FONTE: Ministero della Salute
Brucellosi - Piani nazionali di controllo
Capitolo 1. Attività svolta
L’attività di controllo svolta nell’anno 2018 in applicazione della normativa vigente è sintetizzata nelle Tabelle allegate, in cui sono riportate, per ciascuna delle regioni interessate, rispettivamente, la percentuale dei controlli effettuati nelle aziende bovine-bufaline (Tabella 1.1) ed ovi-caprine (Tabella 1.2).
La verifica delle attività di risanamento delle regioni/province non ancora ufficialmente indenni viene effettuata a livello centrale e regionale tramite la valutazione del livello di controllo della malattia nelle aziende inserite nel programma il cui obiettivo consiste nel controllare il 100% delle aziende con un livello di prevalenza uguale o inferiore allo 0,2%.
I dati riportati in Tabella 1.1 evidenziano che nel 2018 è stato controllato il 99,77% delle aziende soggette al programma di eradicazione della brucellosi bovina e che la Regione con più alta prevalenza ed incidenza risulta essere la Sicilia (2,27%).
I dati riportati in Tabella 1.2 evidenziano che nel 2018 è stato controllato il 99,22% delle aziende soggette al programma di eradicazione della brucellosi ovi-caprina e che la Regione con più alta prevalenza ed incidenza risulta essere la Sicilia (2,43%).
La verifica delle attività concernenti le regioni/province ufficialmente indenni è quantificabile in termini di mantenimento o meno della qualifica durante l’anno di riferimento. Nel 2018 tutte le regioni/province ufficialmente indenni hanno mantenuto la qualifica. Le azioni correttive intraprese dalle autorità territorialmente competenti delle regioni italiane non ancora Ufficialmente Indenni invece consistono nella individuazione e macellazione degli animali positivi allo scopo di estinguere al più presto il focolaio di infezione; in tabella 2.1, 2.2 e 2.3 sono indicati in dettaglio gli abbattimenti effettuati dalle varie regioni per le operazioni di risanamento del patrimonio bovino-bufalino e ovi-caprino.
Come si evince dalla Tabella 2.1, in Basilicata, Sicilia e Puglia e Campania erano positivi alla brucellosi, nel 2018, 2099 bovini e ne sono stati abbattuti 3898 nel corso dell’anno.
Mentre dalla Tabella 2.2, si ricava che in Sicilia nel 2018 sono risultati positivi alla brucellosi 7604 ovi-caprini e ne sono stati abbattuti 8558.
Nella Tabella 2.3 risulta che nel 2018 sono risultati positivi 3802 bufali e ne sono stati abbattuti complessivamente 4760.
Considerata l’efficacia dell’ordinanza ministeriale 28 Maggio 2015, “Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina, leucosi”, che prevedeva ulteriori misure di controllo per le sopra elencate malattie, il Ministero della Salute ne ha previsto la proroga. Questa contiene misure, che riguardano tutto il territorio nazionale in misura diversa a seconda se si riferiscono ai territori ufficialmente indenni piuttosto che a quelli non ufficialmente indenni. La nuova Ordinanza prevede azioni per i Servizi Veterinari Regionali e Locali (ASL) per migliorare l’efficacia dei controlli per la brucellosi. Sono state confermate tutte le misure riguardanti l’utilizzo dei sistemi informativi e sottolineata l’importanza di elaborare già dal sospetto, ai fini della conferma e relativa notifica del focolaio, l’indagine epidemiologica corredata di analisi di laboratorio, analisi microbiologiche per il tentativo di isolamento della brucella e di tutte le informazioni riguardanti i rintracci. Per favorire la corretta esecuzione e registrazione in SIMAN delle indagini epidemiologiche il Working Group I.E. operante presso il Ministero della Salute ha organizzato esercitazioni di campo che in tre giornate si sono poste l’obiettivo di fornire ai servizi veterinari locali: informazioni di epidemiologia di base, modalità di raccolta delle informazioni necessarie all’elaborazione di una corretta indagine epidemiologica nei focolai di infezione, istruzioni sull’inserimento dei dati epidemiologici raccolti nei focolai di infezione nella scheda SIMAN (sistema di notifica dei focolai). Le esercitazioni sono state effettuate nelle regioni: Lazio, Puglia, Molise, Abruzzo.
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Vedi anche
Nella Relazione
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