Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti - ANNO 2017
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
Nel 2017, si conferma la costante e specifica attenzione di tutte le Regioni e Province Autonome rivolta alla tematica degli OGM.
La valutazione generale dei risultati è positiva. In particolare esaminando i dati relativi al territorio, per un numero totale di campioni prelevati ed analizzati pari a 671, la percentuale di quelli positivi è stata del 4%, senza riscontro di non conformità. Ciò conferma sempre di più sia la consapevolezza degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera alimentare, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.
L’attività all’importazione ha presentato un lieve decremento con 111 campionamenti effettuati, rispetto ai 123 effettuati nel 2016, dei quali 3 non conformi per il riscontro di riso GM non autorizzato in prodotti provenienti dalla Cina. Il ruolo degli uffici di frontiera rimane fondamentale, proprio in relazione al ruolo essenziale che rivestono nella catena dei controlli ufficiali come prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi terzi.
Nel corso degli anni è aumentata anche l’attenzione delle Autorità e degli operatori dei Paesi terzi verso i prodotti da immettere sul mercato dell’UE che devono rispondere ai requisiti previsti dalla normativa europea sugli OGM. A conferma di ciò anche il fatto che le notifiche, per riscontro di OGM non autorizzati in alimenti, nel sistema RASFF siano state 12 nel 2017 e di queste segnalazioni 10 relative al riso GM non autorizzato in prodotti a base di riso dalla Cina.
Altro ruolo fondamentale nella attività di controllo viene svolto dai laboratori pubblici. E’ indubbio che la crescente complessità dell’offerta biotecnologica nel mercato agro-alimentare mondiale richiede la ricerca di un numero di eventi GM, autorizzati e non, in continuo aumento. A tal proposito, considerata la complessità del controllo analitico, l’attività dei laboratori diventa sempre più intensa, sia per la parte che riguarda la validazione dei metodi, sia per la parte esecutiva nell’ambito del controllo ufficiale. Va riconosciuto ai laboratori l’impegno che nel corso degli anni hanno dimostrato per ampliare il numero di prove accreditate per la ricerca di OGM negli alimenti. Un impegno che per alcuni di essi ha prodotto un modesto incremento del numero di eventi ricercati, mentre per altri ha portato ad incrementare in modo più consistente il numero di prove accreditate.
Al fine di migliorare la loro attività ed assicurare l’omogeneità dell’azione di controllo sul territorio nazionale, è d’obbligo invitare tutti i laboratori del network a partecipare ai proficiency test organizzati dall’EURL, a completare il processo di espansione dell’attività analitica di screening e a potenziare l’attività analitica accreditata anche per la rilevazione e quantificazione di eventi GM autorizzati sul mercato europeo.
Per quanto riguarda i flussi informativi, l’accesso ai dati del database nazionale, attraverso il Cruscotto di Reportistica Sanitaria (CRS), consente alle Regioni e P.A. di consultare e validare direttamente i dati di loro competenza. Quest’anno non si sono riscontrate quelle difficoltà che negli anni passati non consentivano di rispettare i tempi stabiliti per la validazione dei dati da parte delle Regioni/PA che così hanno rispettato le scadenze previste dal Piano nazionale.
Infine, tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2017, si può concludere che sul mercato italiano i prodotti alimentari permane rispettano i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando in tal modo l’informazione al consumatore. Si conferma, inoltre, che in Italia la presenza di OGM, autorizzati e non, negli alimenti continua ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, inferiori al limite di quantificazione.
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