FONTE: Ministero della Salute
Sottoprodotti di origine animale - Controlli ufficiali sugli stabilimenti riconosciuti ai sensi del Reg (CE) 1069/2009 e controlli relativi alla rimozione di Materiale Specifico a Rischio (MSR)
Capitolo 2. Risultati
Nell’ultima colonna della Tabella B (cap. 1) sono illustrati i numeri delle non conformità rilevate durante i controlli effettuati dalle ASL. Sulla base dei dati pervenuti si evidenzia che le principali non conformità si possono ricondurre a:
I casi di irregolarità hanno interessato tutte le tipologie di impianti riconosciuti ai sensi del Reg. CE 1069/2009; i risultati più favorevoli ai controlli si sono evidenziati negli impianti di incenerimento.
Andamento delle non conformità negli ultimi 6 anni: Il dato non può assumere preciso valore comparativo per il differente numero di controlli nei sei anni presi a confronto. Nel 2015 si evidenzia un aumento delle non conformità rispetto agli anni precedenti; rispetto all’anno 2014 queste sono raddoppiate a fronte di un numero dei controlli quasi sovrapponibile.
Nel dettaglio:
Si evidenzia, in generale, un numero di interventi di controllo elevato, suddiviso in attività di ispezione e di audit. In funzione della programmazione, effettuata tenendo in considerazione la classificazione del rischio dei singoli impianti, i servizi veterinari hanno svolto il maggior numero di controlli negli impianti di magazzinaggio e manipolazione, negli impianti di trasformazione e negli stabilimenti di produzione del petfood.
Per quanto riguarda i controlli sulla gestione del materiale specifico a rischio (MSR) negli impianti di macellazione, sezionamento e nelle macellerie autorizzate, dalla tabella C (cap. 1) si evince che le non conformità rilevate ai controlli interessano circa il 7% degli impianti di macellazione controllati, circa il 9 % degli impianti di manipolazione di sottoprodotti, circa il 5% degli impianti di sezionamento controllati ed una percentuale intorno al 1% delle macellerie controllate. Queste non conformità hanno riguardato prevalentemente la mancata o non corretta identificazione dei contenitori e delle attrezzature che vengono a contatto con il MSR; le altre hanno riguardato prevalentemente la inadeguatezza delle procedure del manuale di autocontrollo.
Nella maggior parte dei casi di irregolarità è stato adottato un provvedimento prescrittivo, per la rimanente parte sono state irrogate sanzioni di tipo amministrativo
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