FONTE: Ministero della Salute
CNR per la Rabbia
Centro di referenza nazionale per la rabbia
Macroarea: Attività trasversali
Settore: Laboratori Nazionali Riferimento
Attività 2014
Nell’anno 2014 è stato organizzato il primo test interlaboratorio nazionale per la diagnosi della rabbia mediante prova di Immunofluorescenza diretta. Tutti i laboratori degli II.ZZ.SS. che eseguono tale metodica sono stati invitati a partecipare. Un totale di 7 laboratori su 9 è stato ammesso alla prova, essendo in possesso del pre-requisito alla partecipazione (esecuzione dell’analisi da parte di personale vaccinato nei confronti della rabbia con controllo periodico del titolo anticorpale, secondo quanto prescritto dal D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81).
In data 24/06/2014, il pannello di 18 campioni alla cieca con i controlli di riferimento sono stati inviati ai laboratori partecipanti. Congiuntamente è stato inviato un questionario per la raccolta di informazioni sull’attività diagnostica di ciascun laboratorio. Ogni laboratorio era stato preventivamente avvisato dell’imminente invio e della scadenza per la ricezione delle risposte entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione del pacco.
Tutti i laboratori coinvolti hanno risposto al ring test nei tempi previsti. I risultati del ring test rabbia 2014 sono stati elaborati statisticamente e presentati agli II.ZZ.SS. partecipanti mediante un report dettagliato.
Ad eccezione di due casi, tutti i laboratori partecipanti sono stati in grado di identificare correttamente tutti i campioni diagnostici come positivi oppure negativi.
Due laboratori hanno ottenuto esiti non corretti su un totale di quattro campioni e sono stati invitati a ripetere la prova. In particolare, uno dei due laboratori che avevano fornito risposte inesatte ha correttamente identificato tutti i campioni in seguito al riesame del pannello. Il secondo laboratorio che aveva fornito esiti non corretti ha invece ricevuto un nuovo pannello di campioni poiché il materiale diagnostico del primo invio era insufficiente per ripetere la prova. Anche in questo caso, il laboratorio partecipante è stato in grado di identificare correttamente tutti i campioni ricevuti, seppure in tempi oltremodo lunghi (57 giorni).
Nel complesso il valore di concordanza dell’intero circuito è risultato pari a 0,904 (IC[0,828-0,975]; p=0,000) e quindi ottima, benché per due laboratori il valore di K di Cohen si è attestata su valori al limite (0,810).
Il circuito interlaboratorio 2014 è il primo circuito organizzato a livello nazionale ed è intenzione del laboratorio di riferimento di garantire la sua organizzazione con cadenza annuale. Tale circuito ha permesso di confermare che la diagnosi della rabbia negli animali non viene garantita da tutti gli II.ZZ.SS.. Gli eventuali campioni sospetti vengono in tal caso indirizzati al laboratorio di riferimento nazionale, aumentando notevolmente i tempi di risposta, con relative implicazioni sanitarie per episodi di contatto con uomo o animali domestici.
Riguardo i requisiti di sicurezza per il personale questi non vengono sempre ottemperati, in particolare si ricorda che l’esecuzione dell’analisi dovrebbe sempre essere affidata a personale vaccinato nei confronti della rabbia con controllo periodico del titolo anticorpale, secondo quanto prescritto dal D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Il feedback ricevuto dai laboratori partecipanti ha permesso di valutare positivamente la qualità del circuito, ma si ritiene corretto in futuro concedere ai laboratori partecipanti una finestra temporale più ampia (fino a tre settimane lavorative) per l’esecuzione del circuito. Inoltre futuri circuiti includeranno campioni maggiormente eterogenei rispetto a quelli presenti nel circuito 2014, in termini di concentrazioni e ceppi virali.
I risultati del circuito interlaboratorio e del questionario informativo indicano entrambi dei margini di miglioramento dell’attività diagnostica per la rabbia animale a livello nazionale.
Il censimento delle procedure diagnostiche in uso a livello nazionale ottenuto mediante questionario informativo inviato agli II.ZZ.SS ha infatti evidenziato come in 3/8 II.ZZ.SS. è ancora in uso la metodica di isolamento virale su topo (prova biologica) e solamente in 3/8 è disponibile la metodica di isolamento rapido su colture cellulari. La prova biologica su topo dovrebbe essere sostituita da quella di isolamento rapido su substrato cellulare, procedura rapida (1-3 giorni) con elevate sensibilità e specificità, considerando le istanze relative al benessere animale e le raccomandazioni dalle organizzazioni internazionali a riguardo. Essendo auspicabile che ogni laboratorio abbia a disposizione una seconda metodica oltre all’immunofluorescenza diretta, in particolare per confermare risultati negativi o dubbi di campioni con storia di contatto con l’uomo o con animali domestici, risulta evidente la necessità di standardizzare a livello nazionale la metodica di isolamento rapido su substrato cellulare e successivamente introdurre tale metodica come oggetto dei circuiti nazionali.
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