FONTE: Ministero della Salute
Radiazioni ionizzanti - Autorizzazione degli impianti di trattamento e Controllo degli alimenti e loro ingredienti trattati
Macroarea: Alimenti
Settore: Sicurezza e nutrizione
1. Attività svolta
Autorizzazione degli impianti di trattamento
La ditta Gammarad Italia S.p.A. di Minerbio (BO), è ad oggi l’unico stabilimento autorizzato in Italia ai sensi del D.Lgs. 30 gennaio 2001, n. 94, per l’attività di trattamento con radiazioni ionizzanti. Tale ditta non ha effettuato trattamenti su prodotti alimentari nel corso del 2014.
Inoltre nel 2014 non sono stati rilasciate/revocate autorizzazioni ad impianti per il trattamento di alimenti e loro ingredienti con radiazioni ionizzanti.
Controllo di alimenti e loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti
In applicazione dell’art. 17 del D.Lgs 30 gennaio 2001, n. 94, che attua in Italia le direttive 1999/2/CE e 1999/3/CE, concernenti gli alimenti ed i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti, le Autorità sanitarie territorialmente competenti effettuano controlli per l’accertamento della conformità alla normativa e dell’eventuale trattamento di alimenti con radiazioni ionizzanti, sia presso gli impianti autorizzati che in fase di commercializzazione (sul territorio e all’importazione).
Il Ministero della Salute raccoglie i risultati dei controlli ufficiali effettuati dalle Autorità sanitarie competenti per territorio e dai propri Uffici periferici, USMAF, PIF e UVAC.
La Tabella 1 riporta il numero dei campioni trasmessi dalle Regioni/Provincie autonome e dagli Uffici periferici del Ministero della Salute.
Nel corso del 2014, piani specifici di controllo e monitoraggio sul mercato dell’eventuale trattamento dei prodotti alimentari mediante radiazioni ionizzanti, sono stati attuati da 16 Regioni/Province autonome, che complessivamente hanno campionato e analizzato sul territorio nazionale 445 alimenti o loro ingredienti.
Verifiche per il controllo alle frontiere sono state inoltre attuate dagli Uffici periferici del Ministero della Salute, ovvero dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF) e dai Posti di Ispezione Frontaliera (PIF), che hanno controllato 107 prodotti alimentari importati da Paesi terzi.
Come tecniche analitiche sono state utilizzate sia metodi di screening, quali EN 13783 (DEFT/APC), EN 13784 (DNA-comet assay) ed EN 13751 (Luminescenza fotostimolata), sia analisi di conferma, quali il metodo EN 1788 (Termoluminescenza), EN 1786 (Risonanza di spin elettronico) e EN 1787 (Risonanza di spin elettronico).
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