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Qualità merceologica degli alimenti generici

FONTE: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Controlli ufficiali sulla qualità merceologica di alimenti e bevande generici

Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni

Dall’analisi delle attività di controllo ufficiale e dei risultati conseguiti, il sistema dei controlli dell’ICQRF offre adeguate garanzie sia nella prevenzione che nel contrasto agli illeciti amministrativi e penali nel settore alimentare.

Nel 2017 il grado di realizzazione dell’obiettivo “Numero dei controlli” programmati per gli alimenti (31.711) è stato pari al 117,5%. Anche l’obiettivo dei campioni da prelevare (9.613) è stato abbondantemente raggiunto, con una percentuale di realizzazione pari al 109,0%.

Lo scostamento in positivo dell’attività realizzata è imputabile ai fattori operativi già precedentemente enunciati riguardanti i controlli non programmabili.

Valutazione complessiva dell’attività svolta e dei risultati ottenuti negli ultimi 3 anni

L’ultimo triennio è stato caratterizzato, tra l’altro, dalle misure volte alla semplificazione ed eliminazione degli oneri burocratici nel sistema produttivo, previste dal D.L. 91/2014, “Campolibero”, convertito in L. 116/2014. L’ICQRF è stato impegnato nell’intensa attività volta a dare attuazione con appositi decreti alla dematerializzazione dei registri di carico e scarico relativi ai settori: vitivinicolo, paste alimentari destinate all’esportazione, sostanze zuccherine, latte in polvere e burro.

Per il vino, in particolare, il 1° gennaio 2017 è entrato in vigore l’obbligo di tenuta telematica dei registri: una rivoluzione che ha riguardato decine di migliaia di operatori e che consentirà all’Italia di essere l’unico Paese al mondo ad avere on-line giacenze e movimentazioni del vino prodotto.

Inoltre, le disposizioni contenute nell’articolo 1, comma 3, dello stesso D.L. Campolibero hanno esteso l’istituto della diffida a tutte le violazioni alle norme che disciplinano la produzione e il commercio dei prodotti alimentari e dei mezzi tecnici di produzione agricola (sementi, mangimi, fertilizzanti e prodotti fitosanitari), prima previsto solo da specifiche norme del settore oleario, vitivinicolo e dei fertilizzanti, rendendo così il sistema punitivo più duttile e efficace.

La diffida consente all’operatore responsabile, in caso di prima infrazione sanabile di precetti normativi, di mettersi in regola senza pagare una sanzione, adempiendo alle prescrizioni dell’organo di controllo entro un breve termine.

I risultati applicativi dell’istituto della diffida nell’ultimo triennio sono stati molto positivi, determinando una riduzione importante del contenzioso e delle sanzioni inflitte ma consentendo nel contempo la regolarizzazione dei prodotti. Il numero totale di diffide applicate per la regolarizzazione di prodotti alimentari è stato pari a 9.291, di cui 3.084 nel solo 2017.

Notevole è stato anche l’impegno sul fronte del contrasto alla criminalità agroalimentare, ne sono testimonianza la costituzione di una Unita Investigativa Centrale e le numerose attività di Polizia Giudiziaria, svolte sia autonomamente che in concorso con altri organi di controllo, descritte nelle relazioni annuale del Piano Nazionale Integrato dei controlli e nei Report Attività ICQRF degli anni 2015, 2016 e 2017 e consultabili sul sito del Ministero delle Politiche Agricole, nella sezione Controlli / ICQRF. Dette operazioni hanno interessato, in particolare, i seguenti settori d’interesse del PNI: carni, vitivinicolo, lattiero caseario, oli di oliva.


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Data di pubblicazione: 30 giugno 2018


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