Nell’ambito degli scambi intra UE, di competenza degli UVAC, la legislazione UE di riferimento prevede che i controlli veterinari sugli animali e sui prodotti di origine animale siano effettuati nel luogo di origine. Anche se il sistema fonda sulla fiducia nelle garanzie fornite dal Paese speditore, le direttive europee consentono comunque di procedere a controlli, per sondaggio e con carattere non discriminatorio, anche da parte del Paese di destinazione. A questi controlli di routine si aggiungono inoltre quelli che possono derivare dall’applicazione di misure di salvaguardia a tutela della salute pubblica o della salute animale.
I controlli vengono effettuati dal personale veterinario delle AA.SS.LL. sulla base delle direttive degli UVAC che spesso operano d’intesa con gli Assessorati alla sanità delle Regioni e delle Province autonome. Oltre ai controlli disposti dagli UVAC, le Regioni o le AA.SS.LL possono disporre controlli in maniera autonoma.
I Posti di Controllo Frontaliero (PCF) fanno parte della rete globale dei Border Control Posts (BCP) dell’Unione Europea e svolgono i controlli delle merci di interesse veterinario destinate all’intero mercato UE. La legislazione dell’UE stabilisce tre principi fondamentali:
Un’altra importante attività svolta dai PCF italiani riguarda la collaborazione con le dogane per il contrasto delle importazioni clandestine e per lo sviluppo dello Sportello Unico Doganale il cui obiettivo principale è quello di semplificare le operazioni di importazione ed esportazione delle merci e concentrare in un unico “snodo informatico” i termini delle relative attività istruttorie.
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Data di ultimo aggiornamento 16 agosto 2024