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Animali vivi, sperma, embrioni e ovuli - Controlli veterinari all'importazione

FONTE: Ministero della Salute

Controlli veterinari su animali vivi, sperma, embrioni e ovuli provenienti da Paesi terzi

Capitolo 5b. Analisi critica e conclusioni

Nel 2015 sono state presentate ai PIF italiani per l’importazione 3.281 partite di animali vivi, sperma, ovuli ed embrioni di cui 3.135 sono state sottoposte a controllo fisico con una percentuale di controllo pari al 95,5%. Si evidenzia, tuttavia, che il controllo volto alla verifica della correttezza della documentazione e dell’identità degli animali è stato di tipo sistematico su tutte le partite e, quando ritenuto opportuno dai veterinari ispettori oppure in osservanza di specifiche istruzioni ministeriali o comunitarie, il controllo fisico/materiale è stato integrato dal controllo di laboratorio (n. 3 controlli).

L’attività svolta dai PIF italiani, unitamente a quella svolta dai Posti di ispezione frontaliera degli altri Stati Membri, costituisce una fondamentale azione di controllo e di verifica delle garanzie sanitarie fornite dal Paese Terzo esportatore per ogni singola partita di animali vivi, sperma ovuli ed embrioni diretta all'Unione Europea.

Si evidenzia che nel 2015 in relazione all’emergenza epidemica per influenza aviaria ad alta patogenicità negli Stati Uniti, Canada e Israele sono state fornite diverse istruzioni agli uffici periferici allo scopo di adattare i controlli all’evoluzione della malattia che ha determinato numerosi interventi normativi dell’UE volte a regionalizzare i territori dei paesi colpiti.

Si sottolinea, infine, che il controllo sulle importazioni di animali vivi si configura come attività di tipo non programmabile in quanto oltre a dipendere dai flussi commerciali e regolamentata dalla normativa comunitaria che prevede l’esecuzione dei controlli per ogni partita presentata per l’importazione. A riguardo allo scopo di poter effettuare una stima dei controlli attesi per il 2016, si può far riferimento ai controlli effettuati nel 2015 (v. tabella 1), presupponendo ragionevolmente che nel 2016 il numero e la tipologia dei suddetti controlli non varieranno in maniera rilevante.


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Data di pubblicazione: 30 giugno 2016


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