FONTE: Regione Sardegna
Piano di sorveglianza della brucellosi suina
Macroarea: Sanità animale
Settore: Malattie infettive
5. Analisi critica e conclusioni
Con Decreto dell’Assessore dell’Igiene e Sanità 21 ottobre 2009, n. 54, si disciplinano le modalità di notifica delle malattie infettive e trasmissibili degli animali all’Autorità sanitaria locale, regionale e nazionale nel rispetto del Regolamento di Polizia Veterinaria, della Direttiva 82/894/CEE e ss.mm. e degli accordi internazionali sottoscritti dall’Italia nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.Si aggiorna quindi la modulistica e le procedure di notifica delle malattie infettive e contagiose degli animali. Si prevedono inoltre le opportune iniziative di informazione e aggiornamento rivolte alle Autorità competenti (personale dei Servizi Veterinari, dell’Istituto Zooprofilattico, Veterinari libero professionisti, ecc.).
I destinatari della norma regionale sono tutte le autorità competenti e i soggetti coinvolti: articolo 5 del Decreto54/2009.
Nello specifico si ritiene idoneo il sistema previsto per la categorizzazione del rischio.
Il Piano si è rivelato però debole sotto diversi aspetti.
Ciò risulta anche dalla relazione presente, in quanto in essa non sono presenti i dati di ritorno sugli allevamenti sottoposti a risanamento, (livello 5 e 4 di categorizzazione del rischio) e questo non consente la valutazione in termini di efficienza ed efficacia. Tale situazione è sicuramente imputabile alla carenza di risorse professionali, che garantiscano il necessario coordinamento a livello regionale e la continuità nello svolgersi delle attività previste. Da tale carenza consegue anche l’assenza l’attività di audit: non è stato infatti possibile concretizzare un sistema di audit interni per la verifica dell’efficacia e appropriatezza dei controlli ufficiali eseguiti (articolo 4 comma 6 del Regolamento CE 882/2004).
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La valutazione sui risultati ottenuti nel quadriennio 2011-2014
La valutazione dell’attività di controllo svolta in questi anni ha evidenziato che la brucellosi suina, è una patologia non trascurabile del comparto suinicolo, i cui effetti sono verosimilmente sottostimati. Si ritiene utile il proseguimento del Piano quale attività complementare di controllo ufficiale su base Regionale, ma con le opportune misure correttive che non possono prescindere dalla corretta informazione e sensibilizzazione dell’autorità competente locale e, a cascata, dei portatori di interesse (allevatori, associazioni di categoria).
Nelle tabelle allegate si riportano i dati IZS relativi agli esami eseguiti nei confronti dei suidi domestici e dei suidi selvatici negli anni dal 2011 al 2013. Dal raffronto con i dati del 2014
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