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Fitosanitari - Controlli ufficiali sui residui di prodotti fitosanitari in alimenti - programma nazionale

FONTE: Ministero della Salute

Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti

Capitolo 1. Attività svolta

Ai fini della verifica del rispetto dei limiti massimi di residui di cui al regolamento CE N 396/2005 e al fine di proteggere gli interessi dei consumatori e ad assicurare la lealtà delle transazioni commerciali in Italia vengono eseguiti i controlli dei residui di prodotti fitosanitari in alimenti.

Tale regolamento prevede anche che vengano effettuati campionamenti per il piano nazionale e per il programma europeo.

Ogni anno il Ministero programma le attività di controllo aggiornando alla normativa vigente il decreto. Il decreto ministeriale del 23 dicembre 1992 (decreto) ripartisce i campionamenti tra le Regioni/Province, stabilisce le modalità di trasmissione, le categorie di alimenti oggetto di controllo, i luoghi del prelievo.  Gli indirizzi ministeriali, che il Ministero della salute emana per  aggiornare tale decreto, esplicitano gli alimenti da scegliere per le varie categorie previste dal decreto, indicano gli alimenti da esaminare con priorità tenendo in considerazione gli esiti dei controlli degli anni precedenti, individuano, sulla base dei dati delle produzioni agricole i campionamenti da effettuare per il programma europeo ( 10 tipi di alimenti di origine vegetale e animale, i baby food, i campioni biologici).

Le Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano danno indirizzi alle Autorità Sanitarie Locali che eseguono i controlli sul territorio. I laboratori del controllo ufficiale Istituti zooprofilattici sperimentali (IZS), Laboratori di sanità pubblica (LSP) e le Agenzie per la protezione dell’ambiente (ARPA) eseguono le analisi.

Il decreto prevede anche che siano effettuati campionamenti di vegetali all’importazione.

Per il 2018 viene riportata una sintesi dei risultati dei controlli dei residui di prodotti fitosanitari in alimenti e tabelle relative alla programmazione nazionale ed europea e le elaborazioni riassunte in tabelle relative ai campionamenti globali, ai campionamenti regionali, ai campionamenti europei, ed ai campionamenti all’importazione e ad altri campionamenti validati dalle Regioni/province autonome. Tali risultati saranno trasmessi all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) entro agosto 2019.

I risultati sono illustrati nelle seguenti tabelle, disponibili nel file allegato:

  • Tabella 1: Programmazione nazionale dei campionamenti e laboratori che hanno effettuato le analisi
  • Tabella 2a: Programmazione europea degli alimenti di origine vegetale e dei baby food
  • Tabella 2b: Programmazione europea degli alimenti di origine animale
  • Tabella 3: Risultati Totali dei campionamenti
  • Tabella 4: Risultati dei controlli ufficiali analizzati dalle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano
  • Tabella 5: Risultati dei campionamenti europei
  • Tabella 6: Risultati dei campionamenti all’importazione
  • Tabella 7 e Grafico 8: Andamento nel tempo dei risultati
  • Grafico 9: Raffronto con l’Europa


Le tabelle 1, 2a e 2b descrivono la programmazione nazionale che risponde alle disposizioni del decreto del 23 dicembre 1992 e a quelle contenute nella nota d’indirizzo della Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione.

La Tabella 3 riassume i campionamenti totali per la ricerca di residui di pesticidi; in totale sono stati eseguiti 12.350 campioni sia sul territorio sia all’importazione. La frutta risulta essere la tipologia di alimento più campionata.  In totale sono stati esaminati 3.833 campioni di frutta, 3.405 di ortaggi inclusi i legumi secchi, 1.541 di cereali (in chicchi, decorticati e in farina), 480 di olio, 872 di vino, 56 di baby food e 2.163 di altri prodotti.

La tabella 4 descrive i campionamenti eseguiti dagli Assessorati alla Sanità delle Regioni/Province Autonome. Tutte le Regioni/Province hanno trasmesso ed eseguito campionamenti per la ricerca di residui di pesticidi in alimenti.

La percentuale dei campioni totali effettuati rispetto a quelli programmati risulta essere superiore al 100% per tutte le regioni ad eccezione delle Regioni Umbria e Valle d’Aosta. Le Regioni Campania e Valle d’Aosta non hanno effettuato i campioni per tutte le tipologie di alimenti previste dal decreto.

La tabella 5 descrive i campioni che gli Assessorati alla Sanità delle Regioni hanno fatto eseguire per ottemperare agli obblighi dell’Unione Europea previsti dal regolamento 662/2017.

Sono stati eseguiti campioni per tutte le tipologie di alimenti previste da tale regolamento anche se  ancora deve essere raggiunto il minimale previsto dal regolamento per quanto riguarda i broccoli erché al posto di questi sono stati prelevati i cavolfiori, che appartengono allo stesso gruppo dei cavoli ad infiorescenza e spesso hanno lo stesso valore di Limite massimo di residuo;  lo stesso per quanto riguarda gli alimenti di origine animale che sono spesso campionati anche per il piano nazionale residui di farmaci veterinari e quindi per evitare le sovrapposizioni dei controlli e delle trasmissioni sono stati probabilmente trasmessi con il flusso del piano nazionale residui.

La Tabella 6 descrive i campionamenti all’importazione: in totale sono stati prelevati 1.309 campioni e come a livello nazionale la tipologia più campionata è stata la frutta. Il campionamento è così ripartito 394 campioni di frutta, 369 campioni di ortaggi, 141 di cereali, 10 di olio, 2 di vino e 393 di altri prodotti.

L’andamento dei campionamenti totali e delle irregolarità negli ultimi due anni è riportato nella tabella 7 e nel grafico 8.

In generale si può vedere che i campionamenti sono aumentati o sono rimasti pressoché costanti.

 


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Data di pubblicazione: 23 luglio 2019

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