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Allergeni - Piano regionale di controllo (Sicilia)

FONTE: Regione Sicilia

Piano Regionale Allergeni (PRA) di controllo ufficiale sulla verifica della corretta applicazione del decreto legislativo n.114/2006 (Sicilia)

Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni

Il piano regionale di controllo ufficiale per la verifica della presenza di allergeni negli alimenti può essere ritenuto adeguato e soddisfacente. Tuttavia dall’analisi dei dati disponibili è possibile ricavare alcune indicazioni operative:

  1. Opportunità di mantenere l’attività di campionamento delle matrici su prodotti alimentari quali carni macinate e preparati di carne, costituenti alimenti a rischio poiché la presenza di allergeni (ovo albumine, β-latto globuline, ma soprattutto solfiti), si è rilevata con maggiore frequenza. Ciò, sia per motivazioni riconducibili a eventi accidentali (contaminazione delle attrezzature dei laboratori di preparazione annessi al punto vendita) o di scarsa igienizzazione, sia per intenti di natura fraudolenta (aggiunta di solfiti al fine di esaltare e migliorare le caratteristiche organolettiche e merceologiche degli alimenti).
  2. Il miglioramento e l’orientamento degli obiettivi sanitari discende dalla collaborazione con le ACL le quali, interagendo con i laboratori, forniscono i flussi informativi necessari alla valutazione del piano, ma anche, una propria valutazione del rischio, orientando in modo funzionale, l’attività programmatoria verso la prevenzione del rischio alimentare ritenuto meritevole di attenzione.

Un punto critico degno di attenzione riguarda l’adeguatezza di categorizzazione del rischio che non sempre fornisce risultati aderenti alla realtà. Infatti, molti stabilimenti che per tipologia di attività dovrebbero essere categorizzati ad alto rischio (centri di cottura, pasticcerie industriali, etc…) di fatto vengono considerati a basso rischio. Una corretta categorizzazione del rischio, infatti, influisce sulla determinazione della frequenza dei controlli ufficiali e pertanto sulle risorse.

Altro punto critico degno di attenzione è il mancato riscontro di positività ai solfiti nell’analisi di revisione maggiormente dovuto al facile deterioramento degli stessi. Questa criticità è oggetto di attenzione e confronto con l’ISS anche in sede di audit, considerate anche le immancabili refluenze di natura legale (contenziosi).

In merito alle considerazioni complessive sulla valutazione dell’efficacia, per raggiungere gli obiettivi in misura via via più razionale e soddisfacente, alcune ASP hanno avviato una campagna di formazione rivolta al personale coinvolto a vario titolo nei controlli ufficiali. La formazione mira a uniformare nel territorio tecniche e procedure esecutive in conformità a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 882/2004.

Dal territorio è stata comunque segnalata una carenza numerica di personale tecnico della prevenzione per la realizzazione dei programmi di controllo ufficiale. Di questo e delle risorse materiali disponibili dovrà necessariamente tenersi conto per realizzare l’auspicato miglioramento delle performance operative.

Infine, poiché dall’analisi dei dati si registra un trend in diminuzione delle non conformità, questa A.C.R. sta mettendo a punto, unitamente all’IZS Sicilia quale Osservatorio Epidemiologico Regionale Veterinario, un metodo scientifico che tenendo conto della rilevanza statistica delle stesse, consentirà, nella nuova programmazione di rimodulare il numero dei campioni da prelevare, senza tuttavia influire sull’efficacia del controllo, realizzando, tenuto conto delle criticità rappresentate dalle A.C.L., un minore dispendio di risorse economiche ed umane nel territorio.


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Data di pubblicazione: 30 giugno 2018


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