai Regolamenti (CE) 178/2002 e (CE) 882/2004. L’analisi prende in considerazione anche le attività di CU, direttamente o indirettamente correlabili alla sicurezza degli alimenti, valutando: controlli effettuati, non conformità riscontrate, azioni intraprese nei confronti degli operatori, verifiche eseguite, azioni tese al miglioramento del sistema dei controlli. In particolare, considerando che la Relazione Annuale al PNI 2017 è la terza del PNI 2015-2018, il presente contributo si è prefisso di verificare come il Sistema Paese abbia gestito i rischi nel terzo anno del quadriennio, in base agli obiettivi strategici ed operativi stabiliti nel PNI stesso, mettendo in evidenza eventuali punti di forza ovvero criticità. Il lavoro di analisi è stato svolto sia a partire dai contributi inviati da tutte le AC e Amministrazioni coinvolte nel PNI, presenti nell’archivio documentale della Community Web PNI del Nuovo Sistema Informativo Sanitario, sia attraverso l’analisi dei dati presenti sui sistemi informativi disponibili. Inoltre -- tenendo conto che il perseguimento degli obiettivi strategici del PNI viene valutato annualmente attraverso specifici obiettivi operativi individuati dal Nucleo di valutazione del PNI nell'ambito di filiere selezionate (olio d'oliva, latte e derivati, molluschi bivalvi vivi e miele ed altri prodotti dell’alveare) -- il presente contributo contiene una sezione dedicata all’analisi integrata della gestione del rischio specifica per le filiere sopracitate.
Infine, il presente contributo include uno specifico paragrafo dedicato allo scrutinio del sistema di audit a cascata tra le AC in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria di cui all’articolo 2 del D. Lgs. 193/2007. Tale sistema di audit a cascata prevede che l’Autorità Competente Centrale (Ministero della Salute, ACC) svolga attività di audit presso le Autorità Competenti Regionali e Provinciali (ACR) e che le ACR, a loro volta svolgano attività di audit presso le Autorità Competenti Locali (ACL). In tale paragrafo sono riportati anche gli elementi utili a consentire di valutare se il sistema/processo di audit è stato svolto in modo adeguato e se ha raggiunto i suoi obiettivi. Lo scrutinio di cui sopra è funzionale per le valutazioni del Nucleo Valutatore al fine di ottemperare a quanto previsto dall’articolo 4 paragrafo 6 del Regolamento (CE) 882/2004, in base al quale, le attività di audit sulle AC, svolte per verificare che si stiano raggiungendo gli obiettivi del Regolamento (CE) 882/2004, devono essere oggetto di un esame indipendente (indipendent scrutiny in lingua inglese).
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