Data di pubblicazione: 23 luglio 2019
FONTE: Regione Friuli Venezia Giulia
Progetto regionale Piccole Produzioni Locali (PPL)
Capitolo 1. Attività svolta
Tradizione, tipicità, valorizzazione del territorio, opportunità per il consumatore, opportunità per le aziende agricole sono i concetti fondanti del progetto sulle Piccole Produzioni Locali (PPL).
Nel 2011 è stato deciso con Decreto del Presidente della Regione n. 010 del 31.01.2011, il Progetto Piccole Produzioni Locali, inizialmente per i prodotti a base di carne suina (salsiccia, cotechino, salame, soppressa) e carni avi-cunicole fresche ottenute da animali allevati dallo stesso produttore primario. Il progetto si basa su principi di flessibilità e di adeguatezza per consentire alle piccole aziende agricole la produzione di alimenti sicuri snellendone il carico burocratico. La Regione Friuli Venezia Giulia ha riconosciuto l’importanza di quel patrimonio di produzioni locali che rappresentano un significativo elemento di preservazione del territorio, caratterizzazione geografica e tutela occupazionale, in particolar modo per quelle zone a ridotto significato zooeconomico. Tali realtà sono rappresentate non solo dagli agriturismi e dalle malghe, per cui esiste già una regolamentazione degli standard igienico sanitari di produzione e commercializzazione dei prodotti, ma anche dalle Piccole Produzioni Locali ossia delle realtà produttive di piccole dimensioni in cui avviene, ad integrazione del reddito del produttore primario, la lavorazione e vendita “in azienda” di un quantitativo limitato di prodotti derivanti da animali allevati in essa, macellati e direttamente commercializzati. In considerazione di tale realtà produttiva, connotata da significativi aspetti di localizzazione e tipicità in assenza dei caratteristici elementi di globalizzazione, si è ritenuto necessario individuare percorsi alternativi, così come definito dalle norme comunitarie, per tali PPL, nel pieno rispetto del principio di tutela del cittadino consumatore. Successivamente, con il Decreto del Presidente della Regione n. 023 del 21.02.2014 sono stati aggiunti miele e derivati dell’alveare, conserve alimentari vegetali e confetture di frutta, composte e succhi di frutta ed infine, con il Decreto del Presidente della Regione n. 179 del 01.09.2015 sono stati aggiunti al paniere, il pane e prodotti da forno, prodotti alimentari vegetali e lumache vive, conserve e sughi di lumache. L’evoluzione normativa e l’allargamento del paniere originano dalle richieste del territorio che vengono valutate dal punto di vista scientifico e normativo nell’ottica di garantire la salute del consumatore e la lealtà commerciale.
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