Piano staordinario di controllo del rischio aflatossine nel latte e nei prodotti a base di latte
Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni
(Allegato alla Dec.2008/654/CE punto 9.5)
- Tutti gli allevamenti devono definire una procedura per la gestione del rischio aflatossina, a seconda della situazione climatica estiva, ed avere a disposizione almeno una analisi mensile relativamente alla ricerca di aflatossina M1 sul latte prodotto effettuata da un laboratorio con metodica “accreditata” (il rapporto di prova deve essere disponibile in azienda e/o trasmesso nel più breve tempo possibile dal primo acquirente);
- i laboratori dovrebbero costituire una rete di epidemiosorveglianza a livello Regionale in modo tale da rendere disponibili i dati per interventi rapidi e risolutori;
- devono essere standardizzate le metodiche in modo tale da non avere differenze significative nel livello di incertezza tra un laboratorio e l’altro;
- deve essere rafforzato il dialogo tra Autorità Competente e d Osa per eliminare le diffidenze e migliorare la trasparenza;
- a livello di produzione primaria deve essere rivaluto il ruolo delle buone pratiche di produzione in quanto solitamente è l’Autorità Competente che interviene, sostituendosi all’OSA, permettendo cosi, in tempi rapidi, il rientro della situazione di allarme;
- deve essere costantemente gestita una attività di formazione degli operatori della produzione primaria che parta dalla coltivazione delle derrate in campo sino al loro raccolto, trattamento, stoccaggio e somministrazione agli animali;
- i veterinari “aziendali” devono per coprire il loro ruolo essere veramente, anche in queste tematiche, il consulente sanitario dell’allevamento.
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