FONTE: Ministero della Salute
Controlli veterinari su animali vivi, sperma, embrioni e ovuli spediti in Italia da altri Paesi dell’UE
Macroarea: Sanità animale
Settore: Importazione e scambi
5. Analisi critica e conclusioni
Nel 2014 gli UVAC hanno svolto una fondamentale opera di coordinamento dell’attività di vigilanza e controllo veterinario sulle partite di animali e prodotti di origine animale provenienti dagli altri Stati membri della Comunità europea.
Il numero di partite prenotificato è in linea con quello dell’anno scorso mentre si segnala un aumento del numero dei controlli fisici e delle irregolarità.
Ai sensi del decreto legislativo 30 gennaio 1993, n. 28, gli operatori che si fanno consegnare prodotti o animali provenienti da un altro Stato membro sono soggetti a preventiva registrazione presso l’U.V.A.C. di competenza territoriale. Rispetto al 2013 si riscontra un incremento delle registrazioni del 6,2% (incluse le registrazioni per i prodotti).
L’attività degli Uffici nel campo della sanità animale è stata, tra le altre, quella di monitorare le introduzioni di animali vivi da quei Paesi membri nei quali si sono registrati nuovi focolai di malattie infettive (es. peste suina africana, bluetongue, influenza aviaria).
In Italia si è confermata l’utilità di gestire le informazioni relative agli scambi intracomunitari anche con il sistema Nazionale SINTESI (modulo UVAC), che costituisce, alla luce delle novità introdotte con il sistema TRACES, il punto di riferimento principale per la registrazione e la convenzione degli operatori e per la registrazione delle partite di provenienza intracomunitaria a loro destinate.
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