FONTE: Ministero della Salute
Piano Nazionale Residui (PNR)
Macroarea: Alimenti
Settore: Sicurezza e Nutrizione
1. Attività svolta
Piano Mirato
In attuazione del Piano Nazionale per la ricerca di Residui del 2014 sono stati analizzati 40.806 campioni, di cui 16.276 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria A (pari al 39.9 % del totale delle analisi) e 24.530 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria B (pari al 60.1 %).
Nella Tabella 1 è riportata l’attività per singolo settore produttivo.
Per tutti i settori produttivi è stato superato il numero minimo di campioni da analizzare richiesto dalle norme comunitarie, fatta eccezione per la Selvaggina cacciata che continua a rappresentare, negli anni, una criticità.
Rispetto alla programmazione ministeriale, invece, persiste la criticità per il settore dell’Acquacoltura, mentre risalta quella per il settore Miele, già oggetto in passato (2011) di mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Inoltre, benché non rappresenti una criticità in termini di risultato numerico complessivo, l’attività per il settore Uova non risulta conforme ai requisiti delle norme comunitarie, secondo cui “almeno il 30% dei campioni deve essere prelevato da centri di imballaggio che presentano la più significativa percentuale di uova destinate al consumo umano”. Infatti, soltanto 218 campioni sono stati prelevati presso i centri di imballaggio, pari a circa il 19.7%, dato in salita comunque rispetto a quello del 2013 (14.5%).
Nella Figura 1 è presentata la distribuzione dei campioni analizzati, suddivisa per i differenti settori produttivi, mentre la Figura 2 riporta la distribuzione dei campioni analizzati nei diversi gruppi di sostanze ricercate.
Figura 1 - Distribuzione percentuale dei campioni analizzati, in attuazione del PNR 2014, suddivisa per differenti settori produttivi
Figura 2 - Distribuzione percentuale dei campioni analizzati, in attuazione del PNR 2014, suddivisa per gruppi di sostanze ricercate
Legenda:
A1 Stilbeni
A2 Agenti antitiroidei
A3 Steroidi
A4 Lattoni dell’acido resorcilico
A5 Beta-agonisti
A6 Sostanze incluse nell’allegato IV dell’ex reg. (CEE) n. 2377/90
B1 Sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici
B2 Altri prodotti medicinali veterinari
B3 Altre sostanze e agenti contaminanti per l’ambiente
Il 27 % dei campioni è stato analizzati per il gruppo B1 (sostanze antibatteriche, comprese sulfamidici e chinolonici). A seguire, troviamo il gruppo B2 (altri prodotti medicinali veterinari) con il 21 %, il gruppo A5 (β-agonisti) con il 18%, il gruppo A6 (sostanze incluse nell’allegato IV del Reg. CEE 2377/90) ed il gruppo B3 (altre sostanze e agenti contaminanti per l’ambiente) rispettivamente con il 13 % e 11 %.
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Extrapiano mirato
Le attività di Extrapiano sono effettuate nei casi di specifiche esigenze nazionali o locali, al fine di intensificare i controlli per la ricerca di gruppi di residui o di sostanze in specie/categorie animali, prodotti di origine animale/matrici già previsti dal piano. Anche i campioni programmati come Extrapiano sono mirati.
Nella Tabella 2 sono indicate le attività di Extrapiano programmate e realizzate da parte delle Regioni e Province Autonome, nell’anno 2014.
Tabella 2 – Quadro riepilogativo dell’attività Extrapiano 2014 regionali
A fronte dei 400 campioni programmati dalla regione Lazio, anche altre Regioni e Province Autonome hanno eseguito attività di campionamento allo scopo di intensificare i controlli per specifiche problematiche locali.
Sono stati analizzati 7.529 campioni, di cui 1.383 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti ai gruppi della categoria A (18.4%) e 6.146 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti ai gruppi della categoria B (81.6%).
La Tabella 3 mostra la realizzazione di tali attività distinte per categoria e gruppi di sostanze ricercate.
Tabella 3 – Distribuzione dell’attività Extrapiano 2014 suddivisa per settore produttivo e categoria/gruppi di sostanze ricercate
Per il settore della Acquacoltura non è stata eseguita alcuna attività in extrapiano.
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Sospetto
Il Piano su Sospetto prevede il prelievo di campioni nei casi in cui ci sia motivo di sospettare la presenza di residui (clinico-anamnestico). A seguito di non conformità analitiche in tali campioni, o di segnalazioni di esiti diagnostici sospetti al test istologico, si procede al prelievo di campioni definiti, rispettivamente, a seguito di positività o isto-anatomo-patologico.
La Tabella 4 mostra l’attività di analisi effettuata a seguito di prelievi di campioni di tipo “Sospetto”, distinta per le differenti tipologie di campionamento.
In termini generali, nel 2014 sono stati prelevati 2.376 campioni, di cui 439 (18.5 %) per la ricerca di residui delle sostanze appartenenti alla categoria A e 1.937 (81.5 %) per la ricerca di residui delle sostanze appartenenti alla categoria B.
Il 75,8 % dell’attività è stato eseguito su campioni prelevati sulla base di elementi clinico-anamnestici, il 12.6 % a seguito del riscontro di non conformità in attuazione del piano mirato o dell’Extrapiano mirato e il 11,6 % su campioni prelevati a seguito di esiti diagnostici sospetti al test istologico. In quest’ultimo caso, l’attività ha riguardato unicamente il settore Bovini.
Tabella 4 - Quadro riepilogativo dell’attività Sospetto 2014 distinta per tipologia di campionamento
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Vedi anche
Nella Relazione
Nel PNI 2015-2018
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