FONTE: Ministero della Salute
Audit sui Posti d’Ispezione Frontalieri (PIF)
Macroarea: Attività trasversali
Settore: Audit
5. Analisi critica e conclusioni
Nell’anno 2014, la programmazione degli audit presso i PIF è stata rispettata.
Le missioni di audit, in generale, hanno consentito di poter rilevare che le attività di controllo ufficiale delle merci in importazione/transito sono state svolte conformemente alla normativa nazionale e comunitaria di settore e che la maggior parte delle non conformità rilevate nel corso delle precedenti missioni di audit sono state rimosse.
Gli obiettivi di struttura (Direttiva di III Livello) assegnati ai PIF sulla base delle specifiche attività svolte da ciascun Ufficio e del numero dei controlli ufficiali effettuati ha consentito di migliorare il sistema dei controlli all’importazione.
In particolare, gli obiettivi assegnati hanno riguardato: il consolidamento del livello di conformità alle norme comunitarie delle strutture operative dei PIF attraverso l’effettuazione di verifiche periodiche interne; il miglioramento dei livelli di attuazione dei controlli all'importazione mediante controlli interni di conformità dei certificati sanitari rilasciati; il miglioramento dei livelli di attuazione dei piani di monitoraggio per i controlli di laboratorio tenendo conto del numero di partite presentate per l'importazione, ecc.
Inoltre, l' ulteriore sviluppo dello Sportello Unico Doganale, che ha portato all’interoperabilità tra il sistema nazionale dell’Agenzia delle Dogane e quello del Ministero della Salute per la verifica dei certificati veterinari rilasciati dai PIF attraverso il sistema europeo TRACES (DVCE), ha contribuito a rafforzare il sistema dei controlli all’importazione e a migliorare la collaborazione, a livello centrale e territoriale, con gli Uffici Doganali.
Da un’analisi dei risultati degli audit (periodo 2011-2014), è stato rilevato un progressivo miglioramento nell’attività di verifica dell’efficacia dei controlli prevista dal Regolamento (CE) n. 882/2004 che ha portato all’individuazione di particolari criticità che sono state affrontate anche a livello centrale (es. carenze strutturali, conferma di uscita dal territorio dell’UE per le partite in transito, tempistiche delle partite i trasbordo verso Paesi terzi, ecc.)
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