FONTE: Ministero della Salute
Piano di controllo coordinato per svelare pratiche fraudolente nella commercializzazione dei prodotti ittici e del miele - Attività Ad Hoc
Capitolo 1. Attività svolta
A seguito dello scandalo della carne equina del 2013 (presenza di carne di cavallo non dichiarata in prodotti a base di carne), la Commissione europea ha avviato alcune attività al fine di svelare pratiche fraudolente nella commercializzazione di alcuni alimenti in settori particolarmente a rischio.
In particolare, con la Raccomandazione C(2015)1558 del 12 marzo 2015, è stato concordato un piano di controllo coordinato, da attuare contemporaneamente nei territori degli Stati membri, per svelare pratiche fraudolente nella commercializzazione dei prodotti ittici e del miele.
Le Raccomandazione, che contiene in dettaglio le procedure per l’attuazione del Piano, non è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, per garantire l’effetto sorpresa dei controlli.
Le attività di campionamento si sono svolte in tutti gli Stati membri dal 1° giugno 2015 al 15 luglio 2015.
Gli esiti del piano di controllo relativi ai prodotti ittici e i risultati preliminari per il miele, insieme ad alcune FAQ (domande e risposte più frequenti) sono state pubblicate dalla Commissione Europea sul sito della DG SANTE.
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Il Piano di controllo coordinato sui prodotti ittici aveva lo scopo di svelare la commercializzazione di prodotti della pesca e di acquacoltura contenenti specie ittiche diverse da quelle dichiarate in etichetta (sostituzione di specie).
Sono stati prelevati su tutto il territorio europeo circa 3.900 campioni di prodotti ittici di circa 150 specie differenti, in tutti gli stadi della catena di produzione. I test analitici hanno confermato che il 94% dei campioni è risultato conforme.
In Italia le attività di campionamento sono state affidate al corpo del NAS, mentre le indagini analitiche sono state svolte da alcuni Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
Sono stati prelevati 251 campioni di prodotti, processati e non processati, a base di “pesce bianco”, tra cui nasello/merluzzo, pesci piatti (rombo, sogliola, platessa, halibut), baccalà/stoccafisso, orata, spigola, cernia, pagello, pesce persico, storione.
Il campionamento è stato effettuato lungo diversi punti della catena di fornitura e di distribuzione, compresi posti di ispezione frontaliera, stabilimenti di trasformazione, mercati, celle frigorifere, commercianti, vendite al dettaglio e ristoratori (compresi mense, ristoranti, ecc.).
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Il Piano di controllo coordinato sul miele aveva lo scopo di accertare la possibile commercializzazione di prodotti con origine geografica e/o botanica diversa rispetto a quella dichiarata in etichetta, nonché ottenuti utilizzando zuccheri o prodotti dello zucchero esogeni.
Sul territorio europeo sono stati prelevati 2.237 campioni di miele, in diversi punti della catena di produzione e di commercializzazione, al fine del controllo analitico abbinato a quello documentale (identità e controlli fisici, test di laboratorio per verificare la composizione degli zuccheri, irregolarità dell’etichettatura per ciò che riguarda origine botanica e geografica).
In Italia le attività di campionamento e di analisi sono state svolte dall’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Sono stati prelevati sul territorio italiano 110 campioni di miele.
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Documentazione
Vedi anche
Nella Relazione
Nel PNI 2015-2018
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