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Alimenti di origine animale - Controlli veterinari a seguito di scambi intracomunitari

FONTE: Ministero della Salute

Alimenti di origine animale - Controlli veterinari a seguito di scambi intracomunitari

Capitolo 2. Risultati

Nella tabella 4 sono riportati tutti gli esami di laboratorio sfavorevoli emersi nel corso dell’anno inclusi quelli che hanno comportato il respingimento delle partite. Come riportato in tabella i risultati sfavorevoli sono stati complessivamente 192. La maggior parte delle irregolarità ha riguardato il pesce per la presenza di metalli pesanti, istamina e parassiti, i molluschi bivalvi per norovirus e la carne di pollame per salmonella.

Non tutte le irregolarità di laboratorio hanno dato luogo a respingimento in quanto, quando il controllo è disposto dagli UVAC a scopo di monitoraggio in modo random e non discriminatorio, ai sensi della normativa vigente ( Dlgs.28/93), le partite non vengono bloccate in attesa degli esiti di laboratori,  ma rilasciate in libera pratica, anche se i Servizi Veterinari territoriali , ne seguono la tracciabilità in modo da poter operare, se necessario, il richiamo dei prodotti.  Si sottolinea, comunque, che in caso di esiti di laboratorio sfavorevoli, le secessive cinque partite di analoga tipologia e provenienza vengono obbligatoriamente bloccate nella sede del primo destinatario materiale italiano, campionate e rilasciate solo ad esito favorevole dei test di laboratorio ( Dlgs 28/93). 

Tabella 4: Risultati di laboratorio sfavorevoli emersi in seguito a controlli disposti dagli UVAC  nel 2017
Tabella 4

Nella tabella 5 sono riportati per tipologia di merce, i risultati dei controlli seguiti da respingimenti nel 2017. Si segnala che sotto il termine “respingimento” sono comprese sia le rispedizioni al Paese di origine, sia le distruzioni o l’utilizzo per altri fini previa trasformazione del prodotto. Nella colonna “partite regolarizzate” sono indicate le partite per le quali si è arrivati alla regolarizzazione dei certificati o documenti commerciali senza dover procedere al respingimento o alla distruzione delle partite stesse. Le regolarizzazioni effettuate durante il 2017 hanno riguardato 2 partite, un numero inferiore a quello relativo all’anno precedente (8 partite).

Complessivamente le partite oggetto di respingimento sono state 62 che, su un totale di 8.156 partite controllate, rappresentano una percentuale pari allo 0,76 leggermente inferiore a quella riscontrata nel 2016 (0,99%).

I respingimenti hanno riguardato in particolare i prodotti della pesca (35 partite), le carni di pollame (9 partite), molluschi (4 partite), carni suine (3 partite) crostacei (3 partite), carni bovine ( 2 partite),  e sono scaturiti principalmente da irregolarità di laboratorio (53) e in minor misura da ispezioni veterinarie sfavorevoli  (8) e documentazione irregolare (1).

Le partite non conformi sono state principalmente distrutte (27), rispedite (23), destinate ad altri provvedimenti (es. depurazione molluschi) (11) e in minima parte trasformate (1).

A seguito di ogni respingimento per irregolarità di laboratorio, le successive 5 partite di merci della stessa tipologia e provenienza hanno poi subito un controllo sistematico.

I respingimenti conseguenti ad esami di laboratorio sfavorevoli sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano sono stati in totale 53 ed hanno riguardato in massima parte i prodotti della pesca (tabella 5).

Infine, nella tabella 3 sono riportate le partite sottoposte a rispedizione, in relazione ai Paesi di origine delle merci. Dalla tabella emerge che la percentuale di respingimento, considerata rispetto allo Stato membro di origine, varia tra lo 0 ed il 2,67%. Delle 77 partite di merci respinte (incluse 15 partite di animali vivi e prodotti non destinati al consumo umano) 32 provenivano dalla Spagna, 8 dalla Germania, 7 dalla Polonia, 7 dall’Ungheria, 5 dal Portogallo etc..


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Data di pubblicazione: 30 giugno 2018


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