FONTE: Ministero della Salute
Alimenti di origine animale - Controlli veterinari a seguito di scambi intracomunitari
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
Nel 2017 gli U.V.A.C. hanno svolto una preziosa opera di coordinamento dell’attività di vigilanza e controllo veterinario sulle partite di prodotti di origine animale provenienti dagli altri Stati dell’Unione europea.
Se si considera che al momento, la Commissione europea non è orientata ad estendere l’utilizzo di TRACES alla registrazione dei dati riguardanti gli scambi di prodotti di origine animale, si comprende come la maggior parte dei dati continuerà ad essere gestita unicamente dal sistema nazionale SINTESIS confermando il ruolo essenziale svolto dagli U.V.A.C. sia per la tracciabilità che per il controllo sanitario delle merci provenienti dagli altri Paesi dell’UE.
A tal scopo, un importante strumento di cui dispongono gli U.V.A.C. per l’organizzazione dei controlli è rappresentato dal sistema delle registrazioni/convenzioni obbligatorie (legge 24 aprile 1998, n. 128). Si evidenzia al riguardo l’elevato numero di operatori registrati (al 31/12/2017 32.9479- tabella 7) che ogni anno si interfacciano con il sistema SINTESIS per una gestione più semplice ed efficace della movimentazione delle partite. L’uso di tale strumento informatico ha consentito, infatti, di semplificare gli adempimenti amministrativi da parte delle imprese verso gli uffici UVAC, nonché verso le Aziende Sanitarie Locali (ASL), rispettando i principi previsti dal Codice dell’Amministrazione Digitale (d.lgs. 82/2005 e s.m)
Tabella 7: Convenzioni/registrazioni attive nel 2017
In relazione a quanto riportato nei capitoli precedenti, si ricorda che gli UVAC rappresentano una realtà unica nell’UE e continuano a mantenere un ruolo fondamentale di coordinamento soprattutto in occasione della gestione di crisi sanitarie che necessitano di un’azione uniforme e immediata da parte del Servizio Veterinario nazionale.
È importante infine evidenziare che le attività di controllo e campionamento effettuate dagli U.V.A.C. sono rivolte a prodotti che originano da Stati dell’UE che si muovono all’interno dell’Unione sulla base delle garanzie fornite dall’autorità sanitaria del Paese membro speditore. Pertanto, in accordo alle norme europee, i Paesi destinatari, fatte salve eventuali situazioni di rischio emergente o di sospetto, possono attuare, a scopo di monitoraggio, solamente controlli a sondaggio e non discriminatori sull’origine per verificare la conformità dei prodotti alla normativa dell’Unione. Inoltre, si fa presente che i prodotti di provenienza UE, un volta introdotti e distribuiti sul mercato nazionale, continuano a essere soggetti all’attività di vigilanza sanitaria attuata dalle unità sanitarie locali.
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