FONTE: Regione Sardegna
Piano di sorveglianza della brucellosi suina
Macroarea Sanità animale
Settore Malattie infettive
2. Risultati
Come si evince già dalla tabella 1, sono state riscontrate delle non conformità nel territorio della ASL di Cagliari.
La sieroprevalenza negli allevamenti colpiti, si è rivelata mediamente attorno al 70 – 80 %, mentre non è possibile attualmente risalire ai dati sulla incidenza della malattia negli allevamenti che hanno sottoposto e che stanno tuttora sottoponendo l’effettivo a macellazioni mirate a carico degli animali sieropositivi, onde raggiungere il completo risanamento.
Per quanto concerne il cinghiale, sul totale di sieri testati la prevalenza si aggira attorno al 7 – 8%, risultato abbastanza elevato in considerazione del fatto che si tratta di campionamento non legato a situazioni di sintomatologia, né generica, né specifica.
Per ciò che concerne le cause della presenza della malattia in allevamento, il numero di lepri (Lepre sarda) abbattute durante l’esercizio venatorio e sottoposte a controllo non ha consentito di mettere in relazione la possibilità che questo mammifero sia un reservoir di Brucella suis, come invece ampiamente dimostrato nel resto del continente Europeo (Lepre bruna europea).
Le aziende sede di focolaio hanno implementato elevati standard di biosicurezza è quindi poco probabile che l’ingresso della malattia sia dipeso dal contatto tra suidi allevati e selvatici.
Resta indicata, quale causa di diffusione di Brucellosi tra allevamenti, l’introduzione di riproduttori infetti.
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