FONTE: Ministero della Salute
Arterite virale equina - Piano nazionale di controllo
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
Nel 2017 i flussi informativi hanno evidenziato un ulteriore miglioramento della qualità dei dati, con la presenza delle informazioni necessarie alla tracciabilità individuale degli equidi testati.
Tuttavia, permane la criticità relativa alla incompletezza dell’informazione relativa al sesso degli equidi testati, pari a 4% dei record per i cavalli (7,7% nel 2016) e 2,5% per gli asini (10,1% nel 2016).
Si conferma la tendenza ad un continuo e progressivo calo nel numero di equidi sottoposti a controllo (N° 2.011 nel 2015:; N° 1.358 nel 2016:;N° 1.249 nel 2017:).
Come descritto nel report attività del 2016, tale dato potrebbe tuttavia essere correlato proprio alla maggiore completezza delle informazioni relative all’identificativo individuale inserito in corrispondenza del singolo controlli eseguiti, e quindi ad una riduzione dell’incidenza di eventuali conteggi multipli di analisi eseguite soggetti privi di identificativo individuale univoco.
Il risultato di una maggiore completezza dei dati anagrafici riportati nei flussi informativi, determinata dall’introduzione di una maggiore rigidità sull’obbligatoria presenza del numero di microchip nel tracciato record trasmesso dagli IZS, ha consentito un conteggio più preciso degli equidi effettivamente testati rispetto alle precedenti annualità.
La proporzione di positività sierologiche rilevate a livello nazionale nei cavalli (42/1088= 3,9%) e negli asini (1/161=0,6%) non si discosta significativamente da quelle osservate nelle precedenti annualità (2015: cavalli 86/2011=4,27%: asini 3/192=1,56%; 2016: cavalli 45/1358=3,3%; asini 1/188= 0,5%).
Le minime differenze osservate potrebbero dipendere proprio da una maggiore accuratezza dei denominatori ottenuta nel 2017, anche considerando che nel 2017 risulta sostanzialmente invariato il numero assoluto di capi sieropositivi.
Tuttavia, a fronte di questi elementi favorevoli circa la stabilità di incidenza di equidi positivi, si segnala che il trend di positività sierologiche ottenute su base annuale nel periodo 2015-2017 testimonia la persistenza “endemica” dell’infezione nella popolazione di equidi che richiedono l’autorizzazione alla monta.
Questo dato assume rilievo anche alla luce della sostanziale stabilità del numero di equidi positivi eliminatori riscontrati su base annuale.
Tuttavia, la sporadicità di riscontro di capi eliminatori, confermata anche nel 2017, sostiene la validità del sistema diagnostico attivo a livello nazionale, il quale si dimostra in grado di identificare i soggetti eliminatori di virus, potenziali diffusori di infezione tramite la monta.
‹‹‹ Capitolo precedente - Capitolo successivo ›››
Segui l'argomento negli altri capitoli