Sei in: Home > 4. Verifiche > Audit > Audit sui Posti di Ispezione Frontalieri (PIF)

Audit sui Posti di Ispezione Frontalieri (PIF)

FONTE: Ministero della Salute

Audit sui Posti d’Ispezione Frontalieri (PIF)

Capitolo 4. Verifiche

Nel 2017, in conformità alla programmazione annuale effettuata dall’Ufficio 8 DGSAF, sono stati sottoposti ad audit cinque PIF: Trapani Porto, Palermo Porto, Vado Ligure Savona Porto, Bologna Aeroporto e Fiumicino Aeroporto. La scelta è stata effettuata in considerazione delle caratteristiche tipologiche (porto o aeroporto), del flusso delle partite importate, della tipologia di attività svolta, delle risultanze dei precedenti audit nazionali e della Commissione Europea.

Gli audit sono stati condotti per verificare:

  • il sistema di controllo applicato sulle merci d’interesse veterinario in importazione/transito, in particolare per quanto attiene all’organizzazione dell’attività e al rapporto con altri organismi di controllo (es. Dogane);
  • la conformità delle strutture e delle attrezzature alla normativa europea di riferimento;
  • le azioni di adeguamento delle strutture e del sistema di controllo avviate in relazione agli esiti e alle raccomandazioni delle pregresse missioni di audit nazionali e della Commissione europea.


A seguito delle criticità rilevate nel corso degli audit, sono elaborate specifiche raccomandazioni per i PIF interessati che, a loro volta, sono tenuti a predisporre un piano di intervento per la rimozione delle non conformità rilevate con i relativi tempi di attuazione. Tale piano è poi oggetto di valutazione da parte dell’Ufficio 8 della DGSAF che ne monitora e ne verifica l’attuazione.

Nel corso delle missioni di audit condotte presso i suddetti PIF è stato rilevato che, in generale, l’attività di controllo è svolta in conformità alla normativa veterinaria e che il sistema messo in atto è efficace e adeguato per il conseguimento degli obiettivi fissati dal Regolamento (CE) n. 882/2004 relativamente al settore delle importazioni.

Sono stati evidenziati, comunque, margini di miglioramento per il superamento di alcune carenze.

PIF Trapani Porto
In relazione alle strutture, le carenze rilevate nei precedenti audit sono state rimosse a seguito della realizzazione di un nuovo PIF ubicato all’interno della zona doganale del Porto di Trapani.

Il PIF effettua verifiche interne di conformità sia in relazione al mantenimento dei requisiti strutturali/attrezzature del PIF, che per la corretta compilazione dei certificati emessi. Le verifiche interne dei certificati sono effettuate con una percentuale pari al 100%.

PIF Palermo Porto
Il PIF effettua verifiche interne di conformità sulla documentazione inerente le partite in importazione e sulle strutture/attrezzature.

Le principali non conformità rilevate nel corso dell’audit hanno riguardato prevalentemente le strutture in quanto il piano di manutenzione previsto non era ancora stato attuato.

PIF Vado Ligure Aeroporto
Sono stati rilevati miglioramenti nelle procedure di controllo dei prodotti d’interesse veterinario, anche a seguito dell’attuazione degli obiettivi di performance del PIF che prevedono la verifica della conformità della documentazione rilasciata dal PIF e delle strutture operative e delle attrezzature.

Necessita di essere ulteriormente migliorata l’acquisizione delle informazioni presenti sui manifesti di bordo direttamente dalle Dogane, sebbene tali informazioni vengano comunque acquisite dalle compagnie di navigazione che operano presso il Porto di Vado Ligure-Savona.

PIF Bologna Aeroporto
Presso il PIF di Bologna sono effettuate verifiche interne di conformità sia sulle strutture/attrezzature che sulla documentazione inerente le partite in importazione; tale attività ha determinato una riduzione delle non conformità rispetto ai precedenti anni.

PIF Fiumicino Aeroporto
In generale, in relazione alle procedure di controllo, è stato verificato che necessita di essere ulteriormente migliorata l’attività di monitoraggio delle partite che richiedono un follow-up e l’acquisizione delle informazioni presenti sui manifesti di bordo. Le non conformità inerenti le strutture hanno riguardato, in generale, la manutenzione dei locali e delle attrezzature e le procedure di controllo dell’igiene del PIF.

Altri audit/ispezioni
Nel 2017, inoltre, è stato condotto uno specifico audit presso 1 deposito doganale autorizzato allo stoccaggio di merci non conformi non destinate al mercato dell’EU (ai sensi degli articoli 12 e 13 della Dir. 97/78/CE).


‹‹‹ Capitolo precedente - Capitolo successivo ›››

Data di pubblicazione: 30 giugno 2018

Tag associati a questa pagina: Audit


Condividi:

  • Facebook