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LEA - Verifica dell'erogazione delle prestazioni e certificazione degli adempimenti

FONTE: Ministero della Salute

LEA - Verifica dell'erogazione delle prestazioni e certificazione degli adempimenti

Capitolo 4. Verifiche

La valutazione eseguita per l’anno di attività 2016 è stata svolta con i seguenti strumenti di valutazione:

  • GRIGLIA LEA: che include indicatori veterinari e alimentari (che nel contesto di questa rendicontazione vengono trattati insieme agli indicatori di performance – AAJ 1)
  • MACROINDICATORE (“Prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria” definito dal Comitato LEA con la sigla AAJ) costituito da 4 sub-indicatori (o item) di competenza veterinaria e alimentare, ovvero:
    • AAJ.1.1 INDICATORI DI PERFORMANCE (strumento di valutazione con un set di 10 indicatori, tra i quali 6  coincidono con quelli inseriti nella Griglia LEA);
    • AAJ.1.2. DEFINIZIONE SISTEMA REGIONALE DI AUDIT ai sensi dell’art 4 (6) del Reg. CE 882/2004. Per l’anno 2016 è stata valutata la documentazione attestante la produzione di un “Piano di Azione o una comunicazione di natura equivalente” da parte di ciascuna ASL auditata dall’Ente nel corso dell’anno precedente
    • AAJ.1.3 ATTUAZIONE PROGRAMMA DI AUDIT ai sensi dell’art 4 (6) del Reg. CE 882/2004. Sono state valutate sufficienti le Regioni che hanno svolto audit coprendo almeno il 20% delle proprie ASL e almeno 2 settori di attività.
    • AAJ.1.4 VERIFICA DELL’EFFICACIA DEI CONTROLLI UFFICIALI ai sensi dell’art 8 (3) lettera a) del Reg. CE 882/2004. Sono state valutate sufficienti le Regioni che hanno fornito evidenza della effettiva attuazione di tale attività.
    • Il Macroindicatore AAJ si ritiene soddisfatto se la valutazione per gli items AAJ 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, impostata secondo una modalità di tipo SI/NO, è risultata soddisfacente oppure se è stata conseguita una valutazione sufficiente solo per 3 items ma è risultata sufficiente per i flussi informativi veterinari e alimentari
  • FLUSSI INFORMATIVI costituita da una scheda per la verifica di 22 flussi informativi veterinari e alimentari, aggiornata ed integrata rispetto a quella dell’anno precedente, valutati con due criteri: di copertura e di qualità.
    La Regione è considerata complessivamente adempiente se ha conseguito: “≥ 60% del punteggio raggiungibile, con sufficienza per almeno 4 dei flussi vincolanti, oppure valutazione insufficiente ma con trend positivo rispetto all'anno precedente, con sufficienza per almeno 4 dei flussi vincolanti

La valutazione è stata organizzata e condotta nel contesto delle attività del Comitato LEA, ed è quindi strutturata per gli obiettivi dello stesso, ed in particolare per l’erogazione dell’aliquota del 3% del FSN, alle 16 Regioni oggetto di verifica, qualora risulti conseguito un giudizio di adempienza in tutti gli adempimenti verificati. In ogni caso, parallelamente, già dal 2012 tale verifica è stata estesa, limitatamente agli aspetti alimentari e veterinari, a tutte le Regioni e Provincie Autonome. 

MACROINDICATORE AAJ

Sono risultate soddisfacenti per AAJ 19 Regioni, tenendo conto anche dell’esito della valutazione dei flussi informativi.

Si riporta in allegato la Tabella 1 con gli esiti della istruttoria relativa al macroindicatore, e ai relativi sottoindicatori, per relazionare della situazione riscontrata valutando l’anno di attività 2016.

 


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AAJ 1.1 – Indicatori di performance

Per questo macroindicatore, le Regioni che hanno raggiunto valutazioni di sufficienza sono state 14, in diminuzione rispetto all’anno precedente.

Di seguito si riepilogano alcuni elementi in merito ai trend di alcuni indicatori utilizzati:

  • L’indicatore 5.1 della Griglia LEA relativo alle attività di eradicazione della tubercolosi bovina (tabella 6.b) mostra una flessione dell’orientamento del trend: infatti, le Regioni che hanno raggiunto il massimo punteggio attribuibile (“valore normale”) sono diventate 11, rispetto alle 13 dell’anno precedente, ed un consistente aumento del numero di Regioni  con punteggio insufficiente (“scostamento non accettabile”) che sono diventate 7 (1 nell’anno precedente). Il trend aveva subito una brusca inflessione a seguito della introduzione di ulteriori sottocriteri, volti ad affinare la possibilità di differenziazione tra le regioni, visto che ormai il controllo del patrimonio controllabile si attesta ormai, per tutte, tra il 98 e il 100% (ad eccezione della Sardegna che nel triennio 2013-2015 è risultata sempre sotto detta soglia, e dell’Abruzzo)
  • L’indicatore 5.2 della Griglia LEA relativo alle attività di eradicazione della brucellosi bovina, bufalina e ovicaprina (tabella 6.c), evidenzia una rilevante inversione del trend dell’anno precedente (con il mantenimento di 1 sola Regione nella classe “valore normale”). Nella classe “scostamento accettabile” si ritrovano 17 Regioni (delle quali 13 provenienti dalla classe superiore), mentre quelle con “scostamento non accettabile” si riducono, passando dalle 4 dell’anno precedente a 2 nel 2016. L’importante arretramento registrato nella classe con “valore normale” è certamente spiegabile sulla base degli ulteriori sub-criteri introdotti nella valutazione del 2016 (volti in particolare alla verifica del rispetto dell’obbligo introdotto dall’OM del 28 maggio 2015 di utilizzo del sistema informativo dedicato SANAN), per una valutazione dell’utilizzo di procedure più stringenti per la gestione del risanamento. Nell’ultimo biennio la regione che ha registrato uno “scostamento non accettabile” in ciascun anno (a causa dei sottocriteri di valutazione), è stata la Campania, mentre la Puglia e la Sicilia hanno superato, nel 2016, tale condizione. L’Abruzzo, per il quale era stato registrato uno “scostamento non accettabile” nel corso del triennio 2012-2014, ma che aveva raggiunto nel 2015 una percentuale soddisfacente di controlli effettuati, è invece ricaduto nel 2016 nella anzidetta classe “non accettabile”.
    In ogni caso la maggiore attenzione indotta dalla rilevazione dell’attività di eradicazione sta determinando una progressiva e consistente riduzione dei casi di brucellosi umana (cfr. Bollettino epidemiologico pubblicato sul sito web del Ministero della salute). 
  • Riguardo l’attività di campionamento per la ricerca di residui di farmaci e contaminanti negli alimenti di origine animale (ind. 6.1 della Griglia LEA) si è registrato un trend generalmente positivo negli anni 2006-2015. Nel 2016 sono state 18 le Regioni che hanno garantito un livello di attività pari al 100% di quella prevista (tabella 3.b) (trend in diminuzione rispetto alle 20 del 2015), mentre le Regioni della categoria “scostamento minimo” sono passate da 1 a 3. Per nessuna Regione invece è stata rilevata la condizione di “scostamento rilevante” o “scostamento non accettabile”.
  • Il livello di attività di campionamento da garantire nella fase di commercializzazione degli alimenti e nella ristorazione (ind. 6.2 della Griglia LEA 2016) mostra invece un trend in cui le Regioni tendono a distribuirsi nelle classi intermedie dei diversi gradi di giudizio, con una fortissima e progressiva riduzione di quelle collocate nella classe di piena adempienza (dalle 12 Regioni nel 2005 fino ad 2 nel 2016). A partire dalla rilevazione effettuata per il 2013, nel criterio di rilevazione sono state incluse nel conteggio, oltre al numero di campionamenti presso gli esercizi di commercializzazione e di somministrazione (pubblica e collettiva), anche le attività ispettive presso i soli esercizi di somministrazione. I livelli di accettabilità sono stati stabiliti, per questi ultimi, sulla base della sommatoria delle rispettive percentuali (di ispezione e di campionamento) di attività effettuate, senza quindi valutare le oscillazioni percentuali di una tecnica di controllo rispetto all’altra. La parziale integrazione del criterio di valutazione ha determinato la riduzione a 1 delle Regioni con “scostamento non accettabile” (Tabella 3.d), ma anche di quelle che raggiungevano la piena soddisfazione del criterio, e l’addensamento delle Regioni sui criteri di “scostamento minimo” (5 Regioni) e “scostamento rilevante”: 13 Regioni, consolidando sostanzialmente la situazione dell’anno precedente. La riduzione dell’attività di campionamento, rispetto ai criteri minimi raccomandati impartiti con un atto regolamentare emanato nel 1995, è imputabile a diversi fattori, tra i quali la mancata evoluzione, a livello nazionale, degli indirizzi relativi allo svolgimento dei programmi di controllo ufficiale nella fase di commercializzazione e ristorazione alla luce dei nuovi regolamenti comunitari. Gli esiti della rilevazione hanno determinato la costituzione di un gruppo di lavoro Ministero-Regioni per la revisione dei criteri di programmazione ed esecuzione dei controlli ufficiali nel settore alimenti esitata nella approvazione, con l’Accordo Stato Regioni CSR del 10 novembre 2016, rep. 212 , di un specifica linea guida per il controllo ufficiale.

Gli esiti delle valutazioni inerenti ciascun indicatore di performance sono riportati in calce alle tabelle relative alle diverse Macroaree, mentre nella Tabella 2.a è riportato un approfondimento degli esiti della valutazione dell’Item AAJ 1.1 – “indicatori di performance”.


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Nella Tabella 2.b allegata è riportato un approfondimento degli esiti della valutazione “Flussi Informativi”. Tale valutazione è stata effettuata selezionando 20 flussi informativi, in sei casi considerati “vincolanti”, verificati attraverso un doppio criterio: di copertura, e di qualità. Complessivamente sono stati quindi utilizzati 40 indicatori, diversamente pesati.

Per questo macroindicatore, 18 Regioni hanno raggiunto valutazioni di sufficienza, in riduzione rispetto all’anno precedente. Si è evidenziato inoltre un trend in generale flessione, probabilmente dovuto alla novità di alcuni criteri di valutazione.

Nel 2016, inoltre è stato consentito, alle Regioni per le quali l’esito preliminare della valutazione è risultato insoddisfacente, di esser valutate comunque adempienti, qualora le medesime abbiano proposto un Piano di Impegni volto ad adottare azioni strutturali per il superamento delle criticità emerse.

Macroaree e settori

Nelle Tabelle seguenti sono riepilogati, in modo analitico,  gli esiti della valutazione dei flussi informativi e degli indicatori di performance e di quelli della Griglia LEA, raggruppati per Macroaree e settori. (NB: per ragioni grafiche e di coerenza il Settore Farmacosorveglianza è stato aggregato alla Macroarea Mangimi).


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Data di pubblicazione: 30 giugno 2018

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